Il paradosso del Grande Raccordo Anulare di Roma

The GRA of Rome opportunities for the reorganization of the city and the redesign of its immagine.Tante how many times cursed path, the GRA is represented in the imagination like a hell of a tin, a trap for motorists, a major cause of pollution, urban segregation and degradation. It is difficult to consider that it is also a great opportunity for the future of the city, which was the product of an intuition of the city-territory relationship needs projected over a long period of time, then the height of a skillful ability to vision. With foresight the GRA of Rome was designed as a place for the exchange of radial lines of penetration into the city center, such as by-pass between the regions of the north and those in the south of the country, such as the edge of the city's future development. It has done very well until the eighties its function and still is, despite the saturation state of near collapse, it remains inescapable element of organization of urban life in the metropolitan area of ​​Rome. Looking to the long term average in the construction of future scenarios would grasp the opportunity to transform the GRA in an extraordinary resource to achieve the much desired "" modernization, "" of the city, the physical and conceptual strategy of transformation. Of course, the miracle can not happen just imagining intervention materials on its architecture, the question should be seen as a strategy is highly integrated urban and regional planning at different scales, from the strengthening of the system of controradiali connection between the radial consular, from the creation of a alternative network for the long haul, a reinterpretation of the new centrality provided by PRG, a strategy of strengthening of public transport and its integration of private transport, the strategy co-modality. Strategies of a shared policy on the part of governments and all stakeholders and social partners interessate.In some bows the GRA could become a real urban axis path even by public transport link is called in several interchanges with the lines of public transport, starting with the subway lines that intersect, where accumulate assets, in other arcs the GRA could instead take the typical configuration of the parkway through nature reserves and parks and ensuring the appropriate connections with internal distribution of these networks. Not necessarily the road brings with it pollution, congestion, and segregation. There are technologies and architectural solutions able to act in compliance with environmental sustainability and provide targeted outcomes spatial enhancement and degradation of landscapes that cross. There are good examples which refer throughout Europe. A remodeling of the GRA and its connections is a great opportunity for the reorganization of the city and the redesign of its immagine.Queste considerations take as a basis of a research program entitled Diar resulting in a project to connect the GRA Rome to urban networks. The emphasis is therefore placed on relationships rather than on the artifact and networks-not just those of mobility - while the term project aims to give an operational outcome of the work up to the complexity of the factors and actors in play . quite some time our department has initiated a discussion on the GRA, organizing a conference in 2006 the House of Architecture, but after a long gestation period in October 2007 signed a research agreement with ANAS SpA for an operational research that is now in its first stage of development and that will occupy us in force in 2009.

Il GRA di Roma opportunità per la riorganizzazione della città e per il ridisegno della sua immagine. Tante volte maledetto quante percorso, il GRA è rappresentato nell'immaginario come un inferno di latta, una trappola per automobilisti, una grave causa dell'inquinamento, della segregazione urbana e del degrado. Difficilmente si considera che esso costituisce anche una grande occasione per il futuro della città, che è stato il prodotto di un'intuizione del rapporto di necessità città-territorio proiettata su un arco temporale di lungo periodo, all'altezza dunque di una sapiente capacità di visione. Con lungimiranza il GRA di Roma fu pensato come luogo di scambio delle linee radiali di penetrazione verso il centro città, come by pass tra le regioni del nord e quelle del sud del paese, come margine dello sviluppo futuro della città. Esso ha egregiamente svolto fino agli anni Ottanta la sua funzione e tuttora, nonostante lo stato di saturazione prossimo al collasso, resta ineliminabile elemento di organizzazione della vita urbana dell'area metropolitana romana. Uno sguardo rivolto al periodo medio lungo nella costruzione di scenari futuri coglierebbe l'opportunità di trasformare il GRA in una straordinaria risorsa per realizzare la tanto auspicata "modernizzazione" della città, il luogo fisico e concettuale di una strategia della trasformazione. Certo il miracolo non può avvenire immaginando solo interventi materiali sulla sua architettura; la questione va vista nell'ottica di una strategia fortemente integrata alle diverse scale urbana e territoriale, dal potenziamento del sistema delle controradiali di connessione tra le radiali consolari, dalla creazione di una rete alternativa per la lunga percorrenza, da una reinterpretazione delle nuove Centralità previste dal PRG, da una strategia del potenziamento del trasporto pubblico e della sua integrazione del trasporto privato, dalla strategia della plurimodalità. Strategie di una politica condivisa da parte delle amministrazioni e di tutti i soggetti e le parti sociali interessate. In alcuni archi il GRA potrebbe diventare un vero e proprio asse urbano percorso anche da mezzi pubblici che mettano in collegamento diversi nodi di scambio con le linee del trasporto collettivo, a cominciare dalle linee della metropolitana che lo intersecano, ove accumulare attività, in altri archi il GRA potrebbe invece assumere la configurazione tipica della parkway attraversando riserve naturalistiche e parchi e garantendo le opportune connessioni con reti di distribuzione interna di questi. Non necessariamente la strada porta con sé inquinamento, congestione e segregazione. Esistono tecnologie e soluzioni architettoniche in grado di agire nel rispetto della sostenibilità ambientale e di fornire esiti spaziali mirati alla valorizzazione e non al degrado dei paesaggi che attraversano. Non mancano gli esempi cui riferirsi in tutta Europa. Una rimodellazione del GRA e delle sue connessioni è una grande opportunità per la riorganizzazione della città e per il ridisegno della sua immagine. Queste considerazioni prendono le mosse da un'attività di ricerca del DiAR conseguente un programma dal titolo Progetto di connessione del Grande Raccordo Anulare di Roma alle reti urbane. L’accento è dunque posto sulle relazioni piuttosto che sull’artefatto e sulle reti –non solo quelle della mobilità - mentre il termine progetto aspira a dare un carattere operativo all’esito del lavoro all’altezza della complessità dei fattori e dei soggetti in giuoco. Già da qualche tempo il nostro Dipartimento ha avviato una riflessione sul GRA, organizzando nel 2006 un convegno alla Casa dell’Architettura, ma dopo una lunga gestazione nell’ottobre del 2007 ha firmato un contratto di ricerca con ANAS SpA per una ricerca operativa che è ora nella sua prima fase di svolgimento e che ci occuperà in forze anche nel 2009.