We live between the images, live images, are images ... it makes sense to speak against images? Yet the temptation is so strong and overwhelming 'feeling that we experience on a daily basis as victims of the siege which we are subjected. In the position of architect feels an overwhelming need to create a vacuum of images to gain the ability to think of new ways of living. Considering, however, the architect's work, tracing the path that led him to develop a project we ask: be divorced from the form? And 'what we intend to discuss the experience in dealing consumed without any pretense of inferences. If you feel that we are besieged by images, how can we defend ourselves from the siege to produce new images? Maybe Novum (1) except through the deja vu? Balzac (2) reminds us that everything is form, form is life itself

Viviamo tra le immagini, viviamo di immagini, siamo immagini...ha senso parlare contro le immagini? Eppure la tentazione è forte, tanto opprimente e' la sensazione che proviamo quotidianamente come vittime dell'assedio cui siamo sottoposti. Nella posizione di architetto si sente prepotente il bisogno di fare il vuoto di immagini per guadagnare la possibilità di pensare nuove forme dell'abitare. Considerando tuttavia il lavoro dell'architetto, ripercorrendo il cammino che lo conduce ad elaborare un progetto ci si domanda: può disgiungersi la forma dall'immagine? E' quanto ci si propone di discutere trattando dell'esperienza consumata senza alcuna pretesa di inferenze. Se sentiamo di essere assediati dalle immagini, come possiamo difenderci dall'assedio per produrre nuove immagini? Può darsi Novum (1) se non passando attraverso il deja vu? Balzac (2) ci ricorda che tutto è forma, la vita stessa è forma; Simmel (3) ci ricorda che non si può uscire dalla forma e che tuttavia la forma confligge con l'insopprimibile necessità del cambiamento che è la vita. Noi stessi abbiamo forma, diveniamo forma, siamo forme in perenne divenire; può dirsi lo stesso dell'immagine? non abbiamo forse un'immagine di noi stessi, non siamo l'immagine formata negli occhi degli altri, non abbiamo bisogno dell'immagine delle cose per entrare in contatto con esse? Per questa via non si arriva a niente se non a riaffermare all'infinito la necessità dell'immagine...è banale?.. il mondo è rappresentazione?...

Forma vs immagine nel progetto architettonico Interrogativi / Secchi, Roberto. - In: APERTURE. - ISSN 2037-2558. - STAMPA. - 24-25:(2009), pp. 8-24.

Forma vs immagine nel progetto architettonico Interrogativi

SECCHI, Roberto
2009

Abstract

We live between the images, live images, are images ... it makes sense to speak against images? Yet the temptation is so strong and overwhelming 'feeling that we experience on a daily basis as victims of the siege which we are subjected. In the position of architect feels an overwhelming need to create a vacuum of images to gain the ability to think of new ways of living. Considering, however, the architect's work, tracing the path that led him to develop a project we ask: be divorced from the form? And 'what we intend to discuss the experience in dealing consumed without any pretense of inferences. If you feel that we are besieged by images, how can we defend ourselves from the siege to produce new images? Maybe Novum (1) except through the deja vu? Balzac (2) reminds us that everything is form, form is life itself
2009
Viviamo tra le immagini, viviamo di immagini, siamo immagini...ha senso parlare contro le immagini? Eppure la tentazione è forte, tanto opprimente e' la sensazione che proviamo quotidianamente come vittime dell'assedio cui siamo sottoposti. Nella posizione di architetto si sente prepotente il bisogno di fare il vuoto di immagini per guadagnare la possibilità di pensare nuove forme dell'abitare. Considerando tuttavia il lavoro dell'architetto, ripercorrendo il cammino che lo conduce ad elaborare un progetto ci si domanda: può disgiungersi la forma dall'immagine? E' quanto ci si propone di discutere trattando dell'esperienza consumata senza alcuna pretesa di inferenze. Se sentiamo di essere assediati dalle immagini, come possiamo difenderci dall'assedio per produrre nuove immagini? Può darsi Novum (1) se non passando attraverso il deja vu? Balzac (2) ci ricorda che tutto è forma, la vita stessa è forma; Simmel (3) ci ricorda che non si può uscire dalla forma e che tuttavia la forma confligge con l'insopprimibile necessità del cambiamento che è la vita. Noi stessi abbiamo forma, diveniamo forma, siamo forme in perenne divenire; può dirsi lo stesso dell'immagine? non abbiamo forse un'immagine di noi stessi, non siamo l'immagine formata negli occhi degli altri, non abbiamo bisogno dell'immagine delle cose per entrare in contatto con esse? Per questa via non si arriva a niente se non a riaffermare all'infinito la necessità dell'immagine...è banale?.. il mondo è rappresentazione?...
immagine; immaginario; trasfigurazione
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Forma vs immagine nel progetto architettonico Interrogativi / Secchi, Roberto. - In: APERTURE. - ISSN 2037-2558. - STAMPA. - 24-25:(2009), pp. 8-24.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/221142
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