Uno degli elementi di novità della ricerca al centro del volume è rappresentato dall’inserimento tra le dipendenze dalle tecnologie l’eccessiva esposizione al videostreaming da parte degli adolescenti e le sue conseguenze sul piano psicologico, cognitivo e dell’integrazione sociale. Pertanto, l’obiettivo del capitolo è documentare e comprendere, attraverso l’analisi del rapporto con le varie piattaforme di streaming, come siano cambiate le rotte di consumo di video da parte degli adolescenti e come la distanza riflessiva o l’immersione eccessiva in questo tipo di fruizione possano influire sulla stessa qualità della vita, sulla progettualità e sulla dimensione relazionale delle nuove generazioni. Alla questione della quantità di contenuti fruiti in modalità immersiva, in streaming, attraverso il cosiddetto binge watching, si potrebbe aggiungere una riflessione sulla dimensione qualitativa dei prodotti disponibili sulle varie piattaforme: si tratta spesso di contenuti che raccontano il disagio giovanile e il futuro come minaccia, a sfavore della coltivazione di un immaginario sul futuro come possibilità e come salvezza, contribuendo così a generare quello che un recente rapporto del Censis qualificava come “calo del desiderio” (Censis, 2015). Ma la storia del controverso rapporto tra adolescenti e video viene da lontano e presenta elementi di continuità, fondamentali per meglio comprendere gli scenari attuali.
Le vie dell’immaginario. Il videostreaming tra sorgente identitaria e nuove dipendenze / Gavrila, Mihaela; Pastore, Sara. - (2020), pp. 115-142.
Le vie dell’immaginario. Il videostreaming tra sorgente identitaria e nuove dipendenze
Gavrila, Mihaela
Co-primo
;Pastore, Sara
Co-primo
2020
Abstract
Uno degli elementi di novità della ricerca al centro del volume è rappresentato dall’inserimento tra le dipendenze dalle tecnologie l’eccessiva esposizione al videostreaming da parte degli adolescenti e le sue conseguenze sul piano psicologico, cognitivo e dell’integrazione sociale. Pertanto, l’obiettivo del capitolo è documentare e comprendere, attraverso l’analisi del rapporto con le varie piattaforme di streaming, come siano cambiate le rotte di consumo di video da parte degli adolescenti e come la distanza riflessiva o l’immersione eccessiva in questo tipo di fruizione possano influire sulla stessa qualità della vita, sulla progettualità e sulla dimensione relazionale delle nuove generazioni. Alla questione della quantità di contenuti fruiti in modalità immersiva, in streaming, attraverso il cosiddetto binge watching, si potrebbe aggiungere una riflessione sulla dimensione qualitativa dei prodotti disponibili sulle varie piattaforme: si tratta spesso di contenuti che raccontano il disagio giovanile e il futuro come minaccia, a sfavore della coltivazione di un immaginario sul futuro come possibilità e come salvezza, contribuendo così a generare quello che un recente rapporto del Censis qualificava come “calo del desiderio” (Censis, 2015). Ma la storia del controverso rapporto tra adolescenti e video viene da lontano e presenta elementi di continuità, fondamentali per meglio comprendere gli scenari attuali.File | Dimensione | Formato | |
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