Introduzione. Nello studio delle infezioni da HCMV in pazienti trapiantati, è importante effettuare un’analisi di tipo quantitativo al fine di evidenziare la presenza di un’infezione virale attiva. L’approccio diagnostico migliore a tutt’oggi risulta essere la RT-PCR che utilizza, per la quantizzazione del DNA virale nei campioni clinici, una curva standard costruita, in ogni singola seduta, sulla base di quattro campioni con numero di copie genomiche noto. Il presente lavoro è stato svolto allo scopo di valutare metodi alternativi per la quantizzazione del genoma virale. A tale fine gli stessi campioni clinici sono stati analizzati costruendo una retta media con i valori delle curve standard delle singole sedute; inoltre i medesimi sono stati analizzati considerando la pendenza della retta media e tenendo conto della variazione dell’intercetta in ogni singola seduta. Metodi. Campioni clinici ottenuti da pazienti afferenti all’Unità Trapianti del Policlinico “Umberto I” di Roma, sono stati analizzati mediante HCMV RT-PCR in 96 sedute analitiche tra Gennaio e Dicembre 2006. I dati relativi agli standard (102, 103, 104, 105) di tutte le sedute sono stati utilizzati per costruire una retta media impiegata per la quantizzazione in doppio delle copie genomiche relative a 200 campioni positivi. Inoltre è stato considerato elemento indicatore della variazione dell’intercetta lo standard con copie genomiche pari a 102. I risultati ottenuti con le varie metodiche sono stati analizzati statisticamente mediante test di correlazione, test di regressione e test t di Student. Risultati. I dati quantitativi ottenuti con i metodi alternativi sono comparabili con quelli osservati mediante la curva standard giornaliera, risultando perfettamente sovrapponibili i valori entro le 10000 copie/ml. Si sono notate differenze, seppur in un range di accettabilità, per le quantità superiori. Conclusioni. I metodi considerati in tale studio sono risultati essere affidabili al pari della curva standard giornaliera. Pertanto, a nostro parere, possono costituire una valida alternativa nella valutazione quantitativa del DNA virale, garantendo pari sensibilità e accuratezza con minori costi di lavorazione.

Quantizzazione di HCMV-DNA in RT-PCR: valutazione di una retta di calibrazione esterna / Gaeta, Aurelia; Nazzari, Cristina; Verzaro, Simona; Latte, Mc; Fabri, G; Mancini, Carlo. - In: MICROBIOLOGIA MEDICA. - ISSN 1120-0146. - 22:(2007), pp. 266-266.

Quantizzazione di HCMV-DNA in RT-PCR: valutazione di una retta di calibrazione esterna

GAETA, Aurelia;NAZZARI, Cristina;VERZARO, Simona;MANCINI, Carlo
2007

Abstract

Introduzione. Nello studio delle infezioni da HCMV in pazienti trapiantati, è importante effettuare un’analisi di tipo quantitativo al fine di evidenziare la presenza di un’infezione virale attiva. L’approccio diagnostico migliore a tutt’oggi risulta essere la RT-PCR che utilizza, per la quantizzazione del DNA virale nei campioni clinici, una curva standard costruita, in ogni singola seduta, sulla base di quattro campioni con numero di copie genomiche noto. Il presente lavoro è stato svolto allo scopo di valutare metodi alternativi per la quantizzazione del genoma virale. A tale fine gli stessi campioni clinici sono stati analizzati costruendo una retta media con i valori delle curve standard delle singole sedute; inoltre i medesimi sono stati analizzati considerando la pendenza della retta media e tenendo conto della variazione dell’intercetta in ogni singola seduta. Metodi. Campioni clinici ottenuti da pazienti afferenti all’Unità Trapianti del Policlinico “Umberto I” di Roma, sono stati analizzati mediante HCMV RT-PCR in 96 sedute analitiche tra Gennaio e Dicembre 2006. I dati relativi agli standard (102, 103, 104, 105) di tutte le sedute sono stati utilizzati per costruire una retta media impiegata per la quantizzazione in doppio delle copie genomiche relative a 200 campioni positivi. Inoltre è stato considerato elemento indicatore della variazione dell’intercetta lo standard con copie genomiche pari a 102. I risultati ottenuti con le varie metodiche sono stati analizzati statisticamente mediante test di correlazione, test di regressione e test t di Student. Risultati. I dati quantitativi ottenuti con i metodi alternativi sono comparabili con quelli osservati mediante la curva standard giornaliera, risultando perfettamente sovrapponibili i valori entro le 10000 copie/ml. Si sono notate differenze, seppur in un range di accettabilità, per le quantità superiori. Conclusioni. I metodi considerati in tale studio sono risultati essere affidabili al pari della curva standard giornaliera. Pertanto, a nostro parere, possono costituire una valida alternativa nella valutazione quantitativa del DNA virale, garantendo pari sensibilità e accuratezza con minori costi di lavorazione.
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