Questo saggio focalizza la sua attenzione principalmente su quegli autori e movimenti semi-dimenticati che tentarono di coniugare le idee innovative provenienti dal moderno e dalle avanguardie con motivi, figure e stilemi tratti dal passato (recente e remoto) della tradizione. Perciò loro stati chiamati la "avanguardia marginale", una definizione che enfatizza il carattere sperimentale del loro lavoro ma anche l'eccentricità della loro produzione artistica. In particolare viene qui analizzata la colonia artistica internazionale che viveva a Capri e Golfo di Amalfi all'inizio di XX secolo. Gilbert Clavel, il cui nome non compare in alcuna storia della letteratura tedesca, ha avuto una funzione molto importante nel cosiddetto “Futurismo caprese" per la sua relazione con Depero e Tavolato, per la sua "novella onirica” e soprattutto per la ristrutturazione di una torre normanna in Positano, che considerò la sua “opera d’arte totale”. Il lavoro di Clavel è un esempio paradigmatico di quegli artisti che cercavano un "altrove" come un luogo ideale per la produzione e ci aiuta - secondo la lezione di Walter Benjamin – a capire l'epoca attraverso il le opere degli autori della "avanguardia marginale".
Gilbert Clavel: spazi di transizione / Ponzi, Mauro. - STAMPA. - (2008), pp. 51-86.
Gilbert Clavel: spazi di transizione
PONZI, Mauro
2008
Abstract
Questo saggio focalizza la sua attenzione principalmente su quegli autori e movimenti semi-dimenticati che tentarono di coniugare le idee innovative provenienti dal moderno e dalle avanguardie con motivi, figure e stilemi tratti dal passato (recente e remoto) della tradizione. Perciò loro stati chiamati la "avanguardia marginale", una definizione che enfatizza il carattere sperimentale del loro lavoro ma anche l'eccentricità della loro produzione artistica. In particolare viene qui analizzata la colonia artistica internazionale che viveva a Capri e Golfo di Amalfi all'inizio di XX secolo. Gilbert Clavel, il cui nome non compare in alcuna storia della letteratura tedesca, ha avuto una funzione molto importante nel cosiddetto “Futurismo caprese" per la sua relazione con Depero e Tavolato, per la sua "novella onirica” e soprattutto per la ristrutturazione di una torre normanna in Positano, che considerò la sua “opera d’arte totale”. Il lavoro di Clavel è un esempio paradigmatico di quegli artisti che cercavano un "altrove" come un luogo ideale per la produzione e ci aiuta - secondo la lezione di Walter Benjamin – a capire l'epoca attraverso il le opere degli autori della "avanguardia marginale".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.