Nel 2018 l’Osservatorio nazionale per la qualità del paesaggio (MIBACT) ha redatto la Carta Nazionale del Paesaggio, con l’obiettivo dichiarato di indicare una «una strategia nazionale per il paesaggio» (p. 3). Uno degli assi lungo i quali raggiungere tale obiettivo, “Promuovere l’educazione e la formazione alla cultura e alla conoscenza del paesaggio” (p. 7), secondo l’esperienza dell’AIIG in qualità di ente di formazione per il personale docente, richiede una significativa revisione. Preoccupano in particolare il riproporsi del primato di una concezione estetica del paesaggio (“Educare alla bellezza del paesaggio”, p. 6) e la totale assenza di un richiamo alla geografia (e quindi alle/ai docenti di geografia e alle/ai geografe/i), come forma di conoscenza e come acquisizione di competenze per una corretta e consapevole educazione al paesaggio, senza il cui coinvolgimento strutturale e organico appare velleitario il proposito di rendere chiaro un concetto che la «complessità del suo significato lo rende ai più una parola vuota, che contiene tutto e niente, un concetto inafferrabile, lontano» (p. 11). Se in effetti «La dimensione educativa, tuttavia, come sottolineato anche dalle istanze della CEP, pervade spesso o potrebbe pervadere anche ambiti diversi, non scolastici» allo stesso tempo, però, «gli obiettivi chiave dell’apprendimento, [si collocano nella scuola italiana, n.d.r] per lo più nell’ambito nell’insegnamento della geografia ([…] così come stabilito per le scuole primarie e secondarie di primo grado dalle indicazioni ministeriali, D. M. 254 del 16/11/2012). (Cisani, Castiglioni, 2019, p. 112). È indispensabile quindi riunire attori con responsabilità istituzionali, operatori e formatori per definire una proposta articolata di revisione della Carta Nazionale del Paesaggio, che nell’attuale stesura rappresenta un potenziale strumento per l’ulteriore depotenziamento dell’insegnamento della geografia e di misconoscimento delle competenze geografiche.

Insegnare il paesaggio. Per una revisione della Carta Nazionale del Paesaggio (2018) / Morri, Riccardo. - (2020). (Intervento presentato al convegno Insegnare il paesaggio. Per una revisione della Carta Nazionale del Paesaggio (2018) in Oltre la Convenzione. Pensare, studiare e costruire il paesaggio 20 anni dopo tenutosi a Firenze, a distanza, in modalità telematica nel 4 - 5 giugno 2020).

Insegnare il paesaggio. Per una revisione della Carta Nazionale del Paesaggio (2018)

riccardo morri
2020

Abstract

Nel 2018 l’Osservatorio nazionale per la qualità del paesaggio (MIBACT) ha redatto la Carta Nazionale del Paesaggio, con l’obiettivo dichiarato di indicare una «una strategia nazionale per il paesaggio» (p. 3). Uno degli assi lungo i quali raggiungere tale obiettivo, “Promuovere l’educazione e la formazione alla cultura e alla conoscenza del paesaggio” (p. 7), secondo l’esperienza dell’AIIG in qualità di ente di formazione per il personale docente, richiede una significativa revisione. Preoccupano in particolare il riproporsi del primato di una concezione estetica del paesaggio (“Educare alla bellezza del paesaggio”, p. 6) e la totale assenza di un richiamo alla geografia (e quindi alle/ai docenti di geografia e alle/ai geografe/i), come forma di conoscenza e come acquisizione di competenze per una corretta e consapevole educazione al paesaggio, senza il cui coinvolgimento strutturale e organico appare velleitario il proposito di rendere chiaro un concetto che la «complessità del suo significato lo rende ai più una parola vuota, che contiene tutto e niente, un concetto inafferrabile, lontano» (p. 11). Se in effetti «La dimensione educativa, tuttavia, come sottolineato anche dalle istanze della CEP, pervade spesso o potrebbe pervadere anche ambiti diversi, non scolastici» allo stesso tempo, però, «gli obiettivi chiave dell’apprendimento, [si collocano nella scuola italiana, n.d.r] per lo più nell’ambito nell’insegnamento della geografia ([…] così come stabilito per le scuole primarie e secondarie di primo grado dalle indicazioni ministeriali, D. M. 254 del 16/11/2012). (Cisani, Castiglioni, 2019, p. 112). È indispensabile quindi riunire attori con responsabilità istituzionali, operatori e formatori per definire una proposta articolata di revisione della Carta Nazionale del Paesaggio, che nell’attuale stesura rappresenta un potenziale strumento per l’ulteriore depotenziamento dell’insegnamento della geografia e di misconoscimento delle competenze geografiche.
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