Le relazioni che accompagnano il mutevole rapporto tra il verde e la città e gli indirizzi progettuali che ne sono discesi negli ultimi tre secoli costituiscono il campo di indagine di questo libro. Esso abbandona l’assunto che il giardino e il parco urbano costituiscano un universo chiuso in sé, e lo sostituisce con la presa d’atto che essi sono una componente strutturale della città moderna e contemporanea - un materiale essenziale della scena urbana - e come tutte le componenti urbane non sono analizzabili al di fuori dei bisogni e degli assetti che l’organizzazione della città assegna loro. Con questo obiettivo il libro ripercorre il rapporto tra il verde e la città: per cogliere il valore strategico che l’uso del materiale verde acquista, alla grande come alla piccola scala, nella rifondazione della disciplina urbanistica all’inizio del terzo millennio. Si tratta di nuove potenzialità, oggi assegnate al verde, che spaziano da quelle legate alla costruzione di nuovi “luoghi” collettivi, a quelle connesse con la ricostruzione degli equilibri ambientali della città e della metropoli( reti ecologiche e trame verdi), a quelle, infine, che ne assecondano il carattere di “connettivo” del sistema degli spazi insediativi contemporanei, in grado di promuovere la costruzione di un “ tracciato” degli spazi aperti della città attuale, recuperando al progetto della complessità metropolitana tutte le valenze che la storia e le sfide attuali possono assegnare a questo materiale urbano. Si tratta di un materiale che entra nella scena della città come spazio collettivo, ma dotato, a differenza degli altri (strade piazze) di una natura “orientata” prevalentemente alle funzioni dello svago e del tempo libero, per divenire, già dal secondo Ottocento il fattore di razionalizzazione della struttura metropolitana (l’urban environment), il perno di una teoria della città (la Garden City), l’ elemento ordinatore dei raggruppamenti architettonici e dei differenti quartieri (la City Beautiful). E per divenire, infine nel XX secolo, prima, il materiale centrale dell’organizzazione della città frammentata nei modelli urbanistici degli anni Trenta, con i nuovi concetti di aree libere e paesaggio in città (Stadtlandschaft), poi, il materiale strategico della pianificazione urbanistica degli anni Novanta volta alla ricostruzione degli assetti ecologici e paesaggistici del territorio secondo principi legati alla rinaturalizzazione, alla biodiversità e all’identità e alle qualità paesaggistiche dei luoghi ( attraverso: cinture, colate e trame verdi da un lato, piani e catasti verdi dall’altro )

Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi / Belfiore, Emanuela. - STAMPA. - (2006).

Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi

BELFIORE, Emanuela
2006

Abstract

Le relazioni che accompagnano il mutevole rapporto tra il verde e la città e gli indirizzi progettuali che ne sono discesi negli ultimi tre secoli costituiscono il campo di indagine di questo libro. Esso abbandona l’assunto che il giardino e il parco urbano costituiscano un universo chiuso in sé, e lo sostituisce con la presa d’atto che essi sono una componente strutturale della città moderna e contemporanea - un materiale essenziale della scena urbana - e come tutte le componenti urbane non sono analizzabili al di fuori dei bisogni e degli assetti che l’organizzazione della città assegna loro. Con questo obiettivo il libro ripercorre il rapporto tra il verde e la città: per cogliere il valore strategico che l’uso del materiale verde acquista, alla grande come alla piccola scala, nella rifondazione della disciplina urbanistica all’inizio del terzo millennio. Si tratta di nuove potenzialità, oggi assegnate al verde, che spaziano da quelle legate alla costruzione di nuovi “luoghi” collettivi, a quelle connesse con la ricostruzione degli equilibri ambientali della città e della metropoli( reti ecologiche e trame verdi), a quelle, infine, che ne assecondano il carattere di “connettivo” del sistema degli spazi insediativi contemporanei, in grado di promuovere la costruzione di un “ tracciato” degli spazi aperti della città attuale, recuperando al progetto della complessità metropolitana tutte le valenze che la storia e le sfide attuali possono assegnare a questo materiale urbano. Si tratta di un materiale che entra nella scena della città come spazio collettivo, ma dotato, a differenza degli altri (strade piazze) di una natura “orientata” prevalentemente alle funzioni dello svago e del tempo libero, per divenire, già dal secondo Ottocento il fattore di razionalizzazione della struttura metropolitana (l’urban environment), il perno di una teoria della città (la Garden City), l’ elemento ordinatore dei raggruppamenti architettonici e dei differenti quartieri (la City Beautiful). E per divenire, infine nel XX secolo, prima, il materiale centrale dell’organizzazione della città frammentata nei modelli urbanistici degli anni Trenta, con i nuovi concetti di aree libere e paesaggio in città (Stadtlandschaft), poi, il materiale strategico della pianificazione urbanistica degli anni Novanta volta alla ricostruzione degli assetti ecologici e paesaggistici del territorio secondo principi legati alla rinaturalizzazione, alla biodiversità e all’identità e alle qualità paesaggistiche dei luoghi ( attraverso: cinture, colate e trame verdi da un lato, piani e catasti verdi dall’altro )
2006
9788849207972
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi / Belfiore, Emanuela. - STAMPA. - (2006).
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