In the work that follows, Biagini concentrates on the dramatic events that brought Russia to the total change of its very institutional system, to the revolution and to the successive Peace of Brest-Litovsk, in which was involved a group of Italian officers led by the general Giovanni Romei Longhena. Through close examination of the used fonts, Biagini puts into light the surprising diplomatic quality of the soldiers appointed to the Italian mission which in the international politics were the most prepared for and sensible to the realization of the technical-operative aspects. In the same way, their professional quality stood out and their constant institutional commitment that raised the role of Italy in the international panorama. The complex context presented by the author affronts the important issues of the first decades of the twentieth century and analyses the signs of the change that followed, including the distant origins of the revolution of 1917 that closed permanently the

In questo volume sono utilizzati documenti militari che offrono alla comunità scientifica notizie inedite per l’area danubiano-balcanica. Di grande importanza è la figura degli addetti militari che con la loro opera permettono l’elaborazione di un quadro esaustivo dei momenti decisivi della storia dell’Europa dell’est e della Russia prerivoluzionaria. Figure militari, come quella del generale Giovanni Romei Longhena hanno ottenuto così un riconoscimento nell’ambito della storia e ridestato interesse proprio in virtù delle abilità dimostrate dagli ufficiali italiani in terra straniera. Il generale, dall’osservatorio privilegiato della propria missione in terra russa rivolge uno sguardo “lungimirante” sui fatti e trasmette analisi dettagliate sulla crisi rivoluzionaria e la perdita identitaria dell’Impero zarista. Dal 1916 al 1918, guida la missione militare italiana in Russia consolidando quella recentissima tradizione che dal Congresso di Berlino(1878) in poi vede la presenza continuativa di ufficiali italiani presso gli organismi internazionali. Testimone della rivoluzione dei Giovani turchi (1907-1908), di quella bolscevica (1917) e della futura guerra russo-polacca (1920-1921), Romei Longhena rappresenta idealmente gli interessi che l’Italia postunitaria nutre nei confronti della penisola balcanica, teatro di avvenimenti significativi sullo scorcio del XIX secolo.

In Russia tra guerra e rivoluzione: la missione militare italiana 1915-1918 / Biagini, Antonello Folco. - STAMPA. - (2010), pp. 1-200.

In Russia tra guerra e rivoluzione: la missione militare italiana 1915-1918

BIAGINI, Antonello Folco
2010

Abstract

In the work that follows, Biagini concentrates on the dramatic events that brought Russia to the total change of its very institutional system, to the revolution and to the successive Peace of Brest-Litovsk, in which was involved a group of Italian officers led by the general Giovanni Romei Longhena. Through close examination of the used fonts, Biagini puts into light the surprising diplomatic quality of the soldiers appointed to the Italian mission which in the international politics were the most prepared for and sensible to the realization of the technical-operative aspects. In the same way, their professional quality stood out and their constant institutional commitment that raised the role of Italy in the international panorama. The complex context presented by the author affronts the important issues of the first decades of the twentieth century and analyses the signs of the change that followed, including the distant origins of the revolution of 1917 that closed permanently the
2010
9788861344945
In questo volume sono utilizzati documenti militari che offrono alla comunità scientifica notizie inedite per l’area danubiano-balcanica. Di grande importanza è la figura degli addetti militari che con la loro opera permettono l’elaborazione di un quadro esaustivo dei momenti decisivi della storia dell’Europa dell’est e della Russia prerivoluzionaria. Figure militari, come quella del generale Giovanni Romei Longhena hanno ottenuto così un riconoscimento nell’ambito della storia e ridestato interesse proprio in virtù delle abilità dimostrate dagli ufficiali italiani in terra straniera. Il generale, dall’osservatorio privilegiato della propria missione in terra russa rivolge uno sguardo “lungimirante” sui fatti e trasmette analisi dettagliate sulla crisi rivoluzionaria e la perdita identitaria dell’Impero zarista. Dal 1916 al 1918, guida la missione militare italiana in Russia consolidando quella recentissima tradizione che dal Congresso di Berlino(1878) in poi vede la presenza continuativa di ufficiali italiani presso gli organismi internazionali. Testimone della rivoluzione dei Giovani turchi (1907-1908), di quella bolscevica (1917) e della futura guerra russo-polacca (1920-1921), Romei Longhena rappresenta idealmente gli interessi che l’Italia postunitaria nutre nei confronti della penisola balcanica, teatro di avvenimenti significativi sullo scorcio del XIX secolo.
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
In Russia tra guerra e rivoluzione: la missione militare italiana 1915-1918 / Biagini, Antonello Folco. - STAMPA. - (2010), pp. 1-200.
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