Con l’industrializzazione l’uomo oltre a sfruttare in misura crescente le risorse naturali ha iniziato a modificare in maniera drastica il territorio, infatti per secoli è stato l’uomo ad adattarsi alle condizioni ambientali, attualmente con l’aumento delle attività antropiche è stato il territorio ad adattarsi all’uomo. Negli anni ‘60-’70 del XX secolo iniziò il dibattito sulla questione ambientale con la nascita delle prime associazioni ambientaliste (World Wildlife Found: WWF, Friends of the Earth, Greenpeace) tanto che oltre alle denunce sui danni provocati all’ambiente, presero forma proposte ed analisi per ripristinare gli equilibri naturali. Il rapporto tra “sistema economico” ed “ambiente” nonché la necessità di preservare le risorse naturali divennero quindi un tema centrale anche a livello internazionale. Questi temi furono affrontati per la prima volta su scala mondiale nel 1972 durante la “Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente Umano” di Stoccolma (113 nazioni partecipanti). La tutela dell’ambiente perseguita attraverso la salvaguardia delle risorse divenne parte integrante di un moderno e corretto sviluppo economico. La percezione del “Pianeta Terra” come sistema chiuso, nel quale ogni risorsa naturale trova i suoi limiti nella disponibilità e nella capacità di assorbimento dell’ecosistema, aprì in quegli anni la strada ad un dibattito profondo e ad una crescente attenzione da parte della comunità scientifica e della società civile. Dalla consapevolezza di voler operare con azioni orientate alla ecogestione del territorio e delle attività antropiche nacque il concetto di “Sostenibilità” e “Sviluppo Sostenibile” (Rapporto Our Common Future della World Commission on Environment and Development, 1987, nota come Commissione Bruntland). La definizione più nota di tale concetto è lo sviluppo che “garantisca i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri”. Nel 1992 si tenne a Rio de Janeiro la “Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo” indetta dalle Nazioni Unite, per la prima volta il tema della sostenibilità ambientale venne visto come integrazione di Ambiente, Economia, Società.
Applicazioni biotecnologiche nella cooperazione internazionale: coltivazione di "Jatropha Curcas" per la produzione di biodiesel / Vinci, Giuliana; D., Restuccia; D., Valentini. - STAMPA. - 2(2009), pp. 1429-1436.
Applicazioni biotecnologiche nella cooperazione internazionale: coltivazione di "Jatropha Curcas" per la produzione di biodiesel
VINCI, Giuliana;D. Restuccia;
2009
Abstract
Con l’industrializzazione l’uomo oltre a sfruttare in misura crescente le risorse naturali ha iniziato a modificare in maniera drastica il territorio, infatti per secoli è stato l’uomo ad adattarsi alle condizioni ambientali, attualmente con l’aumento delle attività antropiche è stato il territorio ad adattarsi all’uomo. Negli anni ‘60-’70 del XX secolo iniziò il dibattito sulla questione ambientale con la nascita delle prime associazioni ambientaliste (World Wildlife Found: WWF, Friends of the Earth, Greenpeace) tanto che oltre alle denunce sui danni provocati all’ambiente, presero forma proposte ed analisi per ripristinare gli equilibri naturali. Il rapporto tra “sistema economico” ed “ambiente” nonché la necessità di preservare le risorse naturali divennero quindi un tema centrale anche a livello internazionale. Questi temi furono affrontati per la prima volta su scala mondiale nel 1972 durante la “Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente Umano” di Stoccolma (113 nazioni partecipanti). La tutela dell’ambiente perseguita attraverso la salvaguardia delle risorse divenne parte integrante di un moderno e corretto sviluppo economico. La percezione del “Pianeta Terra” come sistema chiuso, nel quale ogni risorsa naturale trova i suoi limiti nella disponibilità e nella capacità di assorbimento dell’ecosistema, aprì in quegli anni la strada ad un dibattito profondo e ad una crescente attenzione da parte della comunità scientifica e della società civile. Dalla consapevolezza di voler operare con azioni orientate alla ecogestione del territorio e delle attività antropiche nacque il concetto di “Sostenibilità” e “Sviluppo Sostenibile” (Rapporto Our Common Future della World Commission on Environment and Development, 1987, nota come Commissione Bruntland). La definizione più nota di tale concetto è lo sviluppo che “garantisca i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri”. Nel 1992 si tenne a Rio de Janeiro la “Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo” indetta dalle Nazioni Unite, per la prima volta il tema della sostenibilità ambientale venne visto come integrazione di Ambiente, Economia, Società.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.