AGGREGAZIONI ‘NATURALI’ E SHOPPING MULTIPURPOSE Attività svolta da Paola V. Dell'Aira come incaricato Consulente e Coordinatore di Progetto, 2002-2006, per il Consorzio Imprese Castelli Romani e la Provincia di Roma. Quella del "CENTRO COMMERCIALE NATURALE" è una problematica di recentissimo esordio. Tuttavia il tema è di antiche radici in quanto rispolvera strategicamente il tema del FASCINO DELLA DIMENSIONE TOPOLOGICA DEL COMMERCIO NELLA CITTÀ ANTICA. "Centro Commerciale Naturale" è definizione recente. Nasce, con questa, quella altrettanto recente di "Centro Commerciale Artificiale" o Pianificato che automaticamente si assegna allo "Shopping Center" che tutti conoscono, per rappresentare l’antinomia tra le due soluzioni organizzative e progettuali. Il Centro Commerciale Naturale (CCN) è morfologicamente l’opposto di un Centro Commerciale Artificiale. Non è un chiuso, ma principalmente un aperto, non è un’architettura, non un luogo ex novo, né tanto meno, come molti pensano, un centro ‘tagliato’ sui temi della produzione bio-ecologica. Con la SOSTENIBILITA', ha molto a che vedere, ma in un altro senso. Il CCN è principalmente una RIORGANIZZAZIONE DELLA PREESISTENZA. E’ la valorizzazione della rete del commercio diffuso già esistente all’interno delle strutture urbane consolidate. E’ il progetto della sua ‘CONFERMA’ e del suo ‘RIPOSIZIONAMENTO SUL MERCATO’, ma anche il progetto del suo migliore indirizzo di espansione e sviluppo tipologico, morfologico, spaziale. E’, in sostanza, l’azione complessiva, il PIANO/PROGRAMMA DI RECUPERO che si compie all'interno dei centri urbani, al fine di riqualificare e potenziare questo tipo di offerta commerciale per fronteggiare la forte concorrenza esercitata dai Centri Commerciali Pianificati (shopping centers). Gli interventi spaziano quindi dal POTENZIAMENTO DEI TARGETS E DEI SERVIZI OFFERTI, alla formulazione di PROGRAMMI DI MARKETING E PUBBLICIZZAZIONE CONDIVISI, dalla PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI COMUNI agli ambiti e alle vie commerciali, al RECUPERO-RIABILITAZIONE DI INTERNI URBANI DEGRADATI e locali dismessi, dall’ARREDO URBANO, al piano della CARTELLONISTICA e delle INSEGNE, alla creazione DI PARCHEGGI DI SCAMBIO, e via dicendo. E va da sé, per la natura degli spazi investiti, oltre che per la tipologia degli interventi, che molto si giochi sulla capacità di accordo e CONCERTAZIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO. Si parla dunque, non di installazione-realizzazione, ma di organizzazione-formazione di un CCN in un determinato ambito. Il suo obiettivo è quello di una crescita dimensionale, e di bacino di utenza, del commercio di vicinato, dell’ ESPANSIONE DEL SISTEMA NEL RISPETTO E NELLA CURA DEL CONTESTO URBANO E TERRITORIALE in cui si colloca. E’ infatti proprio sull’ INTERAZIONE CON I VALORI PRESENTI SUL TERRITORIO DI APPARTENENZA che il CCN gioca la sua scommessa concorrenziale con lo shopping center. Le Normative recentemente emanate sul tema, nei vari paesi europei, hanno dato grande impulso a questo indirizzo. In Italia, in particolare, la ricchezza e moltitudine di borghi antichi, rende la questione pregnante, oltre che impellente. Il lavoro avviato, nel Lazio, dalla Provincia di Roma, attraverso i primi esperimenti dei COMUNI DI GENZANO e FRASCATI, traccia un solco all'interno del quale si stanno collocando molte altre iniziative, tra queste quelle dei COMUNI DI MONTEROTONDO, ANGUILLARA, ALLUMIERE, LADISPOLI, NEMI, PALESTRINA, CERVETERI. Beneficiari dei primi incentivi regionali, i due Comuni di Genzano e Frascati, hanno già avviato per i loro Centri Storici la trasformazione in Centri Commerciali Naturali. Ne sono primi risultati: la rete in formazione tra gli esercenti, il coordinamento e i protocolli comuni per il sistema dell’offerta, la sinergia e programmazione con gli altri “consumi urbani”: arte, parchi, mete eno-gastronomiche, nuovi parcheggi, pedonalizzazione, arredo urbano, insegnistica ...

Progetti di CCN "CENTRI COMMERCIALI NATURALI" - PIANI E PROGRAMMI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA TRAMITE LA VALORIZZAZIONE DELLA RETE COMMERCIALE DEI CENTRI STORICI - PROGETTI PER I COMUNI DI GENZANO, FRASCATI, MONTEROTONDO, ANGUILLARA, ALLUMIERE, LADISPOLI, NEMI, PALESTRINA, CERVETERI - 2002/2006. Attività svolta come Consulente e Coordinatore di Progetto, 2002-2006, per il Consorzio Imprese Castelli Romani e la Provincia di Roma per i "Master Plans" e i Progetti di Centri Commerciali Naturali "Più" / Dell'Aira, Paola Veronica. - (2006).

