Che bisogno c’è di un nuovo trattato di fisica, dato che ce ne sono già tanti (e ottimi)? La presunzione di ogni autore è sempre quella di presentare le cose con maggiore chiarezza, in modo da soddisfare le esigenze degli studenti; e con rigore scientifico, in modo da soddisfare le richieste dei docenti che vogliono lasciare i loro allievi “in buone mani” dopo la lezione in aula. Non sfuggo a questa presunzione, presentando il mio lavoro. In esso ha rilievo l’aspetto “tecnico”, nel senso che spero siano contenuti gli elementi affinché un giovane impari veramente a ragionare come un fisico, naturalmente nei limiti della sua posizione di studente della scuola superiore. Conoscere la fisica, infatti, non significa ricordare più o meno bene una serie di circostanze o di formule; significa avere una certa “sensibilità”, una certa mentalità che consente di capire come vanno le cose nella Natura. È il metodo che conta, insomma; non l’accumulo di nozioni. Per questo, sono presentate molte situazioni e problemi che vengono risolti nel testo e discussi ampiamente. In definitiva, spero che l’esposizione sia fluida e che lo stile, abbastanza “colloquiale”, renda piacevole la lettura e lo studio.
Eppur si muove!- La fisica da Galileo ai nostri giorni / Corbo', Guido. - STAMPA. - 3:(2009).
Eppur si muove!- La fisica da Galileo ai nostri giorni
CORBO', Guido
2009
Abstract
Che bisogno c’è di un nuovo trattato di fisica, dato che ce ne sono già tanti (e ottimi)? La presunzione di ogni autore è sempre quella di presentare le cose con maggiore chiarezza, in modo da soddisfare le esigenze degli studenti; e con rigore scientifico, in modo da soddisfare le richieste dei docenti che vogliono lasciare i loro allievi “in buone mani” dopo la lezione in aula. Non sfuggo a questa presunzione, presentando il mio lavoro. In esso ha rilievo l’aspetto “tecnico”, nel senso che spero siano contenuti gli elementi affinché un giovane impari veramente a ragionare come un fisico, naturalmente nei limiti della sua posizione di studente della scuola superiore. Conoscere la fisica, infatti, non significa ricordare più o meno bene una serie di circostanze o di formule; significa avere una certa “sensibilità”, una certa mentalità che consente di capire come vanno le cose nella Natura. È il metodo che conta, insomma; non l’accumulo di nozioni. Per questo, sono presentate molte situazioni e problemi che vengono risolti nel testo e discussi ampiamente. In definitiva, spero che l’esposizione sia fluida e che lo stile, abbastanza “colloquiale”, renda piacevole la lettura e lo studio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.