Introduzione Il presente contributo si propone di indagare i fattori che promuovono l’esercizio di una genitorialità congiunta in genitori separati e divorziati. Infatti, a seguito dello scisma coniugale, la coppia separata deve fronteggiare attivamente compiti di cura e protezione che li vedono congiuntamente e responsabilmente impegnati nei confronti dei propri figli. L’interdipendenza genitoriale viene spesso avvertita dalla coppia separata come difficile da realizzare soprattutto nelle fasi iniziali della separazione in cui il conflitto coniugale tende a presentarsi con elevate caratteristiche di distruttività. Le ricerche mostrano che il tipo e la gestione del conflitto esistente tra i genitori separati influenza fortemente l’area d’esercizio della genitorialità e il grado di coinvolgimento dei genitori nella relazione con i figli e fra loro; in particolare si assiste a un decremento nella capacità dei genitori di rispondere affettivamente ai bisogni e ai segnali dei figli (Hetherington, 2003; Baum, 2003). L’obiettivo del presente lavoro di ricerca è analizzare i fattori che promuovono la collaborazione genitoriale, in particolare il ruolo del conflitto genitoriale e del parental commitment (impegno genitoriale), inteso come disposizione a mantenere una relazione soddisfacente con l’altro genitore in vista del benessere dei figli. Metodo Hanno partecipato allo studio 31 coppie di genitori separati da più di 7 anni (M= 7,4; ds=7) in cui i padri hanno un’età media pari a 45,4 anni (ds= 6,9) e le madri un’età media di 43,1 anni (ds= 7,3). I partecipanti hanno completato un protocollo di ricerca che include il questionario socio-demografico, la Scala del Conflitto Genitoriale e la Scala del Parental Commitment (Ardone, Chiarolanza e Lombardi, 2006), la Scala di Adattamento alla Separazione (Ardone, Lucatello, 1999). L’analisi dei dati è stata condotta utilizzando come unità d’analisi la diade genitoriale. Risultati I risultati mostrano differenze significative tra madri e padri nella gestione del conflitto: le madri percepiscono se stesse come più costruttive e attive nella risoluzione di problemi connessi alla gestione dei figli; tale valutazione è condivisa anche dai padri che attribuiscono un punteggio più alto di costruttività alle madri rispetto a se stessi. Nella stessa direzione si trovano i valori del parental commitment in cui il confronto tra madri e padri si risolve in una autovalutazione più positiva per le madri che si percepiscono più impegnate a mantenere la relazione con i padri al fine di esercitare la cogenitorialità. Conclusioni I dati mostrano che il parental commitment è un forte predittore della qualità della collaborazione genitoriale solo per il gruppo delle madri.

Conflitto parentale e processi di adattamento alla separazione: un contributo di ricerca / R., Ardone; Chiarolanza, Claudia. - STAMPA. - (2007). (Intervento presentato al convegno IX Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Clinica e Dinamica tenutosi a Perugia nel 28-30 Settembre 2007).

Conflitto parentale e processi di adattamento alla separazione: un contributo di ricerca.

CHIAROLANZA, Claudia
2007

Abstract

Introduzione Il presente contributo si propone di indagare i fattori che promuovono l’esercizio di una genitorialità congiunta in genitori separati e divorziati. Infatti, a seguito dello scisma coniugale, la coppia separata deve fronteggiare attivamente compiti di cura e protezione che li vedono congiuntamente e responsabilmente impegnati nei confronti dei propri figli. L’interdipendenza genitoriale viene spesso avvertita dalla coppia separata come difficile da realizzare soprattutto nelle fasi iniziali della separazione in cui il conflitto coniugale tende a presentarsi con elevate caratteristiche di distruttività. Le ricerche mostrano che il tipo e la gestione del conflitto esistente tra i genitori separati influenza fortemente l’area d’esercizio della genitorialità e il grado di coinvolgimento dei genitori nella relazione con i figli e fra loro; in particolare si assiste a un decremento nella capacità dei genitori di rispondere affettivamente ai bisogni e ai segnali dei figli (Hetherington, 2003; Baum, 2003). L’obiettivo del presente lavoro di ricerca è analizzare i fattori che promuovono la collaborazione genitoriale, in particolare il ruolo del conflitto genitoriale e del parental commitment (impegno genitoriale), inteso come disposizione a mantenere una relazione soddisfacente con l’altro genitore in vista del benessere dei figli. Metodo Hanno partecipato allo studio 31 coppie di genitori separati da più di 7 anni (M= 7,4; ds=7) in cui i padri hanno un’età media pari a 45,4 anni (ds= 6,9) e le madri un’età media di 43,1 anni (ds= 7,3). I partecipanti hanno completato un protocollo di ricerca che include il questionario socio-demografico, la Scala del Conflitto Genitoriale e la Scala del Parental Commitment (Ardone, Chiarolanza e Lombardi, 2006), la Scala di Adattamento alla Separazione (Ardone, Lucatello, 1999). L’analisi dei dati è stata condotta utilizzando come unità d’analisi la diade genitoriale. Risultati I risultati mostrano differenze significative tra madri e padri nella gestione del conflitto: le madri percepiscono se stesse come più costruttive e attive nella risoluzione di problemi connessi alla gestione dei figli; tale valutazione è condivisa anche dai padri che attribuiscono un punteggio più alto di costruttività alle madri rispetto a se stessi. Nella stessa direzione si trovano i valori del parental commitment in cui il confronto tra madri e padri si risolve in una autovalutazione più positiva per le madri che si percepiscono più impegnate a mantenere la relazione con i padri al fine di esercitare la cogenitorialità. Conclusioni I dati mostrano che il parental commitment è un forte predittore della qualità della collaborazione genitoriale solo per il gruppo delle madri.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/329870
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