Il presente lavoro propone una chiave di lettura del disagio adolescenziale in termini di categoria fluida (Rosch, 1978) poiché, accanto ad aspetti più marcatamente patologici, coesistono aspetti legati alla normale fatica di crescere. Partendo da questa considerazione teorica si è cercato di approfondire le diverse rappresentazioni di adolescenti o adulti, in quanto categorie sociali interessate con un diverso grado di responsabilità al problema (Emiliani, 2003). La ricerca ha, quindi, coinvolto ragazzi e ragazze con un’età compresa fra i 16 e i 17 anni, un gruppo di genitori con figli di età inferiore ai 10 anni e un gruppo di genitori con figli adolescenti. A ciascun gruppo sociale è stata presentata una storia fluida di disagio, interpretabile, cioè, in termini di rischio o come espressione di un normale processo di crescita, che terminava con una richiesta di aiuto rivolta, alternativamente, a un amico, a un familiare, a uno psicologo, o a nessuno. La nostra ipotesi è che la percezione del disagio e le rappresentazioni legate alla richiesta di aiuto cambino fra adulti e adolescenti. I dati hanno messo in luce diverse interpretazioni della storia non solo fra adulti e ragazzi, ma nel gruppo di adolescenti, anche rispetto al genere.

Chiedere aiuto in adolescenza. Un confronto tra le rappresentazioni sociali del disagio adolescenziale in gruppi di adolescenti e genitori / Leone, Giovanna; Schiavoni, O; Ritella, A; Mastrovito, Tiziana. - In: PSICOLOGIA DELLA SALUTE. - ISSN 1721-0321. - 3:(2004), pp. 39-52.

Chiedere aiuto in adolescenza. Un confronto tra le rappresentazioni sociali del disagio adolescenziale in gruppi di adolescenti e genitori.

LEONE, GIOVANNA;MASTROVITO, Tiziana
2004

Abstract

Il presente lavoro propone una chiave di lettura del disagio adolescenziale in termini di categoria fluida (Rosch, 1978) poiché, accanto ad aspetti più marcatamente patologici, coesistono aspetti legati alla normale fatica di crescere. Partendo da questa considerazione teorica si è cercato di approfondire le diverse rappresentazioni di adolescenti o adulti, in quanto categorie sociali interessate con un diverso grado di responsabilità al problema (Emiliani, 2003). La ricerca ha, quindi, coinvolto ragazzi e ragazze con un’età compresa fra i 16 e i 17 anni, un gruppo di genitori con figli di età inferiore ai 10 anni e un gruppo di genitori con figli adolescenti. A ciascun gruppo sociale è stata presentata una storia fluida di disagio, interpretabile, cioè, in termini di rischio o come espressione di un normale processo di crescita, che terminava con una richiesta di aiuto rivolta, alternativamente, a un amico, a un familiare, a uno psicologo, o a nessuno. La nostra ipotesi è che la percezione del disagio e le rappresentazioni legate alla richiesta di aiuto cambino fra adulti e adolescenti. I dati hanno messo in luce diverse interpretazioni della storia non solo fra adulti e ragazzi, ma nel gruppo di adolescenti, anche rispetto al genere.
2004
adolescenza; aiuto; rischio; categorizzazione fluida
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Chiedere aiuto in adolescenza. Un confronto tra le rappresentazioni sociali del disagio adolescenziale in gruppi di adolescenti e genitori / Leone, Giovanna; Schiavoni, O; Ritella, A; Mastrovito, Tiziana. - In: PSICOLOGIA DELLA SALUTE. - ISSN 1721-0321. - 3:(2004), pp. 39-52.
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