Photorefractive keratectomy in the management of high myopic defect, tissue-saving vs Planoscan

Purpose: : To evaluate the efficacy, safety and predictability of photorefractive keratectomy (PRK) with the Technolas laser 217 z100 Baush&Lomb (algorithm Zyoptix Tissue Saving) in the treatment of high myopic refractive defects in patients with thin corneas. Methods: : The authors report the results during a 10 month follow–up period of 16 eyes treated with the Zyoptix Tissue Saving algorithm for high myopic refractive defects with and without astigmatism in patients with thin corneas and a scotopic pupillary diameter greater than 6.5. For each patient the pre– and postoperative Uncorrected Visual Acuity (UCVA) and Best–Corrected Visual Acuity (BCVA) was graded after 1, 3, 6, and 10 months. Results: : The mean age of the patients was 35.9 (range 22–54). The treated eyes were 28. Average saving of corneal tissue was 24% with very good refractive results compared to Planoscan treatment. This algorithm reduced the superior order aberrations by means of a laser ablation profile based on Hartmann–Shack Zywave aberrometry and the Munnerlin formula consenting an ablation of a wider optic zone with saving of corneal tissue. The treatment considered the possibility of a different typology of ablation according to the characteristics of each patient; Planoscan Zyoptix personalized Tissue Saving. The uncorrected post–operative visual acuity in each patient was never less than pre–operative values. In the first month after treatment we found a hypermetropic shift varying from + 0.75 to + 2 diopters (D) in the patients with myopia and myopic astigmatism. The patients had been informed about this transitory hypercorrections and the possible risks and benefits of treatment. Conclusions: : The authors believe that photorefractive keratectomy is a valid approach to refractive surgery in patients with high refractive errors and thin corneas. However, further study, with a greater number of patients and longer follow–up, is necessary to confirm these results.

Scopo: : Valutare l'efficacia, la sicurezza e la prevedibilità della cheratectomia fotorefrattiva (PRK) con il laser Technolas 217 z100 Baush&Lomb (algoritmo Zyoptix Tissue Saving) nel trattamento di difetti di rifrazione miopica elevata in pazienti con cornee sottili. Metodi: : Gli autori riportano i risultati durante un periodo di follow-up di 10 mesi di 16 occhi trattati con l'algoritmo Zyoptix Tissue Saving per difetti di rifrazione miopi elevati con e senza astigmatismo in pazienti con cornee sottili e diametro pupillare scotopico maggiore di 6,5. Per ogni paziente l' acuità visiva non corretta (UCVA) e l'acuità visiva migliore (BCVA) pre e postoperatoria sono state classificate dopo 1, 3, 6 e 10 mesi. Risultati: : L'età media dei pazienti era 35,9 (range 22-54). Gli occhi trattati erano 28. Il risparmio medio di tessuto corneale è stato del 24% con ottimi risultati di rifrazione rispetto al trattamento Planoscan. Questo algoritmo ha ridotto le aberrazioni di ordine superiore per mezzo di un profilo di ablazione laser basato sull'aberrometria Zywave Hartmann-Shack e la formula di Munnerlin consentendo un'ablazione di una zona ottica più ampia con risparmio di tessuto corneale. Il trattamento ha considerato la possibilità di una diversa tipologia di ablazione a seconda delle caratteristiche di ciascun paziente; Planoscan Zyoptix personalizzato Tissue Saving. Il post-operatorio non corretto l'acuità visiva in ogni paziente non è mai stata inferiore ai valori pre-operatori. Nel primo mese dopo il trattamento abbiamo riscontrato uno spostamento ipermetropico variabile da + 0,75 a + 2 diottrie (D) nei pazienti con miopia e astigmatismo miopico. I pazienti erano stati informati di queste ipercorrezioni transitorie e dei possibili rischi e benefici del trattamento. Conclusioni: : Gli autori ritengono che la cheratectomia fotorefrattiva sia un valido approccio alla chirurgia refrattiva in pazienti con elevati errori di rifrazione e cornee sottili. Tuttavia, per confermare questi risultati sono necessari ulteriori studi, con un numero maggiore di pazienti e un follow-up più lungo .