Between 1920 and 1923 Andrić lived in Italy as a diplomat of the Kingdom of Serbs, Croats and Slovenes, and was a keen witness of the fascist revolution and the birth of the hysterical cult of Duce. On the Yugoslav press, Andrić published a series of articles that put in evidence polymorphous character of fascism, which paradoxical synthesis between revolution and reaction, and contained a prophecy on the collapse of the Fascist regime: fascism arose with the Great War and would end with a war.

Tra il 1920 e il 1941 Ivo Andri?, scrittore bosniaco e futuro premio Nobel, fu diplomatico in carriera della I^ Jugoslavia. Andri? , infatti, prestò, con diversi ruoli, servizio diplomatico a Roma, a Bucarest, a Trieste e a Berlino. Tra il 19 aprile del 1939 e il 5 aprile del 1941 Andri? fu ambasciatore jugoslavo a Berlino e insignito da Hitler della Grande croce dell’aquila germanica. Andri?, inoltre, presenziò, il 25 marzo del 1941, alla firma del Patto Tripartito insieme al primo ministro Cvetkovi?, al ministro degli esteri Cincar-Markovi?, a Hitler e a Ribbentrop. Nei primi anni Venti Andri? si trovava a Roma in veste di segretario del Regio consolato presso la Santa Sede e assistette alla genesi e all’ascesa del fascismo. Sulla genealogia e sugli sviluppi del fascismo in Italia e sulla figura di Mussolini, Andri? pubblicò, tra il 1921 e il 1925, sulle riviste “Jugoslavenska Njiva” e “Misao” una serie di articoli sia di natura giornalistica, sia di carattere saggistico. Il fascismo, secondo Andri?, era un fenomeno politico polimorfo, quale sintesi tra rivoluzione e reazione, frutto di “numerosi e multiformi influssi” che sfuggivano alle tradizionali categorie ideologiche. Il fascismo si era affermato a causa del fallimento del “miracolo rivoluzionario” e della “disgregazione interna” del socialismo italiano. Il fascismo, per Andri?, era riuscito a incanalare il malessere del provincialismo italiano che aspirava a un futuro di grandezza: la provincia italiana aveva trovato nello squadrismo una “nuova formula semilegale per sfogare i suoi antichi odi e i suoi peggiori istinti”. Nel descrivere la genealogia del fascismo, Andri? riesce ad antivederne sia l’espansione in Europa e nei Balcani, sia il crepuscolo: essendo stato un prodotto della grande guerra del 1914-1918, il fascismo era destinato a tramontare con una guerra combattuta per la supremazia. Quale “appassionato osservatore della storia”, Andri?, nella sua disamina della genealogia e del crepuscolo del fascismo italiano e dei fascismi europei, ha anticipato alcuni termini del più recente dibattito storiografico.

Genealogia e crepuscolo del fascismo: Ivo Andric e la "rivoluzione fascista" in Italia e nei Balcani / Valle, Roberto. - STAMPA. - (2010), pp. 13-91.

Genealogia e crepuscolo del fascismo: Ivo Andric e la "rivoluzione fascista" in Italia e nei Balcani

VALLE, Roberto
2010

Abstract

Between 1920 and 1923 Andrić lived in Italy as a diplomat of the Kingdom of Serbs, Croats and Slovenes, and was a keen witness of the fascist revolution and the birth of the hysterical cult of Duce. On the Yugoslav press, Andrić published a series of articles that put in evidence polymorphous character of fascism, which paradoxical synthesis between revolution and reaction, and contained a prophecy on the collapse of the Fascist regime: fascism arose with the Great War and would end with a war.
2010
Intellettuali versus democrazia. I regimi autoritari nell'Europa sud-orientale (1933-1953)
9788843052394
Tra il 1920 e il 1941 Ivo Andri?, scrittore bosniaco e futuro premio Nobel, fu diplomatico in carriera della I^ Jugoslavia. Andri? , infatti, prestò, con diversi ruoli, servizio diplomatico a Roma, a Bucarest, a Trieste e a Berlino. Tra il 19 aprile del 1939 e il 5 aprile del 1941 Andri? fu ambasciatore jugoslavo a Berlino e insignito da Hitler della Grande croce dell’aquila germanica. Andri?, inoltre, presenziò, il 25 marzo del 1941, alla firma del Patto Tripartito insieme al primo ministro Cvetkovi?, al ministro degli esteri Cincar-Markovi?, a Hitler e a Ribbentrop. Nei primi anni Venti Andri? si trovava a Roma in veste di segretario del Regio consolato presso la Santa Sede e assistette alla genesi e all’ascesa del fascismo. Sulla genealogia e sugli sviluppi del fascismo in Italia e sulla figura di Mussolini, Andri? pubblicò, tra il 1921 e il 1925, sulle riviste “Jugoslavenska Njiva” e “Misao” una serie di articoli sia di natura giornalistica, sia di carattere saggistico. Il fascismo, secondo Andri?, era un fenomeno politico polimorfo, quale sintesi tra rivoluzione e reazione, frutto di “numerosi e multiformi influssi” che sfuggivano alle tradizionali categorie ideologiche. Il fascismo si era affermato a causa del fallimento del “miracolo rivoluzionario” e della “disgregazione interna” del socialismo italiano. Il fascismo, per Andri?, era riuscito a incanalare il malessere del provincialismo italiano che aspirava a un futuro di grandezza: la provincia italiana aveva trovato nello squadrismo una “nuova formula semilegale per sfogare i suoi antichi odi e i suoi peggiori istinti”. Nel descrivere la genealogia del fascismo, Andri? riesce ad antivederne sia l’espansione in Europa e nei Balcani, sia il crepuscolo: essendo stato un prodotto della grande guerra del 1914-1918, il fascismo era destinato a tramontare con una guerra combattuta per la supremazia. Quale “appassionato osservatore della storia”, Andri?, nella sua disamina della genealogia e del crepuscolo del fascismo italiano e dei fascismi europei, ha anticipato alcuni termini del più recente dibattito storiografico.
INTELLETTUALI
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Genealogia e crepuscolo del fascismo: Ivo Andric e la "rivoluzione fascista" in Italia e nei Balcani / Valle, Roberto. - STAMPA. - (2010), pp. 13-91.
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