Conflitti sociali e città. Napoli 1970/1980, Franco Angeli: Milano, 205 p..

The protagonists of the conflict Neapolitan 70s in the city open new areas of social and political dynamism. Their practices and their ideologies are confronted with political institutions, social counterparts and adversaries. Before and after the establishment of the municipal administration of the left, their collective mobilization on various themes - from housing, services, infrastructure, health and the picture of life in neighborhoods - try to find channels of access to the political system, without sacrificing immediate clash with counterparts and to attempt to identify an opponent who oppose the will of contestation and antagonism sociale.Nel book are presented the different meanings of these mobilizations, due to popular categories, students, women and other citizens. Their collective action on issues involved traditional or new and you are more dynamic community ties and social relations, which relate to the mutation simultaneously, without ever having structured with reference to the centrality of social relations industry.

I protagonisti dei conflitti napoletani degli anni '70 aprono nella città nuovi ambiti di dinamismo politico e sociale. Le loro pratiche e le loro ideologie si confrontano con istituzioni politiche, controparti ed avversari sociali. Prima e dopo la costituzione dell'amministrazione comunale di sinistra, le loro mobilitazioni collettive riguardanti vari temi - dalle abitazioni, ai servizi, alle infrastrutture, alla sanità e al quadro di vita nei quartieri - cercano di trovare canali di accesso al sistema politico, senza rinunciare allo scontro con controparti immediate e al tentativo di individuare un avversario a cui contrapporsi con la volontà di contestazione e di antagonismo sociale. Nel libro sono presentati i diversi significati di queste mobilitazioni, dovute a categorie popolari, a studenti, a donne e ad altri cittadini. Le loro azioni collettive intervengono su tematiche tradizionali o nuove e si costituiscono dinamizzando legami comunitari e relazioni sociali, che si rapportano alla mutazione contemporanea, senza essersi mai strutturate in riferimento alla centralità dei rapporti sociali industriali.