Alla fine della seconda guerra mondiale, firmato il Trattato di pace e stabiliti i nuovi confini tra l'Italia e la Jugoslavia socialista, la diplomazia italiana, insieme a una parte del mondo politico ed economico italiano, rispondendo anche a sollecitazioni provenienti da Belgrado, si impegnò a stabilire «feconde» collaborazioni economiche, come «preliminare necessario per desiderabili buone reazioni politiche». Nonostante le notevoli tensioni ancora presenti nelle relazioni tra i due paesi, dovute non soltanto alle conseguenze del conflitto da poco concluso e ai problemi di carattere politico-territoriale per il futuro del Territorio Libero di Trieste, ma anche alle ripercussioni regionali dell’emergente confronto bipolare e della guerra fredda, nei mesi successivi alla firma del trattato di pace Roma e Belgrado tornarono a dialogare su alcuni temi di natura economica, con l’obiettivo di far calare d’intensità la disputa adriatica. Vista la necessità italiana di acquisire materie prime e quella jugoslava di avere a disposizione macchinari e attrezzature, l’obiettivo era quello di inserire un’eventuale intesa sui confini in un più vasto quadro di «reciproco interesse », che avrebbe potuto costituire «il fondamento più solido» per lavorare alla definitiva pacificazione dei rapporti bilaterali e alla stabilizzazione della regione adriatica, voltando definitivamente pagina rispetto ai conflitti e agli scontri del recente passato. Tale strategia poggiava essenzialmente sulla convinzione che la rilevanza degli interessi economici e la convenienza degli scambi commerciali erano tali e tanto importanti per entrambi i popoli, da poter fare da traino alla distensione politica, indipendentemente dal colore e dall’orientamento del regime insediatosi a Belgrado.

Tentativi di Ostpolitik in Adriatico: l’Italia e la trasformazione socialista della Jugoslavia / Bucarelli, Massimo. - (2021), pp. 213-242. - TEMI DI STORIA.

Tentativi di Ostpolitik in Adriatico: l’Italia e la trasformazione socialista della Jugoslavia

Bucarelli
2021

Abstract

Alla fine della seconda guerra mondiale, firmato il Trattato di pace e stabiliti i nuovi confini tra l'Italia e la Jugoslavia socialista, la diplomazia italiana, insieme a una parte del mondo politico ed economico italiano, rispondendo anche a sollecitazioni provenienti da Belgrado, si impegnò a stabilire «feconde» collaborazioni economiche, come «preliminare necessario per desiderabili buone reazioni politiche». Nonostante le notevoli tensioni ancora presenti nelle relazioni tra i due paesi, dovute non soltanto alle conseguenze del conflitto da poco concluso e ai problemi di carattere politico-territoriale per il futuro del Territorio Libero di Trieste, ma anche alle ripercussioni regionali dell’emergente confronto bipolare e della guerra fredda, nei mesi successivi alla firma del trattato di pace Roma e Belgrado tornarono a dialogare su alcuni temi di natura economica, con l’obiettivo di far calare d’intensità la disputa adriatica. Vista la necessità italiana di acquisire materie prime e quella jugoslava di avere a disposizione macchinari e attrezzature, l’obiettivo era quello di inserire un’eventuale intesa sui confini in un più vasto quadro di «reciproco interesse », che avrebbe potuto costituire «il fondamento più solido» per lavorare alla definitiva pacificazione dei rapporti bilaterali e alla stabilizzazione della regione adriatica, voltando definitivamente pagina rispetto ai conflitti e agli scontri del recente passato. Tale strategia poggiava essenzialmente sulla convinzione che la rilevanza degli interessi economici e la convenienza degli scambi commerciali erano tali e tanto importanti per entrambi i popoli, da poter fare da traino alla distensione politica, indipendentemente dal colore e dall’orientamento del regime insediatosi a Belgrado.
2021
In un continente diviso. L’Italia, l’Europa orientale e la discesa della cortina di ferro
9788835125266
relazioni italo-jugoslave; rapporti economici italo-jugoslavi; questione di Trieste
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Tentativi di Ostpolitik in Adriatico: l’Italia e la trasformazione socialista della Jugoslavia / Bucarelli, Massimo. - (2021), pp. 213-242. - TEMI DI STORIA.
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