Priva di riconoscimenti critici adeguati, la Cittadella museale di Cagliari costituisce il singolare esito costruito di una lunga e singolare vicenda progettuale. Recuperando quanto restava degli edifici militari dell’"Arsenale", il progetto definisce un complesso museale in cui sono ospitate le nuove sedi del Museo Archeologico e della Pinacoteca, alcune istituzioni universitarie ed un insieme di spazi aperti e coperti polivalenti disponibili ai più diversi usi. Lo scritto, attraverso lo studio dei materiali d’archivio e le informazioni raccolte intervistando il progettista Libero Cecchini, ripercorre lo sviluppo dell’opera a partire dai primi ragionamenti sulla natura accidentata del sito e sulle preesistenze archeologiche, sino alle vicende del cantiere in cui gli assestamenti progettuali continui "recepivano questi antichi elementi inglobandoli nel nuovo complesso". Interpretando la presenza archeologica come parte attivamente coinvolta della formazione dello spazio e delle sue qualità tattili e atmosferiche, il progetto della Cittadella, nella sua composizione di volumi conformati in relazione alle specifiche condizioni incontrate, si definisce come un’idea complessiva di landscape più che di somma di singoli edifici, producendo immediata conseguenza visiva di una ‘diversità’ spaziale anticipatrice che trova pochi precedenti nella vicenda architettonica italiana.
Un’acropoli pubblica. La cittadella museale della Sardegna a Cagliari di Libero Cecchini e Piero Gazzola / Farris, Amanzio. - In: ARCHITETTI VERONA. - ISSN 2239-6365. - maggio/agosto 2009:83(2009), pp. 56-63.
Un’acropoli pubblica. La cittadella museale della Sardegna a Cagliari di Libero Cecchini e Piero Gazzola
Amanzio Farris
2009
Abstract
Priva di riconoscimenti critici adeguati, la Cittadella museale di Cagliari costituisce il singolare esito costruito di una lunga e singolare vicenda progettuale. Recuperando quanto restava degli edifici militari dell’"Arsenale", il progetto definisce un complesso museale in cui sono ospitate le nuove sedi del Museo Archeologico e della Pinacoteca, alcune istituzioni universitarie ed un insieme di spazi aperti e coperti polivalenti disponibili ai più diversi usi. Lo scritto, attraverso lo studio dei materiali d’archivio e le informazioni raccolte intervistando il progettista Libero Cecchini, ripercorre lo sviluppo dell’opera a partire dai primi ragionamenti sulla natura accidentata del sito e sulle preesistenze archeologiche, sino alle vicende del cantiere in cui gli assestamenti progettuali continui "recepivano questi antichi elementi inglobandoli nel nuovo complesso". Interpretando la presenza archeologica come parte attivamente coinvolta della formazione dello spazio e delle sue qualità tattili e atmosferiche, il progetto della Cittadella, nella sua composizione di volumi conformati in relazione alle specifiche condizioni incontrate, si definisce come un’idea complessiva di landscape più che di somma di singoli edifici, producendo immediata conseguenza visiva di una ‘diversità’ spaziale anticipatrice che trova pochi precedenti nella vicenda architettonica italiana.File | Dimensione | Formato | |
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