La documentazione archivistica rappresenta la memoria storica, la traccia fisica, il residuo materiale delle attività quotidiane di chi l’ha prodotta. Il registro 1H7 dell’ASCER restituisce un’immagine vivida della vita della comunità ebraica a Roma tra Cinquecento e Settecento: norme, processi, memoriali, concorrono a ricostruire agli occhi del lettore uno spaccato, realistico seppur parziale, di una città e di un periodo storico di cui la minoranza ebraica fu una componente essenziale, che seppe rivendicare la propria convinta alterità in età moderna. I documenti qui analizzati e parzialmente trascritti testimoniano da una parte la necessità del governo cittadino di governare i rapporti quotidiani, talvolta anche conflittuali, tra cristiani ed ebrei nelle vie e nelle piazze della capitale dello Stato della Chiesa; dall’altra, lasciano intravedere costumi, bisogni, sconfitte e vittorie di un gruppo che ha saputo difendere il proprio ruolo nella società, nonostante questo fosse spesso messo in discussione. Il volume propone i risultati dello studio analitico condotto su di un registro di Età moderna, vergato in latino e italiano con alcune inserzioni di termini e nomi in ebraico, con segnatura “1H7 - Registro di documenti antichi”, appartenente al fondo Università degli ebrei di Roma dell’ASCER. Un’unità archivistica che si segnala per la sua particolare natura di “raccoglitore”: pensato, evidentemente, come aggregazione organizzata della documentazione più rilevante riguardante la regolamentazione dell’Universitas Hebraeorum di Roma, il registro si presenta come un collettore di documenti di varia natura e tipologia. Se da una parte esso offre una panoramica ampia - anche se selezionata - delle disposizioni che regolarono la vita della comunità ebraica romana nei lunghi secoli della ghettizzazione, dall’altra, l’analisi della documentazione fa emergere chiaramente i complessi snodi delle reti e delle interazioni tra il mondo ebraico e quello cristiano, nonostante la separazione radicale fosse teorizzata a livello normativo. Le carte conservate trasportano infatti il lettore nel vivo di vicende in cui la quotidianità della vita di cristiani ed ebrei andava, per forza di cose, a intersecarsi, secondo una poliedricità di rapporti in continua e vivace rimodulazione.

Sub anulo piscatoris. Un registro e una comunità ebraica nella Roma dei papi (secoli XVI-XVIII) / Signorello, Lucrezia. - (2020).

Sub anulo piscatoris. Un registro e una comunità ebraica nella Roma dei papi (secoli XVI-XVIII)

Lucrezia Signorello
2020

Abstract

La documentazione archivistica rappresenta la memoria storica, la traccia fisica, il residuo materiale delle attività quotidiane di chi l’ha prodotta. Il registro 1H7 dell’ASCER restituisce un’immagine vivida della vita della comunità ebraica a Roma tra Cinquecento e Settecento: norme, processi, memoriali, concorrono a ricostruire agli occhi del lettore uno spaccato, realistico seppur parziale, di una città e di un periodo storico di cui la minoranza ebraica fu una componente essenziale, che seppe rivendicare la propria convinta alterità in età moderna. I documenti qui analizzati e parzialmente trascritti testimoniano da una parte la necessità del governo cittadino di governare i rapporti quotidiani, talvolta anche conflittuali, tra cristiani ed ebrei nelle vie e nelle piazze della capitale dello Stato della Chiesa; dall’altra, lasciano intravedere costumi, bisogni, sconfitte e vittorie di un gruppo che ha saputo difendere il proprio ruolo nella società, nonostante questo fosse spesso messo in discussione. Il volume propone i risultati dello studio analitico condotto su di un registro di Età moderna, vergato in latino e italiano con alcune inserzioni di termini e nomi in ebraico, con segnatura “1H7 - Registro di documenti antichi”, appartenente al fondo Università degli ebrei di Roma dell’ASCER. Un’unità archivistica che si segnala per la sua particolare natura di “raccoglitore”: pensato, evidentemente, come aggregazione organizzata della documentazione più rilevante riguardante la regolamentazione dell’Universitas Hebraeorum di Roma, il registro si presenta come un collettore di documenti di varia natura e tipologia. Se da una parte esso offre una panoramica ampia - anche se selezionata - delle disposizioni che regolarono la vita della comunità ebraica romana nei lunghi secoli della ghettizzazione, dall’altra, l’analisi della documentazione fa emergere chiaramente i complessi snodi delle reti e delle interazioni tra il mondo ebraico e quello cristiano, nonostante la separazione radicale fosse teorizzata a livello normativo. Le carte conservate trasportano infatti il lettore nel vivo di vicende in cui la quotidianità della vita di cristiani ed ebrei andava, per forza di cose, a intersecarsi, secondo una poliedricità di rapporti in continua e vivace rimodulazione.
2020
978-88-3384-072-7
jewish history; archival science; Rome; ghetto
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Sub anulo piscatoris. Un registro e una comunità ebraica nella Roma dei papi (secoli XVI-XVIII) / Signorello, Lucrezia. - (2020).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1456931
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