Il contributo s’inserisce nell’insieme degli studi sulla relazione tra pedagogia Montessori e uso delle tecnologie in educazione. La letteratura ha illustrato come i materiali tecnologici non possono sostituire i tradizionali materiali per lo sviluppo sensoriale, motorio e sociale, da curare nei primi sei anni di vita (Valle, 2017) mentre, a partire dalla scuola primaria, possono diventare strumento per l’auto-costruzione del sapere, se usati come altri materiali di sviluppo, cioè permettendo la libera scelta, l’autocorrezione, la concentrazione, rispettando i tempi del bambino e la ripetizione spontanea, facilitando l’esplorazione sensoriale e l’uso delle mani, rendendo concrete le astrazioni, proponendo compiti con un obiettivo chiaro, isolando una attività dominante (MacDonald, 2016). Il presente studio ha monitorato l’introduzione di materiale robotico e tecnologico mirato allo sviluppo del pensiero computazionale (tra cui il set WeDo™ 2.0 della LEGO®) nel corso di 5 anni in una classe Montessori di una scuola primaria di Grottaferrata (RM). In particolare, l’analisi degli andamenti ha evidenziato un aumento costante di punteggi relativi a quattro dimensioni pragmatiche del lavoro creativo (fluidità, flessibilità, originalità, elaborazione), misurate con un adattamento del TTCT, nonché dei comportamenti osservati relativi al senso di comunità. Con osservazioni e note sul campo si è registrato nella classe il mantenimento di un buon senso di autoefficacia e di una bassa pervasività dovuta all’errore. In conclusione, lo studio sostiene che il materiale tecnologico deve avere quell’aspetto ludico (non di finzione) che è proprio del materiale di sviluppo, aspetto che Lillard (2013) identifica con la libertà di scelta, la manualità, la possibilità di usarlo in collaborazione coi pari. Tuttavia, esso non deve sostituirsi al classico materiale di sviluppo, ma integrarsi armonicamente ad esso.

I principi della pedagogia Montessori come linee guida per l’introduzione di materiale robotico e tecnologico nella scuola primaria / Scippo, Stefano; Ardolino, Fabio. - (2021). (Intervento presentato al convegno Convegno Nazionale “Interazione Bambini-Robot 2021” tenutosi a Online).

I principi della pedagogia Montessori come linee guida per l’introduzione di materiale robotico e tecnologico nella scuola primaria

Stefano Scippo;Fabio Ardolino
2021

Abstract

Il contributo s’inserisce nell’insieme degli studi sulla relazione tra pedagogia Montessori e uso delle tecnologie in educazione. La letteratura ha illustrato come i materiali tecnologici non possono sostituire i tradizionali materiali per lo sviluppo sensoriale, motorio e sociale, da curare nei primi sei anni di vita (Valle, 2017) mentre, a partire dalla scuola primaria, possono diventare strumento per l’auto-costruzione del sapere, se usati come altri materiali di sviluppo, cioè permettendo la libera scelta, l’autocorrezione, la concentrazione, rispettando i tempi del bambino e la ripetizione spontanea, facilitando l’esplorazione sensoriale e l’uso delle mani, rendendo concrete le astrazioni, proponendo compiti con un obiettivo chiaro, isolando una attività dominante (MacDonald, 2016). Il presente studio ha monitorato l’introduzione di materiale robotico e tecnologico mirato allo sviluppo del pensiero computazionale (tra cui il set WeDo™ 2.0 della LEGO®) nel corso di 5 anni in una classe Montessori di una scuola primaria di Grottaferrata (RM). In particolare, l’analisi degli andamenti ha evidenziato un aumento costante di punteggi relativi a quattro dimensioni pragmatiche del lavoro creativo (fluidità, flessibilità, originalità, elaborazione), misurate con un adattamento del TTCT, nonché dei comportamenti osservati relativi al senso di comunità. Con osservazioni e note sul campo si è registrato nella classe il mantenimento di un buon senso di autoefficacia e di una bassa pervasività dovuta all’errore. In conclusione, lo studio sostiene che il materiale tecnologico deve avere quell’aspetto ludico (non di finzione) che è proprio del materiale di sviluppo, aspetto che Lillard (2013) identifica con la libertà di scelta, la manualità, la possibilità di usarlo in collaborazione coi pari. Tuttavia, esso non deve sostituirsi al classico materiale di sviluppo, ma integrarsi armonicamente ad esso.
2021
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