“Life-to-face. Essay on Paul Celan” , the title of this Monography about Paul Celan, echoes the expression “text-to-face” used for the typographic form of a text and its translation “text-to-face”. This formulation is used in a wider sens, to point out the condition of Paul Celan, born in a multilingual enclave, choosing exile in France and speaking French in his everyday life, continuing to write in German - then reproducing in scale a sort compressed linguistic inaccessibility. His daily life takes place in French, “face-to face" to his written texts in German (mother tongue and the language of the Nazi torturers). His gaze turns away from a "Gegenüber" (something "to- face"), which he locates in memory (the lost eastern homeland, his mother - died in the Nazi deportation, the exterminated Jewish people). Living and writing in different languages becomes for Celan an existential and metaphorical condition of being continuously translated: life as a text to face of the writing - and

Vita a fronte riassume in una formula la condizione di Paul Celan che, nato in una enclave multilinguistica, sceglie l’esilio in terra francofona continuando a scrivere in tedesco – riproducendo dunque in scala compressa la situazione di enclave. La sua vita quotidiana si svolge in francese, “a fronte” dei propri testi scritti in tedesco (lingua-madre e lingua degli aguzzini nazisti). Il suo sguardo di poeta non si distoglie da un “Gegenüber” (qualcosa “a fronte”), che egli stesso individua nella memoria (la patria orientale perduta, la madre morta nella deportazione nazista, il popolo ebraico sterminato). Vivere e scrivere tra due poli culturali, vivere e scrivere tra diverse lingue diventa per Celan un tradursi continuamente: la vita come testo a fronte della scrittura – e viceversa. La traduzione è in questo caso figura al tempo stesso poetica ed esistenziale. Ma c’è di più: Celan tradusse poesia da nove lingue diverse, e con ogni poeta tradotto ingaggiò una personale lotta d’identificazione, quasi a voler ricomporre attraverso il dialogo con altri autori la propria identità scompaginata dal trauma postbellico. Il libro di Camilla Miglio ricostruisce questa originale interlocuzione con persone, luoghi lontani (dal punto di vista geografico, temporale, linguistico) e situazioni estreme (la morte, la follia). La ricerca si basa su materiali dell’Archivio Celan conservato a Marbach, su letture testuali (tematiche, strutturali, linguistiche) dall’opus celaniano, nonché sull’analisi comparativa delle traduzioni (da Mandel’štam, Valéry, Ungaretti). La domanda di partenza e di approdo è insieme storica e filosofica: è possibile tradurre, ovvero esprimere in forma poetica il trauma, la violenza, la morte insensata come quella vissuta nei campi? Si può far rivivere attraverso la poesia il mondo dell’Est schiacciato dopo Yalta dietro la cortina di ferro? Quanto è sopportabile la condizione esistenziale di chi dedica la vita a guardare il dolore per testimoniarlo, per raccontarlo ad altri, per farlo rivivere in parola?

Vita a fronte. Saggio su Paul Celan / Miglio, Camilla. - STAMPA. - (2005).

Vita a fronte. Saggio su Paul Celan

MIGLIO, Camilla
2005

Abstract

“Life-to-face. Essay on Paul Celan” , the title of this Monography about Paul Celan, echoes the expression “text-to-face” used for the typographic form of a text and its translation “text-to-face”. This formulation is used in a wider sens, to point out the condition of Paul Celan, born in a multilingual enclave, choosing exile in France and speaking French in his everyday life, continuing to write in German - then reproducing in scale a sort compressed linguistic inaccessibility. His daily life takes place in French, “face-to face" to his written texts in German (mother tongue and the language of the Nazi torturers). His gaze turns away from a "Gegenüber" (something "to- face"), which he locates in memory (the lost eastern homeland, his mother - died in the Nazi deportation, the exterminated Jewish people). Living and writing in different languages becomes for Celan an existential and metaphorical condition of being continuously translated: life as a text to face of the writing - and
2005
9788874620654
Vita a fronte riassume in una formula la condizione di Paul Celan che, nato in una enclave multilinguistica, sceglie l’esilio in terra francofona continuando a scrivere in tedesco – riproducendo dunque in scala compressa la situazione di enclave. La sua vita quotidiana si svolge in francese, “a fronte” dei propri testi scritti in tedesco (lingua-madre e lingua degli aguzzini nazisti). Il suo sguardo di poeta non si distoglie da un “Gegenüber” (qualcosa “a fronte”), che egli stesso individua nella memoria (la patria orientale perduta, la madre morta nella deportazione nazista, il popolo ebraico sterminato). Vivere e scrivere tra due poli culturali, vivere e scrivere tra diverse lingue diventa per Celan un tradursi continuamente: la vita come testo a fronte della scrittura – e viceversa. La traduzione è in questo caso figura al tempo stesso poetica ed esistenziale. Ma c’è di più: Celan tradusse poesia da nove lingue diverse, e con ogni poeta tradotto ingaggiò una personale lotta d’identificazione, quasi a voler ricomporre attraverso il dialogo con altri autori la propria identità scompaginata dal trauma postbellico. Il libro di Camilla Miglio ricostruisce questa originale interlocuzione con persone, luoghi lontani (dal punto di vista geografico, temporale, linguistico) e situazioni estreme (la morte, la follia). La ricerca si basa su materiali dell’Archivio Celan conservato a Marbach, su letture testuali (tematiche, strutturali, linguistiche) dall’opus celaniano, nonché sull’analisi comparativa delle traduzioni (da Mandel’štam, Valéry, Ungaretti). La domanda di partenza e di approdo è insieme storica e filosofica: è possibile tradurre, ovvero esprimere in forma poetica il trauma, la violenza, la morte insensata come quella vissuta nei campi? Si può far rivivere attraverso la poesia il mondo dell’Est schiacciato dopo Yalta dietro la cortina di ferro? Quanto è sopportabile la condizione esistenziale di chi dedica la vita a guardare il dolore per testimoniarlo, per raccontarlo ad altri, per farlo rivivere in parola?
Estetica e poetica della traduzione; Poesia di Paul Celan; Letteratura ed ebraismo; POESIA DEL NOVECENTO
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Vita a fronte. Saggio su Paul Celan / Miglio, Camilla. - STAMPA. - (2005).
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