Il nucleo di questa esposizione è orientato alla chiarificazione di una fenomenologia del diritto esistenzialmente fondata. Il cammino verso questo obiettivo è percorso con riferimento costante al nesso riconoscimento-diritto. Questo nesso è dischiuso mediante un ripensamento delle opere di Fichte ed Hegel, che, nel modo più iniziale ed intenso, pongono gli elementi essenziali per una comprensione del diritto come relazione di riconoscimento. La chiarificazione del nesso riconoscimento-diritto è alimentata dal riferimento al sorgere stesso della fenomenologia del diritto con gli scritti di Adolf Reinach e di Gerhart Husserl. Alle opere di questi due autori seguono nel tempo i contributi di Sergio Cotta, ove la prospettiva fenomenologica è rivolta a delineare la 'specificità strutturale' del fenomeno diritto, descritto e compreso secondo il nesso di comunanza-differenza con i principali fenomeni delle relazioni esistenziali. Da aggiungere è la discussione del 'desiderio antropogeno di giustizia' delinato da Kojéve. Il complesso di questi riferimenti costituisce l'ambientazione di questo lavoro, con ulteriore attenzione all'analisi della temporalità di Heidegger, che schiude la consapevolezza del legame tra qualificazione della temporalità, qualità del relazionarsi e 'fenomeno' diritto. Questo plesso chiede una reinterpretazione tra i tre piani, della struttura del linguaggio, delle situazioni dell'io profondo e della qualità delle relazioni umane.
IL RICONOSCIMENTO COME RELAZIONE GIURIDICA FONDAMENTALE / Romano, Bruno. - STAMPA. - (1986).
IL RICONOSCIMENTO COME RELAZIONE GIURIDICA FONDAMENTALE
ROMANO, Bruno
1986
Abstract
Il nucleo di questa esposizione è orientato alla chiarificazione di una fenomenologia del diritto esistenzialmente fondata. Il cammino verso questo obiettivo è percorso con riferimento costante al nesso riconoscimento-diritto. Questo nesso è dischiuso mediante un ripensamento delle opere di Fichte ed Hegel, che, nel modo più iniziale ed intenso, pongono gli elementi essenziali per una comprensione del diritto come relazione di riconoscimento. La chiarificazione del nesso riconoscimento-diritto è alimentata dal riferimento al sorgere stesso della fenomenologia del diritto con gli scritti di Adolf Reinach e di Gerhart Husserl. Alle opere di questi due autori seguono nel tempo i contributi di Sergio Cotta, ove la prospettiva fenomenologica è rivolta a delineare la 'specificità strutturale' del fenomeno diritto, descritto e compreso secondo il nesso di comunanza-differenza con i principali fenomeni delle relazioni esistenziali. Da aggiungere è la discussione del 'desiderio antropogeno di giustizia' delinato da Kojéve. Il complesso di questi riferimenti costituisce l'ambientazione di questo lavoro, con ulteriore attenzione all'analisi della temporalità di Heidegger, che schiude la consapevolezza del legame tra qualificazione della temporalità, qualità del relazionarsi e 'fenomeno' diritto. Questo plesso chiede una reinterpretazione tra i tre piani, della struttura del linguaggio, delle situazioni dell'io profondo e della qualità delle relazioni umane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.