La pubblicazione esplora le vicende di alcuni architetti italiani attratti da una terra, il sud dell’America, nei primi decenni del Novecento ambita meta; un paese questo che, in fase di sviluppo offrire, accanto a molteplici occasioni professionali, anche la possibilità di spaziare liberamente sia nel repertorio formale dell’architettura sia nella sperimentazione costruttiva. Questi tecnici, che spesso arrivano oltre oceano per popolare territori e città in fase di crescita, portano con loro non soltanto usi e costumi della propria terra ma anche cultura e tradizione architettonica. Gaetano Moretti che riceve gran successo e numerosi incarichi in Argentina ma soprattutto in Uruguay (palazzo Legislativo a Montevideo), così come atri connazionali tutti attratti dalla possibilità di realizzare le grandi strutture celebrative della città; tra questi: tra questi Luigi Andreoni (ospedale Umberto I e teatro Stella); Mario Palanti legato al simbolo architettonico della città, palazzo Salvo situato nella piazza Indipendenza, nodo urbano più rappresentativo; Ambrogio Annoni che partecipa, nel 1923, al Concorso internazionale per il palazzo municipale.
“Ordine, logica, sobrietà, signorilità”. L’esperienza progettuale di alcuni architetti italiani in Sud America / Turco, Maria Grazia. - STAMPA. - II(2007), pp. 779-785.
“Ordine, logica, sobrietà, signorilità”. L’esperienza progettuale di alcuni architetti italiani in Sud America
TURCO, Maria Grazia
2007
Abstract
La pubblicazione esplora le vicende di alcuni architetti italiani attratti da una terra, il sud dell’America, nei primi decenni del Novecento ambita meta; un paese questo che, in fase di sviluppo offrire, accanto a molteplici occasioni professionali, anche la possibilità di spaziare liberamente sia nel repertorio formale dell’architettura sia nella sperimentazione costruttiva. Questi tecnici, che spesso arrivano oltre oceano per popolare territori e città in fase di crescita, portano con loro non soltanto usi e costumi della propria terra ma anche cultura e tradizione architettonica. Gaetano Moretti che riceve gran successo e numerosi incarichi in Argentina ma soprattutto in Uruguay (palazzo Legislativo a Montevideo), così come atri connazionali tutti attratti dalla possibilità di realizzare le grandi strutture celebrative della città; tra questi: tra questi Luigi Andreoni (ospedale Umberto I e teatro Stella); Mario Palanti legato al simbolo architettonico della città, palazzo Salvo situato nella piazza Indipendenza, nodo urbano più rappresentativo; Ambrogio Annoni che partecipa, nel 1923, al Concorso internazionale per il palazzo municipale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.