Una volta definiti l’apporto energetico, la ripartizione dell’energia tra macronutrienti e fatte le verifiche preliminari, lo schema alimentare deve essere sviluppato tenendo in considerazione le linee-guida per una sana e corretta alimentazione, che indicano la frequenza con cui devono essere consumati nell’arco della settimana le diverse tipologie di alimenti, alla luce delle evidenze epidemiologiche che mettono in relazione abitudini alimentari e salute. Al fine di ottimizzare l’aderenza al regime dietoterapico prescritto è consigliabile utilizzare gli alimenti che il sistema agro-alimentare territoriale mette a disposizione, variando le scelte e rispettando, nei limiti del possibile, tradizioni alimentari e gastronomiche locali e familiari oltre gli eventuali esigenze individuali. Infine, elaborato lo schema alimentare, occorre verificare che il contenuto in micronutrienti soddisfi i rispettivi PRI (Population Reference Intake) o AI (Adequate Intake), così come l’apporto di nutrienti essenziali (ad esempio acidi grassi essenziali) e fibra, ponendo cura nel non superare l’UL e sottolineando l’importanza di variare le scelte alimentari al fine di garantire un adeguato apporto di nutrienti, ma anche dei non-nutrienti phytochemicals. Se necessario, verranno infine apportati i necessari adattamenti per garantire l’adeguatezza della dieta e, in caso di necessità, sarà prescritta un’integrazione più o meno selettiva di minerali e/o vitamine.
Metodologia di costruzione di uno schema alimentare / Mariani Costantini, Aldo; Cannella, Carlo; Tomassi, Gianni. - (2016).
Metodologia di costruzione di uno schema alimentare
Cannella, Carlo;
2016
Abstract
Una volta definiti l’apporto energetico, la ripartizione dell’energia tra macronutrienti e fatte le verifiche preliminari, lo schema alimentare deve essere sviluppato tenendo in considerazione le linee-guida per una sana e corretta alimentazione, che indicano la frequenza con cui devono essere consumati nell’arco della settimana le diverse tipologie di alimenti, alla luce delle evidenze epidemiologiche che mettono in relazione abitudini alimentari e salute. Al fine di ottimizzare l’aderenza al regime dietoterapico prescritto è consigliabile utilizzare gli alimenti che il sistema agro-alimentare territoriale mette a disposizione, variando le scelte e rispettando, nei limiti del possibile, tradizioni alimentari e gastronomiche locali e familiari oltre gli eventuali esigenze individuali. Infine, elaborato lo schema alimentare, occorre verificare che il contenuto in micronutrienti soddisfi i rispettivi PRI (Population Reference Intake) o AI (Adequate Intake), così come l’apporto di nutrienti essenziali (ad esempio acidi grassi essenziali) e fibra, ponendo cura nel non superare l’UL e sottolineando l’importanza di variare le scelte alimentari al fine di garantire un adeguato apporto di nutrienti, ma anche dei non-nutrienti phytochemicals. Se necessario, verranno infine apportati i necessari adattamenti per garantire l’adeguatezza della dieta e, in caso di necessità, sarà prescritta un’integrazione più o meno selettiva di minerali e/o vitamine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.