Roberto de Rubertis (recensione di) Presentazione del libro: “Evoluzione e Architettura tra scienza e progetto” Autore Ruggero Lenci Prospettive Edizioni, Roma 2008 144 pagine Testi in italiano e inglese Nel libro di Ruggero Lenci la descrizione del pensiero evoluzionista è svolta con correttezza ed esemplare chiarezza, così che l’iter logico procede secondo le tre fasi della dimostrazione classica darwiniana. Fasi che procedono per successione di eventi necessari, immotivati, senza guida e senza fini. Mi pare essenziale riportare qui, sinteticamente, i tre passaggi logici che, secondo l’evoluzionismo, regolano il cambiamento nel tempo di ogni organismo e di ogni cosa. Il primo è proprio costituito dalla mutazione, immotivata e accidentale, di una situazione preesistente. Quindi subentra l’adattamento, vale a dire l’utilizzazione di quella modifica nella nuova situazione ambientale in cui verrà a trovarsi e nella quale potrà presentarsi vantaggiosa o svantaggiosa. Questa doppia possibilità determina il terzo passaggio, vale a dire la selezione degli avvantaggiati rispetto agli svantaggiati e quindi una loro probabile maggior sopravvivenza. Un tema che in proposito ho sviluppato nel mio ultimo lavoro, La Città Mutante, e che Ruggero Lenci ha brillantemente ripreso e approfondito nel suo libro, è quello dell’evoluzione della città. Così come gli atomi si sono aggregati per formare le cellule e queste si sono aggregate per formare gli organismi, secondo una progressione di complessità crescente, e così come in ciascuno stadio l’organismo più complesso ignora di essere formato da aggregati minori, e questi ignorano di partecipare ad un insieme maggiore, tutti isolati in scale dimensionali non comunicanti, allo stesso modo sembra si stia compiendo ora l’ultimo salto quantitativo e qualitativo di un meccanismo inesorabile. La città sta per assurgere a organismo d’ordine superiore, inconsapevolmente formato dagli uomini e dai loro prodotti, a loro volta inconsapevoli di dar vita a qualcosa di molto più grande, complesso e autonomo. Qualcosa che “si evolve” secondo leggi e procedure ignote all’uomo stesso e da lui non più controllabili; qualcosa che, similmente ad un organismo animale, ha strutture, organi, arterie, si ammala, esperimenta soluzioni alternative, cresce e può morire. Qualcosa che “sembra” esser viva, con un’intelligenza autonoma, che sembra “volere” e “saper” prendere decisioni, disinteressandosi degli uomini, ma avendo come obiettivo la sua propria sopravvivenza. E’ quindi un nuovo organismo, questa volta non prodotto geneticamente né formato da materiale naturale, ma per la prima volta sul pianeta, autocostruito con materiali artificiali. Per la prima volta anche velocissimo nelle sue mutazioni, non dovendo attendere, per rigenerasi, i tempi della riproduzione genetica.

Recensione di Roberto De Rubertis del libro "Evoluzione e Architettura tra scienza e progetto" Autore: Ruggero Lenci In: l’ARCA n. 254, p. 111 / R., DE RUBERTIS; Lenci, Ruggero; .,. - In: L'ARCA. - ISSN 0394-2147. - STAMPA. - 254:(2010), pp. 111-111.

Recensione di Roberto De Rubertis del libro "Evoluzione e Architettura tra scienza e progetto" Autore: Ruggero Lenci In: l’ARCA n. 254, p. 111

LENCI, Ruggero;
2010

Abstract

Roberto de Rubertis (recensione di) Presentazione del libro: “Evoluzione e Architettura tra scienza e progetto” Autore Ruggero Lenci Prospettive Edizioni, Roma 2008 144 pagine Testi in italiano e inglese Nel libro di Ruggero Lenci la descrizione del pensiero evoluzionista è svolta con correttezza ed esemplare chiarezza, così che l’iter logico procede secondo le tre fasi della dimostrazione classica darwiniana. Fasi che procedono per successione di eventi necessari, immotivati, senza guida e senza fini. Mi pare essenziale riportare qui, sinteticamente, i tre passaggi logici che, secondo l’evoluzionismo, regolano il cambiamento nel tempo di ogni organismo e di ogni cosa. Il primo è proprio costituito dalla mutazione, immotivata e accidentale, di una situazione preesistente. Quindi subentra l’adattamento, vale a dire l’utilizzazione di quella modifica nella nuova situazione ambientale in cui verrà a trovarsi e nella quale potrà presentarsi vantaggiosa o svantaggiosa. Questa doppia possibilità determina il terzo passaggio, vale a dire la selezione degli avvantaggiati rispetto agli svantaggiati e quindi una loro probabile maggior sopravvivenza. Un tema che in proposito ho sviluppato nel mio ultimo lavoro, La Città Mutante, e che Ruggero Lenci ha brillantemente ripreso e approfondito nel suo libro, è quello dell’evoluzione della città. Così come gli atomi si sono aggregati per formare le cellule e queste si sono aggregate per formare gli organismi, secondo una progressione di complessità crescente, e così come in ciascuno stadio l’organismo più complesso ignora di essere formato da aggregati minori, e questi ignorano di partecipare ad un insieme maggiore, tutti isolati in scale dimensionali non comunicanti, allo stesso modo sembra si stia compiendo ora l’ultimo salto quantitativo e qualitativo di un meccanismo inesorabile. La città sta per assurgere a organismo d’ordine superiore, inconsapevolmente formato dagli uomini e dai loro prodotti, a loro volta inconsapevoli di dar vita a qualcosa di molto più grande, complesso e autonomo. Qualcosa che “si evolve” secondo leggi e procedure ignote all’uomo stesso e da lui non più controllabili; qualcosa che, similmente ad un organismo animale, ha strutture, organi, arterie, si ammala, esperimenta soluzioni alternative, cresce e può morire. Qualcosa che “sembra” esser viva, con un’intelligenza autonoma, che sembra “volere” e “saper” prendere decisioni, disinteressandosi degli uomini, ma avendo come obiettivo la sua propria sopravvivenza. E’ quindi un nuovo organismo, questa volta non prodotto geneticamente né formato da materiale naturale, ma per la prima volta sul pianeta, autocostruito con materiali artificiali. Per la prima volta anche velocissimo nelle sue mutazioni, non dovendo attendere, per rigenerasi, i tempi della riproduzione genetica.
2010
Evoluzione; vestigialità; ontogenesi; filogenesi.
01 Pubblicazione su rivista::01d Recensione
Recensione di Roberto De Rubertis del libro "Evoluzione e Architettura tra scienza e progetto" Autore: Ruggero Lenci In: l’ARCA n. 254, p. 111 / R., DE RUBERTIS; Lenci, Ruggero; .,. - In: L'ARCA. - ISSN 0394-2147. - STAMPA. - 254:(2010), pp. 111-111.
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