Il saggio analizza alcuni temi del romanzo del maggiore scrittore albanese, Ismail Kadare, pubblicato nel 1970 in Albania e in seguito a Parigi nel 1994, ambientato nel “400 quando la resistenza albanese guidata dall’eroe Skanderbeg si oppone all’invasione ottomana. Fra i temi analizzati quello dell’ambientazione storica e dei rapporti di Kadare con le fonti dei cronisti ottomani dalle quali Kadare, quasi un plagio, riproduce due passi. Lo studio non trascura l’organizzazione del messaggio a un destinatario che possiede la cultura del presente per cui l’emittente orienta “il corpo sociale”, che possiede una totalizzante enciclopedia culturale a decrittare le analogie storiche secondo l’omogeneo l’immaginario del presente. L’edizione di Parigi, dopo la caduta della dittatura, libera il testo dal contesto ideologico e politico della sua genesi per diventare quindi una riscrittura che si colloca nella tradizione storiografica occidentale per cui l’Albania, dal nazionalismo dell’isolamento del primo testo, è posta in un ampio scenario balcanico di collaborazione inter-etnica e lo stesso eroe nazionale diventa il difensore della civiltà occidentale. La lingua della riscrittura subisce interventi che si radicalizzano in un purismo antistorico dell’autore teso ad eliminare italianismi, francesismi e turchismi per rimettere in circolazione lemmi desueti o creati da radicali albanesi, da interpretare quale esempio di creatività linguistica originale e non trascurabile nel rapporto contenuto lingua. La monografia si articola nel percorso che segnalo con l’indice dei quattro capitoli:Il romanzo, Analogie e lettore, I riferimenti alle fonti storiche ottomane, Sulle varianti della nuova edizione a Parigi.
Analisi di temi del romanzo "Kështjella" di Ismail Kadare / Miracco, Elio. - (2007).
Analisi di temi del romanzo "Kështjella" di Ismail Kadare
MIRACCO, ELIO
2007
Abstract
Il saggio analizza alcuni temi del romanzo del maggiore scrittore albanese, Ismail Kadare, pubblicato nel 1970 in Albania e in seguito a Parigi nel 1994, ambientato nel “400 quando la resistenza albanese guidata dall’eroe Skanderbeg si oppone all’invasione ottomana. Fra i temi analizzati quello dell’ambientazione storica e dei rapporti di Kadare con le fonti dei cronisti ottomani dalle quali Kadare, quasi un plagio, riproduce due passi. Lo studio non trascura l’organizzazione del messaggio a un destinatario che possiede la cultura del presente per cui l’emittente orienta “il corpo sociale”, che possiede una totalizzante enciclopedia culturale a decrittare le analogie storiche secondo l’omogeneo l’immaginario del presente. L’edizione di Parigi, dopo la caduta della dittatura, libera il testo dal contesto ideologico e politico della sua genesi per diventare quindi una riscrittura che si colloca nella tradizione storiografica occidentale per cui l’Albania, dal nazionalismo dell’isolamento del primo testo, è posta in un ampio scenario balcanico di collaborazione inter-etnica e lo stesso eroe nazionale diventa il difensore della civiltà occidentale. La lingua della riscrittura subisce interventi che si radicalizzano in un purismo antistorico dell’autore teso ad eliminare italianismi, francesismi e turchismi per rimettere in circolazione lemmi desueti o creati da radicali albanesi, da interpretare quale esempio di creatività linguistica originale e non trascurabile nel rapporto contenuto lingua. La monografia si articola nel percorso che segnalo con l’indice dei quattro capitoli:Il romanzo, Analogie e lettore, I riferimenti alle fonti storiche ottomane, Sulle varianti della nuova edizione a Parigi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.