Si analizza brevemente il problema della presenza di ceramiche false o di copie nei musei e nel marcato antiquario, in particolare in quello clandestino. I vari aspetti che caratterizzano le ceramiche sono sinteticamente presentati, sottolineando quelli maggiormente curati dai falsari. Si presentano due casi con problematiche diverse, dove varie analisi archeometriche hanno consentito di riconoscere dei falsi. Due urnette fittili, appartenenti a collezioni diverse, molto simili a quella autentica etrusca, conservata nel museo archeologico nazionale di Tarquinia, sono risultate essere copie di qualità diversa o per un miglioramento della tecnica usata dai falsari o perchè destinate ad acquirenti di diverso livello culturale.Molto più importante ed allarmante è il caso di una kylix attica falsa sequestrata nel 2003 dalla Guardia di Finanza, risultata autentica alle misure di termoluminescenza con la tecnica delle polveri sottili. Ciò ha evidenziato il fatto che i migliori falsari si tengono aggiornati sulle tecniche scientifiche impiegate per l'autenticazione e, pertanto, oggigiorno non solo curano l'aspetto esteriore del falso, ma hanno anche imparato a "retrodatare" correttamente i loro manufatti.
Vero-Falso nei materiali ceramici / Piacentini, Mario. - STAMPA. - 118:(2008), pp. 47-63. (Intervento presentato al convegno Vero e Falso nelle opere d'arte e nei materiali storici: il ruolo dell'archeometria tenutosi a Roma nel 8 novembre 2006).
Vero-Falso nei materiali ceramici
PIACENTINI, Mario
2008
Abstract
Si analizza brevemente il problema della presenza di ceramiche false o di copie nei musei e nel marcato antiquario, in particolare in quello clandestino. I vari aspetti che caratterizzano le ceramiche sono sinteticamente presentati, sottolineando quelli maggiormente curati dai falsari. Si presentano due casi con problematiche diverse, dove varie analisi archeometriche hanno consentito di riconoscere dei falsi. Due urnette fittili, appartenenti a collezioni diverse, molto simili a quella autentica etrusca, conservata nel museo archeologico nazionale di Tarquinia, sono risultate essere copie di qualità diversa o per un miglioramento della tecnica usata dai falsari o perchè destinate ad acquirenti di diverso livello culturale.Molto più importante ed allarmante è il caso di una kylix attica falsa sequestrata nel 2003 dalla Guardia di Finanza, risultata autentica alle misure di termoluminescenza con la tecnica delle polveri sottili. Ciò ha evidenziato il fatto che i migliori falsari si tengono aggiornati sulle tecniche scientifiche impiegate per l'autenticazione e, pertanto, oggigiorno non solo curano l'aspetto esteriore del falso, ma hanno anche imparato a "retrodatare" correttamente i loro manufatti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.