L'azione esterna dell'Unione europea e il principio della coerenza (2da edizione)

il volume è dedicato all'analisi dell'azione esterna dell'Unione europea e ai rapporti orizzontali tra i diversi settori di competenza esterna, con l'obiettivo di verificare l'esistenza di criteri volti a garantire la coerenza della politica estera complessiva dell'Unione. Il lavoro consiste in una complessa analisi giuridica articolata in due parti. Nella prima si sviluppa il tema dell'evoluzione delle competenze esterne, fino a giungere alla conclusione che il fondamentale criterio dell'attribuzione delle competenze perde gran parte del suo valore in un contesto, quello dell'azione esterna, in cui l'Unione si è nel tempo trovata a disporre di competenze dall'estensione materiale difficilmente determinabile, soprattutto a causa della difficoltà di fissare dei confini alla nozione di politica estera. Nella seconda parte si analizzano i rapporti trasversali tra i diversi settori di azione esterna dell'Unione, prendendo in considerazione poteri, strumenti e prassi di azione esterna in materia economica e in materia politica, per valutarne le interferenze ed influenze reciproche. Le conclusioni sono molteplici. In estrema sintesi basti dire che la coerenza dell'azione esterna è un obiettivo ancora lontano dall'essere raggiunto, anche dopo il Trattato di Lisbona. Tuttavia, nella prassi le istituzioni hanno sviluppato strumenti di coordinamento tra interventi esterni in settori diversi molto interessanti, e spesso efficaci. Il lavoro è concluso da un capitolo dedicato alle dinamiche e agli aspetti problematici dell'azione esterna nel sistema federale degli Stati Uniti d'America, per mostrare come, anche un sistema federale maturo come quello americano debba a volte fronteggiare problemi dovuti alla coesistenza di poteri federali e poteri riservati agli stati.