Martha Nussbaum's essay entitled Justice and material aid retraces some phases become classics of places gius-Western philosophical reflection. The attention of the author, in fact, is concentrated in emphasizing the influence that a work such as the De Officiis of Cicero exerted on authors such as Adam Smith and, in particular, the writing of Kant Perpetual Peace. Is then undertaken an original interpretation of such a state of things, that imputes to this same influence a fatal outcome, in charge of the widespread belief of one internal ineffectiveness of so-called 'duties of material aid' to man as such, that characterizes many directions reflection of modern and contemporary art in this field. According to Nussbaum, Cicero is to be found in a general theory of justice based on the assumptions of the strict morality of the Stoics, which is targeted constitutively to all people, regardless of their affiliations cetuali state and, according to the canons of the universal law of human coexistence. At the core of this concept can be traced also the genesis of the argument Kant's 'respect for humanity'. The rule of thumb suggests that Cicero, and that mostly affect the idea of ​​Kant, can positively be described in legal terms, it is a question of law which, as such, applies universally as the dictates of universal reason. In the analysis of Nussbaum is therefore emphasized the contribution of Cicero to a conception of law as a universal duty of justice, which takes place daily in the conduct of each one to the other, beyond national boundaries, expressing an inner binding.

Il saggio di Martha Nussbaum dal titolo Giustizia e aiuto materiale ripercorre alcune fasi divenute luoghi classici della riflessione gius-filosofica occidentale. L’attenzione dell’autrice, infatti, si concentra nel sottolineare l'influenza che un opera come il De officiis di Cicerone esercitò su autori quali Adam Smith e, in modo particolare, il Kant dello scritto Per la pace perpetua. Viene quindi intrapresa una originale interpretazione di un tale stato di cose, che imputa a questa stessa influenza un esito funesto, responsabile dell'attuale diffusa convinzione di una interna inefficacia dei cosiddetti ‘doveri di aiuto materiale’ verso l'uomo in quanto tale, che caratterizza molte direzioni della riflessione moderna e contemporanea in tale ambito. Secondo Nussbaum, in Cicerone è rinvenibile una teoria generale della giustizia fondata sui presupposti rigorosi della morale stoica, che si rivolge costitutivamente a tutti gli uomini, indipendentemente dalle loro appartenenze statuali e cetuali, secondo i canoni universali della legge della convivenza umana. Alla base di tale concezione si rintraccia anche la genesi dell'argomento kantiano, del 'rispetto dell'umanità'. La regola generale che propone Cicerone, e che maggiormente influenzerà l'idea di Kant, può positivamente descriversi in termini giuridici, si tratta cioè di un diritto che, in quanto tale, vige universalmente come dettato della ragione universale. Nell'analisi di Nussbaum viene pertanto in rilievo il contributo di Cicerone ad una concezione del diritto inteso come universale dovere di giustizia, che si realizza quotidianamente nella condotta di ognuno verso l'altro, oltre ogni confine nazionale, esprimendo un interno carattere vincolante .

Cicerone: teoria della giustizia o giustizia in teoria? A proposito di un saggio di Martha Nussbaum / Bartoli, Gianpaolo. - In: DIALEGESTHAI. - ISSN 1128-5478. - ELETTRONICO. - 12(2010).

Cicerone: teoria della giustizia o giustizia in teoria? A proposito di un saggio di Martha Nussbaum

BARTOLI, GIANPAOLO
2010

Abstract

Martha Nussbaum's essay entitled Justice and material aid retraces some phases become classics of places gius-Western philosophical reflection. The attention of the author, in fact, is concentrated in emphasizing the influence that a work such as the De Officiis of Cicero exerted on authors such as Adam Smith and, in particular, the writing of Kant Perpetual Peace. Is then undertaken an original interpretation of such a state of things, that imputes to this same influence a fatal outcome, in charge of the widespread belief of one internal ineffectiveness of so-called 'duties of material aid' to man as such, that characterizes many directions reflection of modern and contemporary art in this field. According to Nussbaum, Cicero is to be found in a general theory of justice based on the assumptions of the strict morality of the Stoics, which is targeted constitutively to all people, regardless of their affiliations cetuali state and, according to the canons of the universal law of human coexistence. At the core of this concept can be traced also the genesis of the argument Kant's 'respect for humanity'. The rule of thumb suggests that Cicero, and that mostly affect the idea of ​​Kant, can positively be described in legal terms, it is a question of law which, as such, applies universally as the dictates of universal reason. In the analysis of Nussbaum is therefore emphasized the contribution of Cicero to a conception of law as a universal duty of justice, which takes place daily in the conduct of each one to the other, beyond national boundaries, expressing an inner binding.
2010
Il saggio di Martha Nussbaum dal titolo Giustizia e aiuto materiale ripercorre alcune fasi divenute luoghi classici della riflessione gius-filosofica occidentale. L’attenzione dell’autrice, infatti, si concentra nel sottolineare l'influenza che un opera come il De officiis di Cicerone esercitò su autori quali Adam Smith e, in modo particolare, il Kant dello scritto Per la pace perpetua. Viene quindi intrapresa una originale interpretazione di un tale stato di cose, che imputa a questa stessa influenza un esito funesto, responsabile dell'attuale diffusa convinzione di una interna inefficacia dei cosiddetti ‘doveri di aiuto materiale’ verso l'uomo in quanto tale, che caratterizza molte direzioni della riflessione moderna e contemporanea in tale ambito. Secondo Nussbaum, in Cicerone è rinvenibile una teoria generale della giustizia fondata sui presupposti rigorosi della morale stoica, che si rivolge costitutivamente a tutti gli uomini, indipendentemente dalle loro appartenenze statuali e cetuali, secondo i canoni universali della legge della convivenza umana. Alla base di tale concezione si rintraccia anche la genesi dell'argomento kantiano, del 'rispetto dell'umanità'. La regola generale che propone Cicerone, e che maggiormente influenzerà l'idea di Kant, può positivamente descriversi in termini giuridici, si tratta cioè di un diritto che, in quanto tale, vige universalmente come dettato della ragione universale. Nell'analisi di Nussbaum viene pertanto in rilievo il contributo di Cicerone ad una concezione del diritto inteso come universale dovere di giustizia, che si realizza quotidianamente nella condotta di ognuno verso l'altro, oltre ogni confine nazionale, esprimendo un interno carattere vincolante .
cosmopolitismo
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Cicerone: teoria della giustizia o giustizia in teoria? A proposito di un saggio di Martha Nussbaum / Bartoli, Gianpaolo. - In: DIALEGESTHAI. - ISSN 1128-5478. - ELETTRONICO. - 12(2010).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/403714
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