Obiettivi: studiare l’influenza della terapia fotodinamica con verte porfina mediante metodiche psicofisiche (sensibilità al contrasto ed esame del campo visivo computerizzato) in pazienti affetti da degenerazione maculare essudativa prevalentemente classica. Procedure di base: studio comparativo osservazionale eseguito su trenta occhi con membrane coroideali neovascolari secondarie a degenerazione maculare senile da trattare con terapia fotodinamica con verte porfina. I pazienti sono stati sottoposti ad esame dell’acuità visiva , esame fluorangiografico con fluoresceina, esame della sensibilità al contrasto ed esame del campo visivo computerizzato dei 10° centrali, sia prima della PDT sia a distanza di tre e dieci settimane dalla stessa. Risultati: dopo il trattamento con terapia fotodinamica si è ottenuto un aumento generale dei valori di contrasto,, in particolare dei valori alle frequenze spaziali medio-basse. A tre settimane dalla PDT tutti gli indici perimetrici considerati sonjo migliorati con una differenza statisticamente significativa, che non è stata però confermata a dieci settimane dal trattamento. Si è inoltre riscontrato che gli occhi nei quali la membrana neovascolare, in seguito al trattamento con PDT, è risultata ridotta nella dimensioni, risultano essere gli occhi con un miglioramento significativo dei valori dei test psicofisici, a dieci settimane dalla terapia, oltre ad aver mantenuto un’acuità visiva stabile nel tempo, al contrario degli occhi nei quali le membrane neovascolari sono rimaste invariate o ridotte nelle dimensioni. Conclusioni: la PDT può portare ad una stabilizzazione a breve termine dell’acuità visiva, ad un decremento di un rischio di una rilevante riduzione della sensibilità al contrasto e ad un miglioramento degli indici perimetrici in occhi affette da degenerazione maculare essudativa prevalentemente classica nei quali si è riscontrata una riduzione delle dimensioni fluorangiografiche delle membrane coroideali neovascolari. Ciò comporta un miglioramento della visione parafoveale (confortato dai risultati dei test per la sensibilità al contrasto e dagli indici perimetrici), con particolare soddisfazione da parte dei pazienti, che affrontano con più facilità tutte le attività giornaliere, grazie ad un globale miglioramento soggettivo delle condizioni visive.

Valutazione mediante metodiche psicofisiche di pazienti affetti da degenerazione maculare senile prima e dopo terapia fotodinamica / Recupero, Santi Maria; Perdicchi, A; Fenicia, Vito; Medori, E; Abdolrahimzadeh, S; Scuderi, Gianluca. - In: OTTICA FISIOPATOLOGICA. - ISSN 1125-1719. - STAMPA. - II:(2008), pp. 139-147.

Valutazione mediante metodiche psicofisiche di pazienti affetti da degenerazione maculare senile prima e dopo terapia fotodinamica

RECUPERO, Santi Maria;FENICIA, Vito;ABDOLRAHIMZADEH S;SCUDERI, GIANLUCA
2008

Abstract

Obiettivi: studiare l’influenza della terapia fotodinamica con verte porfina mediante metodiche psicofisiche (sensibilità al contrasto ed esame del campo visivo computerizzato) in pazienti affetti da degenerazione maculare essudativa prevalentemente classica. Procedure di base: studio comparativo osservazionale eseguito su trenta occhi con membrane coroideali neovascolari secondarie a degenerazione maculare senile da trattare con terapia fotodinamica con verte porfina. I pazienti sono stati sottoposti ad esame dell’acuità visiva , esame fluorangiografico con fluoresceina, esame della sensibilità al contrasto ed esame del campo visivo computerizzato dei 10° centrali, sia prima della PDT sia a distanza di tre e dieci settimane dalla stessa. Risultati: dopo il trattamento con terapia fotodinamica si è ottenuto un aumento generale dei valori di contrasto,, in particolare dei valori alle frequenze spaziali medio-basse. A tre settimane dalla PDT tutti gli indici perimetrici considerati sonjo migliorati con una differenza statisticamente significativa, che non è stata però confermata a dieci settimane dal trattamento. Si è inoltre riscontrato che gli occhi nei quali la membrana neovascolare, in seguito al trattamento con PDT, è risultata ridotta nella dimensioni, risultano essere gli occhi con un miglioramento significativo dei valori dei test psicofisici, a dieci settimane dalla terapia, oltre ad aver mantenuto un’acuità visiva stabile nel tempo, al contrario degli occhi nei quali le membrane neovascolari sono rimaste invariate o ridotte nelle dimensioni. Conclusioni: la PDT può portare ad una stabilizzazione a breve termine dell’acuità visiva, ad un decremento di un rischio di una rilevante riduzione della sensibilità al contrasto e ad un miglioramento degli indici perimetrici in occhi affette da degenerazione maculare essudativa prevalentemente classica nei quali si è riscontrata una riduzione delle dimensioni fluorangiografiche delle membrane coroideali neovascolari. Ciò comporta un miglioramento della visione parafoveale (confortato dai risultati dei test per la sensibilità al contrasto e dagli indici perimetrici), con particolare soddisfazione da parte dei pazienti, che affrontano con più facilità tutte le attività giornaliere, grazie ad un globale miglioramento soggettivo delle condizioni visive.
2008
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Valutazione mediante metodiche psicofisiche di pazienti affetti da degenerazione maculare senile prima e dopo terapia fotodinamica / Recupero, Santi Maria; Perdicchi, A; Fenicia, Vito; Medori, E; Abdolrahimzadeh, S; Scuderi, Gianluca. - In: OTTICA FISIOPATOLOGICA. - ISSN 1125-1719. - STAMPA. - II:(2008), pp. 139-147.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/229082
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact