Questo numero di TeMA propone un approfondimento sul rapporto tra la città e il mare. L’idea guida è quella di considerare i waterfront urbani e i nodi portuali come aree di confine e allo stesso tempo di cerniera tra le aree metropolitane e il mare. I fronti marittimi urbani e le aree portuali, proiettati sul mare e parte integrante del contesto territoriale in cui sono localizzati, “aree sensibili” sia in termini fisico-funzionali che di pianificazione e gestione. L'articolo, pubblicato nella sezione contributi, é dedicato allo studio di un caso significativo italiano e presenta la riqualificazione e le trasformazioni della nuova città portuale di Fiumicino Il porto, a differenza di un aeroporto, può essere inteso come una struttura “dinamica” che può interagire con il proprio contesto di appartenenza, a patto che gli interventi di pianificazione abbiano come obiettivo principale l’integrazione tra i diversi ambiti e come campo di applicazione l’insieme porto città inteso come unico sistema. Dall’analisi degli scenari proposti in questo paper si evidenzia, infatti, come l’inserimento di una infrastruttura portuale in un luogo come quello di Fiumicino può essere considerato un valore aggiunto non solo in termini di sviluppo economico, ma anche in termini di riqualificazione urbana, indipendentemente dalla sua tipologia. Questo perché l’area di Fiumicino è caratterizzata da una serie di piccole ma importanti potenzialità sia di tipo turistico (le risorse storico-archeologiche e naturalistiche) sia di tipo industriale e produttivo (la cantieristica navale e il mercato ittico), che ad oggi tuttavia non si configurano in un impianto opportunamente strutturato. Un porto (di qualsiasi tipologia) potrebbe quindi rappresentare un formidabile volano di sviluppo economico per l’intera area fiumicinense, che diventerebbe così la testata dell’asse di connessione con la città di Roma, che si sta espandendo proprio in direzione mare con la nuova fiera, commercity e l’aera di Parco Leonardo. In definitiva Fiumicino, grazie alla sua posizione strategica rispetto alla metropoli romana e grazie alla sue potenzialità, potrebbe acquisire un nuovo ruolo nel panorama delle città satelliti romane, quello di porta di Roma, affrancandosi definitivamente dal suo status di brano di ex periferia.

Fiumicino:nuova città portuale e porta di Roma / Fonti, Luciano; Masiello, Diana; Pagano, Clorinda. - In: TEMA. - ISSN 1970-9870. - STAMPA. - 3:(2009), pp. 75-84.

Fiumicino:nuova città portuale e porta di Roma

FONTI, Luciano;MASIELLO, DIANA;PAGANO, CLORINDA
2009

Abstract

Questo numero di TeMA propone un approfondimento sul rapporto tra la città e il mare. L’idea guida è quella di considerare i waterfront urbani e i nodi portuali come aree di confine e allo stesso tempo di cerniera tra le aree metropolitane e il mare. I fronti marittimi urbani e le aree portuali, proiettati sul mare e parte integrante del contesto territoriale in cui sono localizzati, “aree sensibili” sia in termini fisico-funzionali che di pianificazione e gestione. L'articolo, pubblicato nella sezione contributi, é dedicato allo studio di un caso significativo italiano e presenta la riqualificazione e le trasformazioni della nuova città portuale di Fiumicino Il porto, a differenza di un aeroporto, può essere inteso come una struttura “dinamica” che può interagire con il proprio contesto di appartenenza, a patto che gli interventi di pianificazione abbiano come obiettivo principale l’integrazione tra i diversi ambiti e come campo di applicazione l’insieme porto città inteso come unico sistema. Dall’analisi degli scenari proposti in questo paper si evidenzia, infatti, come l’inserimento di una infrastruttura portuale in un luogo come quello di Fiumicino può essere considerato un valore aggiunto non solo in termini di sviluppo economico, ma anche in termini di riqualificazione urbana, indipendentemente dalla sua tipologia. Questo perché l’area di Fiumicino è caratterizzata da una serie di piccole ma importanti potenzialità sia di tipo turistico (le risorse storico-archeologiche e naturalistiche) sia di tipo industriale e produttivo (la cantieristica navale e il mercato ittico), che ad oggi tuttavia non si configurano in un impianto opportunamente strutturato. Un porto (di qualsiasi tipologia) potrebbe quindi rappresentare un formidabile volano di sviluppo economico per l’intera area fiumicinense, che diventerebbe così la testata dell’asse di connessione con la città di Roma, che si sta espandendo proprio in direzione mare con la nuova fiera, commercity e l’aera di Parco Leonardo. In definitiva Fiumicino, grazie alla sua posizione strategica rispetto alla metropoli romana e grazie alla sue potenzialità, potrebbe acquisire un nuovo ruolo nel panorama delle città satelliti romane, quello di porta di Roma, affrancandosi definitivamente dal suo status di brano di ex periferia.
2009
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Fiumicino:nuova città portuale e porta di Roma / Fonti, Luciano; Masiello, Diana; Pagano, Clorinda. - In: TEMA. - ISSN 1970-9870. - STAMPA. - 3:(2009), pp. 75-84.
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