L'intervento (presentato nella giornata di studi con diapositive ed un testo scritto) ripercorre, sulla scorta dei documenti, tratti dagli appunti del carteggio di Gustavo Giovannoni, la vicenda della realizzazione del corpo di fabbrica, che connette la casa dei Crescenzi (attuale sede del Centro di Studi per la Storia dell’Architettura) e gli Uffici dell’Anagrafe. Tale edificio risulterebbe essere stato progettato proprio da G. Giovannoni, che lo realizza per collegare volumetricamente i due corpi di fabbrica. Il fine, come egli stesso afferma a proposito della preziosa preesistenza medievale, era quello di costruire un corpo di fabbrica nuovo: “sì da toglierla da un inopportuno isolamento“. Tale proposta fu avanzata anche per evitare la demolizione della la Casa dei Crescenzi, in un primo tempo richiesta da Mussolini, rispetto alla nuova costruzione appena realizzata.

“La Casa dei Crescenzi: alcune osservazioni tratte dal carteggio di Gustavo Giovannoni” / Benedetti, Simona. - (2003). (Intervento presentato al convegno “GUSTAVO GIOVANNONI – riflessioni agli albori del XXI secolo” - tenutosi a Roma -Facoltà di Architettura L. Quaroni; promosso ed organizzato dal Dipartimento di Storia dell’Architettura, Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici, Facoltà di Architettura dell’Università di Roma “La Sapienza” in collaborazione con il Centro di Studi per la Storia dell’Architettura nel -Roma, 26 giugno 2003).

“La Casa dei Crescenzi: alcune osservazioni tratte dal carteggio di Gustavo Giovannoni”

BENEDETTI, SIMONA
2003

Abstract

L'intervento (presentato nella giornata di studi con diapositive ed un testo scritto) ripercorre, sulla scorta dei documenti, tratti dagli appunti del carteggio di Gustavo Giovannoni, la vicenda della realizzazione del corpo di fabbrica, che connette la casa dei Crescenzi (attuale sede del Centro di Studi per la Storia dell’Architettura) e gli Uffici dell’Anagrafe. Tale edificio risulterebbe essere stato progettato proprio da G. Giovannoni, che lo realizza per collegare volumetricamente i due corpi di fabbrica. Il fine, come egli stesso afferma a proposito della preziosa preesistenza medievale, era quello di costruire un corpo di fabbrica nuovo: “sì da toglierla da un inopportuno isolamento“. Tale proposta fu avanzata anche per evitare la demolizione della la Casa dei Crescenzi, in un primo tempo richiesta da Mussolini, rispetto alla nuova costruzione appena realizzata.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/406112
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