Introduzione allo studio della straordinaria e controversa fortuna di Agostino nel XVII secolo, il volume ha come primo obiettivo la messa in luce del metodo storico-critico e delle regole ermeneutiche e dialettiche utilizzati da Giansenio, Arnauld, Pascal, per dimostrare l’evidenza e la coerenza del sistema agostiniano della grazia indebita e predestinata. Per i giansenisti, Agostino è la suprema autorità dogmatica, l’interprete eletto dalla grazia per dischiudere la piena comprensione della rivelazione cristiana, custodita fedelmente dalla tradizione cattolica (ritenuta invariabilmente paolino-agostiniana), recepita con eversiva parzialità dalla Riforma, infine messa in discussione dall’empio molinismo gesuita. Il metodo della grazia (genitivo oggettivo), la via storico-scientifica al dogma cattolico, si compie comunque nella confessione del carismatico Metodo della grazia (genitivo soggettivo): l’oggetto dell’ermeneutica si rivela come suo imperscrutabile Soggetto, incondizionata e non universale Libertà di elezione e di illuminazione. Le Pensées di Pascal sono l’esito più radicale e originale della teologia giansenista, del suo pessimismo tragico, antiumanista e antimodernista. La loro “inquietante” apologia della fede cristiana – certezza “incerta”, perché indisponibile dono gratuito, che solo rende ragione del paradosso dell’esistenza – spinge l’agostinismo sino all’estrema coerenza: assolutizza la dimensione antimetafisica della grazia, principio anarchico di un ordine soprannaturale, inaccessibile per via puramente razionale o morale; non illuminata dalla grazia, la stessa metafisica è idolatria. Emerge quindi la questione dell’incontro-scontra tra giansenismo e filosofia moderna, come testimoniano la diversificata recezione di Cartesio a Port-Royal, o la violenta polemica tra l’agostinismo della grazia di Arnauld e l’agostinismo platonizzante di Malebranche. Un rapporto altamente problematico con Agostino ha vissuto la stessa chiesa romana, ambiguamente tesa ad un riconoscimento formale della sua indiscutibile autorità, ma ad un tacito ridimensionamento, sino alla sostanziale rimozione, della sua teologia della grazia. La controversia sull’esegesi di Agostino si intreccia così alle questioni della natura del carisma e dell’autorità religiosa, dell’eventuale coerenza della tradizione cattolica, degli spazi di autonomia che la controriforma può riconoscere alla tradizione patristica, alla ragione storico-critica, all’interiore libertà di coscienza, alla stessa anarchia dello Spirito. Accompagna il volume un’accurata cronologia che segue, anno per anno, la drammatica storia dell’agostinismo moderno e del giansenismo, dall’ambiguo documento tridentino sulla giustificazione (1547) alla bolla papale Unigenitus (1713), che condanna infine come eretico l’agostinismo strenuamente difeso da Port-Royal.

Il metodo della grazia: Pascal e l'ermeneutica giansenista di Agostino / Lettieri, Gaetano. - STAMPA. - (1999), pp. 1-470.

Il metodo della grazia: Pascal e l'ermeneutica giansenista di Agostino

LETTIERI, Gaetano
1999

Abstract

Introduzione allo studio della straordinaria e controversa fortuna di Agostino nel XVII secolo, il volume ha come primo obiettivo la messa in luce del metodo storico-critico e delle regole ermeneutiche e dialettiche utilizzati da Giansenio, Arnauld, Pascal, per dimostrare l’evidenza e la coerenza del sistema agostiniano della grazia indebita e predestinata. Per i giansenisti, Agostino è la suprema autorità dogmatica, l’interprete eletto dalla grazia per dischiudere la piena comprensione della rivelazione cristiana, custodita fedelmente dalla tradizione cattolica (ritenuta invariabilmente paolino-agostiniana), recepita con eversiva parzialità dalla Riforma, infine messa in discussione dall’empio molinismo gesuita. Il metodo della grazia (genitivo oggettivo), la via storico-scientifica al dogma cattolico, si compie comunque nella confessione del carismatico Metodo della grazia (genitivo soggettivo): l’oggetto dell’ermeneutica si rivela come suo imperscrutabile Soggetto, incondizionata e non universale Libertà di elezione e di illuminazione. Le Pensées di Pascal sono l’esito più radicale e originale della teologia giansenista, del suo pessimismo tragico, antiumanista e antimodernista. La loro “inquietante” apologia della fede cristiana – certezza “incerta”, perché indisponibile dono gratuito, che solo rende ragione del paradosso dell’esistenza – spinge l’agostinismo sino all’estrema coerenza: assolutizza la dimensione antimetafisica della grazia, principio anarchico di un ordine soprannaturale, inaccessibile per via puramente razionale o morale; non illuminata dalla grazia, la stessa metafisica è idolatria. Emerge quindi la questione dell’incontro-scontra tra giansenismo e filosofia moderna, come testimoniano la diversificata recezione di Cartesio a Port-Royal, o la violenta polemica tra l’agostinismo della grazia di Arnauld e l’agostinismo platonizzante di Malebranche. Un rapporto altamente problematico con Agostino ha vissuto la stessa chiesa romana, ambiguamente tesa ad un riconoscimento formale della sua indiscutibile autorità, ma ad un tacito ridimensionamento, sino alla sostanziale rimozione, della sua teologia della grazia. La controversia sull’esegesi di Agostino si intreccia così alle questioni della natura del carisma e dell’autorità religiosa, dell’eventuale coerenza della tradizione cattolica, degli spazi di autonomia che la controriforma può riconoscere alla tradizione patristica, alla ragione storico-critica, all’interiore libertà di coscienza, alla stessa anarchia dello Spirito. Accompagna il volume un’accurata cronologia che segue, anno per anno, la drammatica storia dell’agostinismo moderno e del giansenismo, dall’ambiguo documento tridentino sulla giustificazione (1547) alla bolla papale Unigenitus (1713), che condanna infine come eretico l’agostinismo strenuamente difeso da Port-Royal.
1999
9788839608086
giansenismo; agostinismo; emeneutica; grazia; port-royal.
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Il metodo della grazia: Pascal e l'ermeneutica giansenista di Agostino / Lettieri, Gaetano. - STAMPA. - (1999), pp. 1-470.
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