The twentieth century has seen an extraordinary technological progress in telecommunications. Since the discovery of the phone, spread on a large scale at the beginning of the century in the United States, up to the current telecommunication services over broadband, capable of transmitting real-time massive amounts of information, the technical improvements in this industry were as rapid as sensational. The geographical science has already amply demonstrated how communication, as a fundamental requirement of organized societies, help to develop in individuals specific definitions and perceptions of places, generating profound effects on their spatial behavior and affecting, ultimately, the organization of the territory. The alteration of the traditional space-time coordinates, induced by these phenomena, promises new models of territorial organization and tends to redefine the relationship with distance. The starting point of this article is the huge imbalance between the States and the European regions in terms of equipment in the telecommunications infrastructure, because of marked differences in the cost of access and quality of services available on the network. The effects of such imbalances, though difficult and complex to evaluate, represent an indisputable factor of territorial differentiation. The paper aims to provide a contribution to the knowledge of this broad theme focusing on the identification of new centers and new nodes in this virtual European space.

Il XX secolo ha conosciuto uno straordinario progresso tecnologico nel campo delle telecomunicazioni di cui i nostri anni, in particolare, rappresentano un evidente manifestazione. Dalla scoperta del telefono, diffuso su larga scala agli inizi del secolo negli Stati Uniti, fino alle attuali comunicazioni telematiche su larga banda, capaci di trasmettere in tempo reale quantità enormi di informazioni da una parte all’altra del globo, i miglioramenti tecnici in questo settore sono stati tanto rapidi quanto strepitosi. La scienza geografica ha già ampiamente dimostrato come la comunicazione, in quanto requisito fondamentale delle società organizzate, contribuisca a sviluppare negli individui specifiche definizioni e percezioni dei luoghi, generando profondi effetti sul loro comportamento spaziale ed incidendo, in definitiva, sulla stessa organizzazione del territorio. L’alterazione delle coordinate spazio-temporali tradizionali, indotte da questi fenomeni, prospetta nuovi modelli di organizzazione territoriale e tende a ridefinire i rapporti a distanza. Il dato di partenza di questo articolo è l’enorme squilibrio tra gli Stati e le regioni europee in termini di dotazioni nelle infrastrutture di telecomunicazione, causa di marcate differenze nei costi di accesso e nella qualità dei servizi disponibili sulla rete. Gli effetti di tali squilibri, pur se di difficile e complessa valutazione, rappresentano un indiscutibile fattore di differenziazione territoriale. Il lavoro si propone di fornire un contributo alla conoscenza di quest’ampia tematica soffermandosi sull’identificazione dei nuovi centri e dei nuovi nodi di questo spazio virtuale europeo. La loro intersecazione e sovrapposizione con i tradizionali centri e nodi dello spazio fisico da conto delle emergenti articolazioni territoriali che attraverso tali reti prendono forma, espressione, in ultima analisi, di processi egemonici (tanto economici quanto politici e culturali) di un’area sull’altra.

Nuove centralità e nuove periferie nell’emergente spazio europeo delle telecomunicazioni / Boria, Edoardo. - STAMPA. - (2003), pp. 881-897. (Intervento presentato al convegno Vecchio territori, nuovi mondi: la geografia nelle emergenze del 2000. Atti del XXVIII Congresso Geografico Italiano tenutosi a Roma nel 18-22 giugno 2000).

Nuove centralità e nuove periferie nell’emergente spazio europeo delle telecomunicazioni

BORIA, Edoardo
2003

Abstract

The twentieth century has seen an extraordinary technological progress in telecommunications. Since the discovery of the phone, spread on a large scale at the beginning of the century in the United States, up to the current telecommunication services over broadband, capable of transmitting real-time massive amounts of information, the technical improvements in this industry were as rapid as sensational. The geographical science has already amply demonstrated how communication, as a fundamental requirement of organized societies, help to develop in individuals specific definitions and perceptions of places, generating profound effects on their spatial behavior and affecting, ultimately, the organization of the territory. The alteration of the traditional space-time coordinates, induced by these phenomena, promises new models of territorial organization and tends to redefine the relationship with distance. The starting point of this article is the huge imbalance between the States and the European regions in terms of equipment in the telecommunications infrastructure, because of marked differences in the cost of access and quality of services available on the network. The effects of such imbalances, though difficult and complex to evaluate, represent an indisputable factor of territorial differentiation. The paper aims to provide a contribution to the knowledge of this broad theme focusing on the identification of new centers and new nodes in this virtual European space.
2003
9788890796104
Il XX secolo ha conosciuto uno straordinario progresso tecnologico nel campo delle telecomunicazioni di cui i nostri anni, in particolare, rappresentano un evidente manifestazione. Dalla scoperta del telefono, diffuso su larga scala agli inizi del secolo negli Stati Uniti, fino alle attuali comunicazioni telematiche su larga banda, capaci di trasmettere in tempo reale quantità enormi di informazioni da una parte all’altra del globo, i miglioramenti tecnici in questo settore sono stati tanto rapidi quanto strepitosi. La scienza geografica ha già ampiamente dimostrato come la comunicazione, in quanto requisito fondamentale delle società organizzate, contribuisca a sviluppare negli individui specifiche definizioni e percezioni dei luoghi, generando profondi effetti sul loro comportamento spaziale ed incidendo, in definitiva, sulla stessa organizzazione del territorio. L’alterazione delle coordinate spazio-temporali tradizionali, indotte da questi fenomeni, prospetta nuovi modelli di organizzazione territoriale e tende a ridefinire i rapporti a distanza. Il dato di partenza di questo articolo è l’enorme squilibrio tra gli Stati e le regioni europee in termini di dotazioni nelle infrastrutture di telecomunicazione, causa di marcate differenze nei costi di accesso e nella qualità dei servizi disponibili sulla rete. Gli effetti di tali squilibri, pur se di difficile e complessa valutazione, rappresentano un indiscutibile fattore di differenziazione territoriale. Il lavoro si propone di fornire un contributo alla conoscenza di quest’ampia tematica soffermandosi sull’identificazione dei nuovi centri e dei nuovi nodi di questo spazio virtuale europeo. La loro intersecazione e sovrapposizione con i tradizionali centri e nodi dello spazio fisico da conto delle emergenti articolazioni territoriali che attraverso tali reti prendono forma, espressione, in ultima analisi, di processi egemonici (tanto economici quanto politici e culturali) di un’area sull’altra.
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