Il valore del nostro risultato sta nell'aver indagato due gruppi fortemente omogenei di neonati mediamente sotto il chilo di peso, partoriti da ipertese e normotese ed al di sotto di 33 settimane di EG (Epoca Gestazionale), differentemente da altri Autori che in funzione del campione di volta in volta indagato ottengono risultati disordanti. Noi abbiamo voluto valutare in modo originale l'effetto della PIH (Ipertensione Indotta dalla Gravidanza)-Preeclampsia in feti ARED (Absent or Reverse end-Diastolic Flow) IUGR (Intra Uterine Growth Restriction), dove il danno placentare è sempre avanzato e, per tanto, è molto forte il rischio di svilulppo di complicazioni neonatali maggiori, frequenti per queste EG. il nostro risultato è una ulteriore conferma delle più recenti osservazioni che ormai smentiscono in modo abbastanza evidente l'assioma che la condizione di ipertensione materna, responsabile di stress intrauterino, incrementando la produzione di cortisolo fetale e, dunque accellerando la maturità polmonare migliori l'outcome neonatale. Reputiamo importante, in ultima analisi, sottolineare che dai nostri dati non solo ci risulta, come recentemente affermato, che l'incidenza di NRDS (Neonatal Respiratory Distress Syndrome) è incrementata, ma anche che l'incidenza e soprattutto la severità della IVH (Intraventricular Hemorrhage), patologia responsabile della massima parte dei decessi della nostra ricerca, è significatamente più alta nei neonati da madre con PIH-Preeclampsia. In attesa di arricchire il campione con ulteriori conferme concordiamo con gli Autori che recentemente hanno affermato come la condizione di ipertensione materna assume un importante valore prognostico negativo per l'outcome neonatale e sottolineiamo l'importanza, quando possibile di adottare un atteggiamento clinico di attesa vigile per il corretto management di queste gravidanze almeno per somministrare la terapia steroidea per l'induzione della maturità polmonare.

PIH-PREECLAMPSIA MATERNA ED OUTCOME NEONATALE NEI FETI ARED-IUGR / A., Ruozi Berretta; Pennesi, Primo; Palma, Ettore. - STAMPA. - ISBN 88-7587-265:(2006), pp. 185-190. (Intervento presentato al convegno 3° Congresso Naz. SIMMF, 4° Congresso Internazionale MSRN tenutosi a Roma nel 10 - 13 ottobre 2005).

PIH-PREECLAMPSIA MATERNA ED OUTCOME NEONATALE NEI FETI ARED-IUGR

PENNESI, Primo;PALMA, Ettore
2006

Abstract

Il valore del nostro risultato sta nell'aver indagato due gruppi fortemente omogenei di neonati mediamente sotto il chilo di peso, partoriti da ipertese e normotese ed al di sotto di 33 settimane di EG (Epoca Gestazionale), differentemente da altri Autori che in funzione del campione di volta in volta indagato ottengono risultati disordanti. Noi abbiamo voluto valutare in modo originale l'effetto della PIH (Ipertensione Indotta dalla Gravidanza)-Preeclampsia in feti ARED (Absent or Reverse end-Diastolic Flow) IUGR (Intra Uterine Growth Restriction), dove il danno placentare è sempre avanzato e, per tanto, è molto forte il rischio di svilulppo di complicazioni neonatali maggiori, frequenti per queste EG. il nostro risultato è una ulteriore conferma delle più recenti osservazioni che ormai smentiscono in modo abbastanza evidente l'assioma che la condizione di ipertensione materna, responsabile di stress intrauterino, incrementando la produzione di cortisolo fetale e, dunque accellerando la maturità polmonare migliori l'outcome neonatale. Reputiamo importante, in ultima analisi, sottolineare che dai nostri dati non solo ci risulta, come recentemente affermato, che l'incidenza di NRDS (Neonatal Respiratory Distress Syndrome) è incrementata, ma anche che l'incidenza e soprattutto la severità della IVH (Intraventricular Hemorrhage), patologia responsabile della massima parte dei decessi della nostra ricerca, è significatamente più alta nei neonati da madre con PIH-Preeclampsia. In attesa di arricchire il campione con ulteriori conferme concordiamo con gli Autori che recentemente hanno affermato come la condizione di ipertensione materna assume un importante valore prognostico negativo per l'outcome neonatale e sottolineiamo l'importanza, quando possibile di adottare un atteggiamento clinico di attesa vigile per il corretto management di queste gravidanze almeno per somministrare la terapia steroidea per l'induzione della maturità polmonare.
2006
Medimond International Proceedings
9788875872656
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