Il contributo prova ad affrontare la questione della utilita’ ed efficacia della cartografia nella rappresentazione del territorio nella contemporaneita’. Negli ultimi tempi, infatti, sono state avanzate perplessita’ sull’adeguatezza della rappresentazione cartografica, decretandone un’imminente fine, in quanto insufficiente a descrivere la misura delle qualita’ e quantita’ delle relazioni intrattenute sul territorio, destinate queste anche a modificare profondamente la forma visibile della citta’ e la vita degli abitanti. Il breve contributo prova invece a riflettere su quanto la cartografia, anche grazie alle nuove tecnologie digitali, possa ancora restituire l’identita’ di territori che sembrano invece essere caratterizzati dal caos. La nuova cartografia dovra’ pertanto conquistare, sperimentandolo, un nuovo territorio, ovvero quello informatico perche’ spazio della condivisione, teatro sia delle esperienze erratiche, a-lineari e n-dimensionali, sia di quelle disciplinate, formalmente definite. Uno spazio in cui la trama, ipertestuale e ipermediale, viene ad essere definita dalle connessioni della rete dove la distanza fisicamente intesa non ha piu’ luogo, dove la nuova geometria e’ variabile e la discriminante diventa la condivisione delle opportunita’. La mappa del nuovo mondo sara’ cosi’ non lettura fedele e univoca, ma moltitudine di percorsi, d’itinerari possibili. Un nuovo luogo multidisciplinare incessantemente riprogettabile e modificabile, in cui i diversi punti di vista possano coesistere senza necessariamente disporsi gerarchicamente, ma disponibili ad essere ricollocati secondo un ininterrotto e modificabile flusso di dati.
La messa in-forma della città digitale / Ippoliti, Elena. - STAMPA. - (2007), pp. 495-498. (Intervento presentato al convegno Quarto Forum Internazionale di Studi “Le vie dei Mercanti Citta rete_Rete di citta’” tenutosi a Capri nel 9-10 giugno 2006).
La messa in-forma della città digitale
IPPOLITI, ELENA
2007
Abstract
Il contributo prova ad affrontare la questione della utilita’ ed efficacia della cartografia nella rappresentazione del territorio nella contemporaneita’. Negli ultimi tempi, infatti, sono state avanzate perplessita’ sull’adeguatezza della rappresentazione cartografica, decretandone un’imminente fine, in quanto insufficiente a descrivere la misura delle qualita’ e quantita’ delle relazioni intrattenute sul territorio, destinate queste anche a modificare profondamente la forma visibile della citta’ e la vita degli abitanti. Il breve contributo prova invece a riflettere su quanto la cartografia, anche grazie alle nuove tecnologie digitali, possa ancora restituire l’identita’ di territori che sembrano invece essere caratterizzati dal caos. La nuova cartografia dovra’ pertanto conquistare, sperimentandolo, un nuovo territorio, ovvero quello informatico perche’ spazio della condivisione, teatro sia delle esperienze erratiche, a-lineari e n-dimensionali, sia di quelle disciplinate, formalmente definite. Uno spazio in cui la trama, ipertestuale e ipermediale, viene ad essere definita dalle connessioni della rete dove la distanza fisicamente intesa non ha piu’ luogo, dove la nuova geometria e’ variabile e la discriminante diventa la condivisione delle opportunita’. La mappa del nuovo mondo sara’ cosi’ non lettura fedele e univoca, ma moltitudine di percorsi, d’itinerari possibili. Un nuovo luogo multidisciplinare incessantemente riprogettabile e modificabile, in cui i diversi punti di vista possano coesistere senza necessariamente disporsi gerarchicamente, ma disponibili ad essere ricollocati secondo un ininterrotto e modificabile flusso di dati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.