La lettura dell'opera di Alberti compiuta tra Ottocento e primo Novecento non solo ha prodotto l'ampliamento delle cognizioni sul tema ma offre un esempio interessante dell'evoluzione degli studi dedicati alla storia dell'architettura, nel quadro più vasto del mutamento dei canali di comunicazione e delle tematiche che hanno accompagnato la nascita e l'istituzionalizzazione della cultura unitaria. L'esame di alcuni tra i principali contributi critici del secolo XIX e dell'inizio del XX ha permesso di indagare la fortuna critica e le principali tra le attribuzioni incerte e quelle ormai giudicate decadute delle architetture albertiane. Nel saggio si è pertanto scelto di tralasciare le opere oggi reputate certe e di considerare solo quelle problematiche. Queste ultime infatti, quasi come negativi fotografici, ci aiutano a percepire il contributo di Alberti all'apertura culturale e artistica del suo tempo, fenomeno che va ben oltre la questione delle singole assegnazioni. Proprio l'individuazione di presunte tracce degli insegnamenti dell'umanista è alla base del tentativo, verificatosi nei decenni a cavallo dell'Unità nazionale, di amplificarne l'effettiva azione accrescendone anche la fortuna critica.
Leon Battista Alberti: fortuna critica e attribuzioni di architetture tra Ottocento e primo Novecento / Cantatore, Flavia. - (2006), pp. 534-543.
Leon Battista Alberti: fortuna critica e attribuzioni di architetture tra Ottocento e primo Novecento
CANTATORE, FLAVIA
2006
Abstract
La lettura dell'opera di Alberti compiuta tra Ottocento e primo Novecento non solo ha prodotto l'ampliamento delle cognizioni sul tema ma offre un esempio interessante dell'evoluzione degli studi dedicati alla storia dell'architettura, nel quadro più vasto del mutamento dei canali di comunicazione e delle tematiche che hanno accompagnato la nascita e l'istituzionalizzazione della cultura unitaria. L'esame di alcuni tra i principali contributi critici del secolo XIX e dell'inizio del XX ha permesso di indagare la fortuna critica e le principali tra le attribuzioni incerte e quelle ormai giudicate decadute delle architetture albertiane. Nel saggio si è pertanto scelto di tralasciare le opere oggi reputate certe e di considerare solo quelle problematiche. Queste ultime infatti, quasi come negativi fotografici, ci aiutano a percepire il contributo di Alberti all'apertura culturale e artistica del suo tempo, fenomeno che va ben oltre la questione delle singole assegnazioni. Proprio l'individuazione di presunte tracce degli insegnamenti dell'umanista è alla base del tentativo, verificatosi nei decenni a cavallo dell'Unità nazionale, di amplificarne l'effettiva azione accrescendone anche la fortuna critica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.