Il monitoraggio aerobiologico viene effettuato per evidenziare le variazioni quantitative e qualitative delle particelle aerodisperse e si è dimostrato un valido strumento di indagine in diversi campi. Recentemente è stato messo in evidenza il ruolo delle particelle biologiche aerodisperse nei fenomeni di biodeterioramento dei Beni Culturali e ciò ha indotto le autorità sanitarie ad effettuare ricerche sia in ambienti confinati che aperti, per valutare l’effetto di tali componenti sulla salute dei soggetti che lavorano in questo campo. Questo lavoro riporta l’analisi di dati sulla presenza in aria di spore fungine prima, durante e dopo il restauro all’interno della Cripta dei Frati Cappuccini che si trova nella Chiesa dell’Immacolata Concezione a Roma, per valutare l’esposizione dei restauratori agli agenti biologici fungini, quali potenziali cause di danni alla salute. Il campionamento aerobiologico e delle superfici è stato effettuato all’interno della Cripta dei Bacini nelle seguenti date: 18/04/07, 15 giorni prima dell’inizio dei lavori di restauro; 8/05/07, durante il restauro quando la Cripta era chiusa al pubblico da circa 10 giorni; 30/05/07, due settimane dopo la riapertura della Cripta al pubblico dopo il restauro. Il tipo di lavoro di restauro, portato avanti da tre operatori, è consistito nella spolveratura di tutte le ossa e le figure col saio, per mezzo di un aspirapolvere. Il campionamento dell’aria è stato effettuato mediante campionamento attivo con il campionatore SAS a due vie, utilizzando piastre RODAC di 5,5 cm di diametro. Durante il restauro sono stati effettuati anche tre prelievi dell’aria in uscita dall’aspirapolvere. Il campionamento durante il restauro mostra un aumento generale della percentuale del numero di isolati dei generi più rappresentativi. I risultati evidenziano che solo due specie erano presenti prima del restauro, 13 nuove specie sono comparse durante il restauro e 5 specie dopo il restauro. Sono state campionate anche le superfici degli oggetti, in via di restauro, tramite piastre Rodar Contact usando come terreno colturale il Sabouraud Dextrose Agar. Le analisi oggetto di questo lavoro hanno evidenziato valori non estremamente elevati di carica fungina, ma dobbiamo ricordare che sia i materiali manipolati durante il lavoro, che le operazioni di varia natura svolte dai restauratori, per la loro tipologia, sono potenzialmente pericolose e che il rinvenimento di funghi riconosciuti quali agenti patogeni per l’uomo dalle leggi vigenti, sia in aria che sulle superfici, costituisce di per sé un elemento di rischio.

Valutazione del rischio connesso all'attività di restauratori da spore fungine aerodisperse / Maggi, Oriana. - ELETTRONICO. - (2009), pp. 252-268. (Intervento presentato al convegno 15° CONVEGNO DI IGIENE INDUSTRIALE tenutosi a Corvara (BZ), Italia nel 1-3 APRILE).

Valutazione del rischio connesso all'attività di restauratori da spore fungine aerodisperse

MAGGI, Oriana
2009

Abstract

Il monitoraggio aerobiologico viene effettuato per evidenziare le variazioni quantitative e qualitative delle particelle aerodisperse e si è dimostrato un valido strumento di indagine in diversi campi. Recentemente è stato messo in evidenza il ruolo delle particelle biologiche aerodisperse nei fenomeni di biodeterioramento dei Beni Culturali e ciò ha indotto le autorità sanitarie ad effettuare ricerche sia in ambienti confinati che aperti, per valutare l’effetto di tali componenti sulla salute dei soggetti che lavorano in questo campo. Questo lavoro riporta l’analisi di dati sulla presenza in aria di spore fungine prima, durante e dopo il restauro all’interno della Cripta dei Frati Cappuccini che si trova nella Chiesa dell’Immacolata Concezione a Roma, per valutare l’esposizione dei restauratori agli agenti biologici fungini, quali potenziali cause di danni alla salute. Il campionamento aerobiologico e delle superfici è stato effettuato all’interno della Cripta dei Bacini nelle seguenti date: 18/04/07, 15 giorni prima dell’inizio dei lavori di restauro; 8/05/07, durante il restauro quando la Cripta era chiusa al pubblico da circa 10 giorni; 30/05/07, due settimane dopo la riapertura della Cripta al pubblico dopo il restauro. Il tipo di lavoro di restauro, portato avanti da tre operatori, è consistito nella spolveratura di tutte le ossa e le figure col saio, per mezzo di un aspirapolvere. Il campionamento dell’aria è stato effettuato mediante campionamento attivo con il campionatore SAS a due vie, utilizzando piastre RODAC di 5,5 cm di diametro. Durante il restauro sono stati effettuati anche tre prelievi dell’aria in uscita dall’aspirapolvere. Il campionamento durante il restauro mostra un aumento generale della percentuale del numero di isolati dei generi più rappresentativi. I risultati evidenziano che solo due specie erano presenti prima del restauro, 13 nuove specie sono comparse durante il restauro e 5 specie dopo il restauro. Sono state campionate anche le superfici degli oggetti, in via di restauro, tramite piastre Rodar Contact usando come terreno colturale il Sabouraud Dextrose Agar. Le analisi oggetto di questo lavoro hanno evidenziato valori non estremamente elevati di carica fungina, ma dobbiamo ricordare che sia i materiali manipolati durante il lavoro, che le operazioni di varia natura svolte dai restauratori, per la loro tipologia, sono potenzialmente pericolose e che il rinvenimento di funghi riconosciuti quali agenti patogeni per l’uomo dalle leggi vigenti, sia in aria che sulle superfici, costituisce di per sé un elemento di rischio.
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