Il contributo è volto a decifrare la misura della rielaborazione e gli esiti della trasformazione a cui Boccaccio sottopone nel riuso della propria prassi scrittoria e compositiva il motivo formale della peripezia e quello semantico dell'avventura, scegliendo di esemplificare il "quantum" attraverso la lettura di una novella decameroniana da questo punto di vista certamente canonica e tradizionale, quella di Pietro Boccamazza e dell'Agnolella (Dec, V, 3).

Avventura e peripezia nel "Decameron": la novella di Pietro e l'Agnolella (Dec. V,3) / Storini, Monica Cristina. - STAMPA. - II(2010), pp. 87-109.

Avventura e peripezia nel "Decameron": la novella di Pietro e l'Agnolella (Dec. V,3)

STORINI, Monica Cristina
2010

Abstract

Il contributo è volto a decifrare la misura della rielaborazione e gli esiti della trasformazione a cui Boccaccio sottopone nel riuso della propria prassi scrittoria e compositiva il motivo formale della peripezia e quello semantico dell'avventura, scegliendo di esemplificare il "quantum" attraverso la lettura di una novella decameroniana da questo punto di vista certamente canonica e tradizionale, quella di Pietro Boccamazza e dell'Agnolella (Dec, V, 3).
2010
Letteratura e filologia fra Svizzera e Italia. Studi in onore di Guglielmo Gorni
9788863721409
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Avventura e peripezia nel "Decameron": la novella di Pietro e l'Agnolella (Dec. V,3) / Storini, Monica Cristina. - STAMPA. - II(2010), pp. 87-109.
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