Le opere musicali: crocevia di diritti e interessi alla ricerca di un rinnovato paradigma di tutela

La legge sul diritto d’autore, a norma del n. 2 dell’art. 2, fa rientrare nel suo ambito di protezione "le opere e le composizioni musicali, con o senza parole, le opere drammatico-musicali e le variazioni musicali costituenti di per sé opera originale". È questa una formulazione ampia che abbraccia tutto lo spettro delle opere musicali. Il legislatore, infatti, ha voluto comprendere sia le opere semplici, aventi la sola parte musicale (c.d. opere "puramente" strumentali), sia le opere composte da una parte letteraria ed una componente musicale. Non risulta sempre chiaro il riparto dei diritti e delle tutele tra tutte le "figure" professionali e artistiche che risultano partecipi nelle varie fasi di produzione, pubblicazione, esecuzione e interpretazione di tali opere artistiche. Il presente studio intende individuare, sulla base dell’impianto legislativo vigente e alla luce dell’evoluzione economica e tecnologica, i nuovi margini di valorizzazione economica degli apporti dei singoli soggetti coinvolti - in particolare, l’autore dell’opera musicale - e, in definitiva, della stessa opera musicale, nella prospettiva di una rivalutazione dell’attuale modello del diritto d’autore verso un paradigma maggiormente "inclusivo".