Presso l’Archivio del Novecento della Sapienza sono conservate 86 lettere di Saba a Enrico Falqui ed 1 a Gianna Manzini, scritte tra il 1923 e il 1954, che testimoniano un rapporto tra il poeta e il critico intenso, ma non privo di momenti di attrito e di conseguente silenzio. Una lunga interruzione nella corrispondenza, a partire dal gennaio 1934, dopo una sola lettera nel ’35, è interrotta nel ’38 da Falqui, con una lettera di solidarietà per la promulgazione delle leggi razziali, e riprende dunque intensamente fino allo scoppio della guerra. Con la corrispondenza degli anni 1938-1940 è possibile ricostruire con particolari e documenti finora ignoti (come un memoriale inviato da Saba al Duce) le iniziative intraprese dal poeta e dai suoi amici (soprattutto Falqui, Ungaretti, Malaparte) per evitare l’applicazione delle leggi razziali a Saba e alla sua famiglia. Questa dolorosa vicenda si intreccia nelle lettere con l’elaborazione del primo nucleo di “Ultime cose”.

Il caso Saba / Bernardini, Francesca. - STAMPA. - (2010), pp. 219-227. (Intervento presentato al convegno Cultura della razza e cultura letteraria nell'Italia del Novecento tenutosi a Roma nel 13-14 novembre 2008).

Il caso Saba

BERNARDINI, Francesca
2010

Abstract

Presso l’Archivio del Novecento della Sapienza sono conservate 86 lettere di Saba a Enrico Falqui ed 1 a Gianna Manzini, scritte tra il 1923 e il 1954, che testimoniano un rapporto tra il poeta e il critico intenso, ma non privo di momenti di attrito e di conseguente silenzio. Una lunga interruzione nella corrispondenza, a partire dal gennaio 1934, dopo una sola lettera nel ’35, è interrotta nel ’38 da Falqui, con una lettera di solidarietà per la promulgazione delle leggi razziali, e riprende dunque intensamente fino allo scoppio della guerra. Con la corrispondenza degli anni 1938-1940 è possibile ricostruire con particolari e documenti finora ignoti (come un memoriale inviato da Saba al Duce) le iniziative intraprese dal poeta e dai suoi amici (soprattutto Falqui, Ungaretti, Malaparte) per evitare l’applicazione delle leggi razziali a Saba e alla sua famiglia. Questa dolorosa vicenda si intreccia nelle lettere con l’elaborazione del primo nucleo di “Ultime cose”.
2010
Biblioteca di testi e studi
9788843051373
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