Effetto Simon nello spazio tridimensionale

Introduzione. L’Effetto Simon (ES), ripetutamente osservato per entrambe le coordinate spaziali bidimensionali, non è mai stato valutato tenendo conto della terza dimensione. Lo spazio tridimensionale può essere idealmente suddiviso in due regioni principali: il sistema peripersonale (P), che si occupa dello spazio vicino alla persona, e il sistema extrapersonale (E), dedicato allo spazio lontano. Il nostro studio si proponeva di valutare la presenza di un ES in profondità, considerando le dinamiche di tale effetto quando le posizioni di comparsa del target sono all’interno dello spazio P o E. Metodo. 24 soggetti dovevano rispondere al colore di un target presentato sopra o sotto il punto di fissazione, a due diverse profondità, premendo i tasti P e Q con due arrangiamenti della tastiera: ruotata di 90°, con i tasti di risposta a diverse profondità, oppure orientata verticalmente, con i due tasti in alto e in basso. Erano previsti tre blocchi separati di prove: uno 3D, con immagini stereoscopiche e ricche di indizi monoculari; uno in cui erano presenti solo indizi monoculari (2D+); uno bidimensionale (2D). Risultati. L’ANOVA sulle prove con tastiera ruotata di 90 gradi, ha evidenziato l’interazione Condizione x Spazio (F2.46=4; p<.02) con TR più rapidi per stimoli presentati nello spazio P piuttosto che E nelle condizioni 3D e 2D+; l’interazione Tasto x Posizione (F1.23=20; p<.0002) ha indicato TR più rapidi nel rispondere con il tasto lontano a stimoli nella parte alta del campo visivo, e con il tasto vicino a stimoli nella parte inferiore dello spazio visivo, in tutte le condizioni. L’ANOVA sulle prove con tastiera verticale ha evidenziato l’interazione Tasto x Posizione (F1.23=25; p<.0001) che mostrava i classici effetti di congruenza sull’asse verticale. Conclusioni. Non è stato rilevato alcun ES in profondità. Le caratteristiche del setting utilizzato e l’arrangiamento degli effettori potrebbero averne mascherato l’emergenza.