Delio Cantimori e Armando Saitta rappresentano, nella singolarità del proprio percorso e nell’incrocio della loro parabola biografica, fra le espressioni più vitali della turbolenta ma insieme anche appassionante vicenda storiografica dell’Italia del Novecento. Eretici italiani del Cinquecento è il capolavoro storiografico di Cantimori, mentre il nome di Saitta è legato alla biografia di Filippo Buonarroti, oltre che ai suoi manuali su cui si sono formati schiere di giovani studentesse e studenti. Ciò che accomuna la biografia collettiva degli eretici a quella del giacobino pisano è la volontà di prefigurare un futuro diverso e più giusto, ma anche la consapevolezza che la sconfitta patita nell’immediatezza della militanza, a lungo andare si trasforma in capacità di germogliare e divenire modello di comportamento per le generazioni successive: i primi per la tolleranza, il secondo per il socialismo. Al fondo, malgrado i secoli di distanza, lo stesso sentimento di ribellione verso l’ingiustizia e un potere dispotico che li spinge ad attraversare l’Europa per trovare un luogo ospitale dove poter liberamente professare la propria fede e per organizzare le nuove istituzioni democratiche. Delio Cantimori e Armando Saitta coltivavano un’idea d’Europa come patrimonio ideale in cui si annodano le fila di percorsi millenari e, piace pensare, che quell’Europa sia la stessa che culla e fa crescere speranze e aspettative ancor oggi.

Storici e storia. Delio Cantimori e Armando Saitta nella storiografia europea / Valente, Michaela. - (2024).

Storici e storia. Delio Cantimori e Armando Saitta nella storiografia europea

Michaela Valente
Co-primo
2024

Abstract

Delio Cantimori e Armando Saitta rappresentano, nella singolarità del proprio percorso e nell’incrocio della loro parabola biografica, fra le espressioni più vitali della turbolenta ma insieme anche appassionante vicenda storiografica dell’Italia del Novecento. Eretici italiani del Cinquecento è il capolavoro storiografico di Cantimori, mentre il nome di Saitta è legato alla biografia di Filippo Buonarroti, oltre che ai suoi manuali su cui si sono formati schiere di giovani studentesse e studenti. Ciò che accomuna la biografia collettiva degli eretici a quella del giacobino pisano è la volontà di prefigurare un futuro diverso e più giusto, ma anche la consapevolezza che la sconfitta patita nell’immediatezza della militanza, a lungo andare si trasforma in capacità di germogliare e divenire modello di comportamento per le generazioni successive: i primi per la tolleranza, il secondo per il socialismo. Al fondo, malgrado i secoli di distanza, lo stesso sentimento di ribellione verso l’ingiustizia e un potere dispotico che li spinge ad attraversare l’Europa per trovare un luogo ospitale dove poter liberamente professare la propria fede e per organizzare le nuove istituzioni democratiche. Delio Cantimori e Armando Saitta coltivavano un’idea d’Europa come patrimonio ideale in cui si annodano le fila di percorsi millenari e, piace pensare, che quell’Europa sia la stessa che culla e fa crescere speranze e aspettative ancor oggi.
2024
storiografia, Cantimori, Saitta
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Storici e storia. Delio Cantimori e Armando Saitta nella storiografia europea / Valente, Michaela. - (2024).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1730324
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