Progetti di CCN "CENTRI COMMERCIALI NATURALI" - PIANI E PROGRAMMI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA TRAMITE LA VALORIZZAZIONE DELLA RETE COMMERCIALE DEI CENTRI STORICI - PROGETTI PER I COMUNI DI GENZANO, FRASCATI, MONTEROTONDO, ANGUILLARA, ALLUMIERE, LADISPOLI, NEMI, PALESTRINA, CERVETERI - 2002/2006. Attività svolta come Consulente e Coordinatore di Progetto, 2002-2006, per il Consorzio Imprese Castelli Romani e la Provincia di Roma per i "Master Plans" e i Progetti di Centri Commerciali Naturali "Più".

DELL'AIRA, Paola Veronica
2006

Abstract

AGGREGAZIONI ‘NATURALI’ E SHOPPING MULTIPURPOSE Attività svolta da Paola V. Dell'Aira come incaricato Consulente e Coordinatore di Progetto, 2002-2006, per il Consorzio Imprese Castelli Romani e la Provincia di Roma. Quella del "CENTRO COMMERCIALE NATURALE" è una problematica di recentissimo esordio. Tuttavia il tema è di antiche radici in quanto rispolvera strategicamente il tema del FASCINO DELLA DIMENSIONE TOPOLOGICA DEL COMMERCIO NELLA CITTÀ ANTICA. "Centro Commerciale Naturale" è definizione recente. Nasce, con questa, quella altrettanto recente di "Centro Commerciale Artificiale" o Pianificato che automaticamente si assegna allo "Shopping Center" che tutti conoscono, per rappresentare l’antinomia tra le due soluzioni organizzative e progettuali. Il Centro Commerciale Naturale (CCN) è morfologicamente l’opposto di un Centro Commerciale Artificiale. Non è un chiuso, ma principalmente un aperto, non è un’architettura, non un luogo ex novo, né tanto meno, come molti pensano, un centro ‘tagliato’ sui temi della produzione bio-ecologica. Con la SOSTENIBILITA', ha molto a che vedere, ma in un altro senso. Il CCN è principalmente una RIORGANIZZAZIONE DELLA PREESISTENZA. E’ la valorizzazione della rete del commercio diffuso già esistente all’interno delle strutture urbane consolidate. E’ il progetto della sua ‘CONFERMA’ e del suo ‘RIPOSIZIONAMENTO SUL MERCATO’, ma anche il progetto del suo migliore indirizzo di espansione e sviluppo tipologico, morfologico, spaziale. E’, in sostanza, l’azione complessiva, il PIANO/PROGRAMMA DI RECUPERO che si compie all'interno dei centri urbani, al fine di riqualificare e potenziare questo tipo di offerta commerciale per fronteggiare la forte concorrenza esercitata dai Centri Commerciali Pianificati (shopping centers). Gli interventi spaziano quindi dal POTENZIAMENTO DEI TARGETS E DEI SERVIZI OFFERTI, alla formulazione di PROGRAMMI DI MARKETING E PUBBLICIZZAZIONE CONDIVISI, dalla PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI COMUNI agli ambiti e alle vie commerciali, al RECUPERO-RIABILITAZIONE DI INTERNI URBANI DEGRADATI e locali dismessi, dall’ARREDO URBANO, al piano della CARTELLONISTICA e delle INSEGNE, alla creazione DI PARCHEGGI DI SCAMBIO, e via dicendo. E va da sé, per la natura degli spazi investiti, oltre che per la tipologia degli interventi, che molto si giochi sulla capacità di accordo e CONCERTAZIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO. Si parla dunque, non di installazione-realizzazione, ma di organizzazione-formazione di un CCN in un determinato ambito. Il suo obiettivo è quello di una crescita dimensionale, e di bacino di utenza, del commercio di vicinato, dell’ ESPANSIONE DEL SISTEMA NEL RISPETTO E NELLA CURA DEL CONTESTO URBANO E TERRITORIALE in cui si colloca. E’ infatti proprio sull’ INTERAZIONE CON I VALORI PRESENTI SUL TERRITORIO DI APPARTENENZA che il CCN gioca la sua scommessa concorrenziale con lo shopping center. Le Normative recentemente emanate sul tema, nei vari paesi europei, hanno dato grande impulso a questo indirizzo. In Italia, in particolare, la ricchezza e moltitudine di borghi antichi, rende la questione pregnante, oltre che impellente. Il lavoro avviato, nel Lazio, dalla Provincia di Roma, attraverso i primi esperimenti dei COMUNI DI GENZANO e FRASCATI, traccia un solco all'interno del quale si stanno collocando molte altre iniziative, tra queste quelle dei COMUNI DI MONTEROTONDO, ANGUILLARA, ALLUMIERE, LADISPOLI, NEMI, PALESTRINA, CERVETERI. Beneficiari dei primi incentivi regionali, i due Comuni di Genzano e Frascati, hanno già avviato per i loro Centri Storici la trasformazione in Centri Commerciali Naturali. Ne sono primi risultati: la rete in formazione tra gli esercenti, il coordinamento e i protocolli comuni per il sistema dell’offerta, la sinergia e programmazione con gli altri “consumi urbani”: arte, parchi, mete eno-gastronomiche, nuovi parcheggi, pedonalizzazione, arredo urbano, insegnistica ...
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/375890
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact