La qualità della lettiera vegetale è considerata come un importante driver delle comunità dei decompositori e dei processi che essi svolgono nell’ecosistema. Un interesse più recente, in uno scenario di cambiamenti climatici, ha riguardato gli effetti di lettiere miste su tali processi ed è stato riportato un incremento della diversità di alcune componenti del biota del suolo, in lettiere miste, risultante dalla promozione di una diversità di habitat. Le indagini condotte hanno avuto l'obiettivo di valutare l’effetto della diversità della lettiera sulla diversità in specie e composizione delle comunità fungine, allo scopo di fornire dati per la validazione di modelli dei flussi di carbonio e azoto, in sistemi di macchia mediterranea caratterizzati dalla presenza di lettiere miste. La componente fungina risulta essere piuttosto ampia ed a carico di Funghi mitosporici e di Ascomiceti. In particolare, dall’insieme delle osservazioni effettuate sulle lettiere singole sono state rilevate 86 specie ed i valori più alti di ricchezza riguardano Quercus ilex L. e Pistacia lentiscus L.. Per quanto riguarda le lettiere miste sono state rilevate oltre 100 specie di cui l’8% esclusivamente associato a Cistus sp.pl.. Circinotrichum maculiforme e Gyrothrix verticiclada, due Ifomiceti demaziacei, si caratterizzano come colonizzatori della lettiera delle specie considerate, rispetto all’area di studio, in quanto comuni a tutte le situazioni. Considerando la frequenza (%) di specie appartenenti alla divisione Ascomycota, rispetto alle quattro lettiere singole ed ai diversi tempi di indagine, sono rappresentate 5 specie distribuite in modo diverso rispetto a tali variabili. Mollisia cinerea è presente soprattutto su Q. ilex con elevati valori di frequenza, comunque decrescenti nei tre tempi considerati. Mycoleptodiscus cfr. terrestris è assente nel caso della lettiera di Cistus; risulta comunque prevalentemente associato alle fasi più avanzate di decomposizione. I risultati della cluster analysis delle diverse tipologie di lettiere singole in relazione alle specie fungine ha portato a raggruppare, con un buon grado di similarità, i siti relativi a Quercus ilex L. e Cistus sp.pl., rispettivamente. I risultati dell’ordinamento secondo la PCoA mostrano una disposizione dei campioni sul primo asse rispetto al fattore tempo, quindi secondo le distinte fasi della successione trofica. Le lettiere di Quercus ilex L. e Cistus sp.pl., rispetto a quelle di Pistacia lentiscus e Phillyrea angustifolia, si distribuiscono separatamente sul secondo asse in risposta alla qualità della risorsa e alla sua variazione nel tempo.

Relationship between litter diversity and fungal biodiversity in a Mediterranean maquis ecosystem (Southern Italy) / Lunghini, Dario; Granito, Vito Mario; Maggi, Oriana; Persiani, Anna Maria. - STAMPA. - 1:(2008), pp. 283-283. (Intervento presentato al convegno 103° Congresso Società Botanica Italiana tenutosi a Reggio Calabria nel 17-19 Settembre 2008).

Relationship between litter diversity and fungal biodiversity in a Mediterranean maquis ecosystem (Southern Italy).

LUNGHINI, Dario;GRANITO, Vito Mario;MAGGI, Oriana;PERSIANI, Anna Maria
2008

Abstract

La qualità della lettiera vegetale è considerata come un importante driver delle comunità dei decompositori e dei processi che essi svolgono nell’ecosistema. Un interesse più recente, in uno scenario di cambiamenti climatici, ha riguardato gli effetti di lettiere miste su tali processi ed è stato riportato un incremento della diversità di alcune componenti del biota del suolo, in lettiere miste, risultante dalla promozione di una diversità di habitat. Le indagini condotte hanno avuto l'obiettivo di valutare l’effetto della diversità della lettiera sulla diversità in specie e composizione delle comunità fungine, allo scopo di fornire dati per la validazione di modelli dei flussi di carbonio e azoto, in sistemi di macchia mediterranea caratterizzati dalla presenza di lettiere miste. La componente fungina risulta essere piuttosto ampia ed a carico di Funghi mitosporici e di Ascomiceti. In particolare, dall’insieme delle osservazioni effettuate sulle lettiere singole sono state rilevate 86 specie ed i valori più alti di ricchezza riguardano Quercus ilex L. e Pistacia lentiscus L.. Per quanto riguarda le lettiere miste sono state rilevate oltre 100 specie di cui l’8% esclusivamente associato a Cistus sp.pl.. Circinotrichum maculiforme e Gyrothrix verticiclada, due Ifomiceti demaziacei, si caratterizzano come colonizzatori della lettiera delle specie considerate, rispetto all’area di studio, in quanto comuni a tutte le situazioni. Considerando la frequenza (%) di specie appartenenti alla divisione Ascomycota, rispetto alle quattro lettiere singole ed ai diversi tempi di indagine, sono rappresentate 5 specie distribuite in modo diverso rispetto a tali variabili. Mollisia cinerea è presente soprattutto su Q. ilex con elevati valori di frequenza, comunque decrescenti nei tre tempi considerati. Mycoleptodiscus cfr. terrestris è assente nel caso della lettiera di Cistus; risulta comunque prevalentemente associato alle fasi più avanzate di decomposizione. I risultati della cluster analysis delle diverse tipologie di lettiere singole in relazione alle specie fungine ha portato a raggruppare, con un buon grado di similarità, i siti relativi a Quercus ilex L. e Cistus sp.pl., rispettivamente. I risultati dell’ordinamento secondo la PCoA mostrano una disposizione dei campioni sul primo asse rispetto al fattore tempo, quindi secondo le distinte fasi della successione trofica. Le lettiere di Quercus ilex L. e Cistus sp.pl., rispetto a quelle di Pistacia lentiscus e Phillyrea angustifolia, si distribuiscono separatamente sul secondo asse in risposta alla qualità della risorsa e alla sua variazione nel tempo.
2008
103° Congresso Società Botanica Italiana
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
Relationship between litter diversity and fungal biodiversity in a Mediterranean maquis ecosystem (Southern Italy) / Lunghini, Dario; Granito, Vito Mario; Maggi, Oriana; Persiani, Anna Maria. - STAMPA. - 1:(2008), pp. 283-283. (Intervento presentato al convegno 103° Congresso Società Botanica Italiana tenutosi a Reggio Calabria nel 17-19 Settembre 2008).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/226972
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