Esiste per alcuni farmaci la possibilità di causare, tramite un meccanismo fototossico, dei danni a carico delle strutture oculari esposte all'azione delle radiazioni ultraviolette (cornea, cristallino, retina). L'eventualità di insorgenza di una fotoallergia sembra invece essere più remota e comunque molto più difficilmente determinabile, ma non è escluso che sia implicata in manifestazioni definite, fino ad oggi, semplicemente "da ipersensibilità". E' pur vero che questa capacità degli agenti fotosensibilizzanti di determinare alterazioni cellulari può essere vantaggiosamente indirizzata a scopo terapeutico. Infatti, gli Psoralieni trovano impiego, oltre che nella psoriasi e nella vitiligine, nella cura dei linfomi cutanei (fotoferesi), l'Ematoporfirina nel trattamento di melanomi oculari e dei retinoblastomi (fototerapia) e se alle sperimentazioni effettuate anche con Doxorubicina ed Ac. retinoico (instillati intraoperatoriamente) seguirà un'applicazione pratica, farmaci con potenziale proprietà fotosensibilizzante potranno essere utilizzati nell'inibizione della proliferazione e della migrazione dell'epitelio lenticolare, responsabile dell'insorgenza di opacità, dopo intervento di estrazione extracapsulare di cataratta. Non bisogna infine dimenticare che è stato dimostrato che anche sostanze utilizzate nelle soluzioni per la conservazione, la disinfezione ed il risciacquo delle lenti a contatto, quali il Thimerosal e la Clorexidina, presentano un'attività mutagena UVA dipendente e che perciò deve essere sconsigliato un uso improprio dei prodotti che li contengono, evitando, per quanto è possibile, il contatto con essi. Considerando poi che composti come le Fenotiazine, gli Psoraleni, l'Allopurinolo, le Tetracicline ed i Sulfamidici per uso topico, tanto per citare i più usati, sono difficilmente sostituibili con altri farmaci e che in assenza di radiazioni elettromagnetiche di determinate lunghezze d'onda non sono dannosi per i tessuti dell'occhio, l'utilizzazione di speciali lenti filtranti gli UV e la luce blu, già sperimentate ed adottate in corso di PUVA terapia della psoriasi e della vitiligine, potrebbe essere estesa, per il relativo basso costo e la buona tollerabilità, a quei trattamenti con i farmaci citati in questo lavoro. In realtà, l'uso di comuni lenti da sole, che non solo non presentano un filtraggio selettivo nei riguardi di UV e luce blu, ma addirittura ostacolano la normale risposta miotica dell'iride alla stimolazione luminosa, non risulta di alcuna utilità, anzi può accentuare l'assorbimento di radiazioni dannose.

Farmaci e fotosensibilizzazione dei tessuti oculari / Pescosolido, Nicola; Fondi, A.. - STAMPA. - (1993), pp. 277-298.

Farmaci e fotosensibilizzazione dei tessuti oculari

PESCOSOLIDO, Nicola;
1993

Abstract

Esiste per alcuni farmaci la possibilità di causare, tramite un meccanismo fototossico, dei danni a carico delle strutture oculari esposte all'azione delle radiazioni ultraviolette (cornea, cristallino, retina). L'eventualità di insorgenza di una fotoallergia sembra invece essere più remota e comunque molto più difficilmente determinabile, ma non è escluso che sia implicata in manifestazioni definite, fino ad oggi, semplicemente "da ipersensibilità". E' pur vero che questa capacità degli agenti fotosensibilizzanti di determinare alterazioni cellulari può essere vantaggiosamente indirizzata a scopo terapeutico. Infatti, gli Psoralieni trovano impiego, oltre che nella psoriasi e nella vitiligine, nella cura dei linfomi cutanei (fotoferesi), l'Ematoporfirina nel trattamento di melanomi oculari e dei retinoblastomi (fototerapia) e se alle sperimentazioni effettuate anche con Doxorubicina ed Ac. retinoico (instillati intraoperatoriamente) seguirà un'applicazione pratica, farmaci con potenziale proprietà fotosensibilizzante potranno essere utilizzati nell'inibizione della proliferazione e della migrazione dell'epitelio lenticolare, responsabile dell'insorgenza di opacità, dopo intervento di estrazione extracapsulare di cataratta. Non bisogna infine dimenticare che è stato dimostrato che anche sostanze utilizzate nelle soluzioni per la conservazione, la disinfezione ed il risciacquo delle lenti a contatto, quali il Thimerosal e la Clorexidina, presentano un'attività mutagena UVA dipendente e che perciò deve essere sconsigliato un uso improprio dei prodotti che li contengono, evitando, per quanto è possibile, il contatto con essi. Considerando poi che composti come le Fenotiazine, gli Psoraleni, l'Allopurinolo, le Tetracicline ed i Sulfamidici per uso topico, tanto per citare i più usati, sono difficilmente sostituibili con altri farmaci e che in assenza di radiazioni elettromagnetiche di determinate lunghezze d'onda non sono dannosi per i tessuti dell'occhio, l'utilizzazione di speciali lenti filtranti gli UV e la luce blu, già sperimentate ed adottate in corso di PUVA terapia della psoriasi e della vitiligine, potrebbe essere estesa, per il relativo basso costo e la buona tollerabilità, a quei trattamenti con i farmaci citati in questo lavoro. In realtà, l'uso di comuni lenti da sole, che non solo non presentano un filtraggio selettivo nei riguardi di UV e luce blu, ma addirittura ostacolano la normale risposta miotica dell'iride alla stimolazione luminosa, non risulta di alcuna utilità, anzi può accentuare l'assorbimento di radiazioni dannose.
1993
L’occhio e la luce
Radiazioni ultraviolette; Cornea; Cristallino; Retina; Fotoallergia; Agenti fotosensibilizzanti
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Farmaci e fotosensibilizzazione dei tessuti oculari / Pescosolido, Nicola; Fondi, A.. - STAMPA. - (1993), pp. 277-298.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/167007
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact