La tesi è strutturata in tre parti e complessivi 10 capitoli (I Tomo); parte integrante delle tesi sono i documenti aggregati in un Appendice documentaria di 346 pagine e le tavole di rilievo allegate in fondo (II tomo). Il lavoro di ricerca (svolto durante il corso del dottorato in Storia dell'Architettura, è stato condotto negli svariati archivi italiani ed europei, nelle numerose biblioteche specialistiche) ha reso possibile l'esame delle fasi di impianto, di crescitadi trasformazione del palazzo Nuovo dal XVII al XVIII secolo. la tesi ha confutato e precisato gli studi precedenti in materia a partire dai dati provenienti dalle inedite fonti documentarie (scritti e grafici) rinvenuti durante la ricerca d'archivio in Italia e all'estero. La struttura del lavoro si è articolata iniziando con una panoramica d’insieme riassuntiva sulle vicende costruttive michelangiolesche e dellaportiane per poi passare ad una analisi puntuale e dettagliata delle tappe seicentesche per ciò che concerne la fabbrica vera e propria; indi si sono analizzati tutti i lavori di trasformazione dovuti all’allestimento settecentesco. Quale anello di congiunzione tra le due fasi seicentesca e settecentesca, è stato poi inserito un capitolo dedicato alla fontana del Marforio, sempre coinvolta nelle vicende legate al Palazzo Nuovo dalla fine del Cinquecento alla sua definitiva sistemazione del 1734; di cui Giacomo Della Porta inizialmente, poi Filippo Tittoni ed in fine Filippo Barigioni sono gli autori nella definizione formale delle tre diverse sistemazioni. Ogni periodo storico è stato ricostruito avvalendosi dell’analisi di specifici ed inediti documenti, che restituiscono le singole fasi dei lavori di edificazione e di trasformazione. Circa le opere di trsformazione settecentesca, si è individuato il ruolo decisivo ed ignoto di Filippo Barigioni che, con la definizione formale di ciascun ambiente del palazzo, conferisce all’intera struttura il carattere di preziosa teca architettonica per le collezioni ivi destinate. A quest’ultimo architetto è stato dedicato un particolare approfondimento. La ricerca con le necessarie sintesi e modifiche editoriali è stato pubblicato come monografiadel palazzo nel 2001 per i tipi delle edizioni Quasar (vedere tipologia 03)

Il palazzo Nuovo nella piazza del Campidoglio: dalla sua edificazione alla costituzione del museo. (Il dattiloscritto è stato depositato presso le Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze) / Benedetti, Simona. - STAMPA. - (1997).

Il palazzo Nuovo nella piazza del Campidoglio: dalla sua edificazione alla costituzione del museo. (Il dattiloscritto è stato depositato presso le Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze)

BENEDETTI, SIMONA
01/01/1997

Abstract

La tesi è strutturata in tre parti e complessivi 10 capitoli (I Tomo); parte integrante delle tesi sono i documenti aggregati in un Appendice documentaria di 346 pagine e le tavole di rilievo allegate in fondo (II tomo). Il lavoro di ricerca (svolto durante il corso del dottorato in Storia dell'Architettura, è stato condotto negli svariati archivi italiani ed europei, nelle numerose biblioteche specialistiche) ha reso possibile l'esame delle fasi di impianto, di crescitadi trasformazione del palazzo Nuovo dal XVII al XVIII secolo. la tesi ha confutato e precisato gli studi precedenti in materia a partire dai dati provenienti dalle inedite fonti documentarie (scritti e grafici) rinvenuti durante la ricerca d'archivio in Italia e all'estero. La struttura del lavoro si è articolata iniziando con una panoramica d’insieme riassuntiva sulle vicende costruttive michelangiolesche e dellaportiane per poi passare ad una analisi puntuale e dettagliata delle tappe seicentesche per ciò che concerne la fabbrica vera e propria; indi si sono analizzati tutti i lavori di trasformazione dovuti all’allestimento settecentesco. Quale anello di congiunzione tra le due fasi seicentesca e settecentesca, è stato poi inserito un capitolo dedicato alla fontana del Marforio, sempre coinvolta nelle vicende legate al Palazzo Nuovo dalla fine del Cinquecento alla sua definitiva sistemazione del 1734; di cui Giacomo Della Porta inizialmente, poi Filippo Tittoni ed in fine Filippo Barigioni sono gli autori nella definizione formale delle tre diverse sistemazioni. Ogni periodo storico è stato ricostruito avvalendosi dell’analisi di specifici ed inediti documenti, che restituiscono le singole fasi dei lavori di edificazione e di trasformazione. Circa le opere di trsformazione settecentesca, si è individuato il ruolo decisivo ed ignoto di Filippo Barigioni che, con la definizione formale di ciascun ambiente del palazzo, conferisce all’intera struttura il carattere di preziosa teca architettonica per le collezioni ivi destinate. A quest’ultimo architetto è stato dedicato un particolare approfondimento. La ricerca con le necessarie sintesi e modifiche editoriali è stato pubblicato come monografiadel palazzo nel 2001 per i tipi delle edizioni Quasar (vedere tipologia 03)
1997
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