Oggetto del riconoscimento è il progetto di una parte della città di Viterbo, in cui ciò che è rimasto immutato per secoli si confronta direttamente con le trasformazioni più recenti: da una parte l’acropoli del colle del Duomo - immagine primigenia dell’incontro tra opera umana e geografia - e dall’altra la valle Faul, caratterizzata dal transito veicolare e dalle nuove forme di accessibilità. Il progetto ipotizza il rafforzamento delle relazioni fisiche e visive tra parti ed elementi, attualmente incapaci di trarre reciproco vantaggio dalla loro prossimità. Una rete di percorsi fatti riaffiorare dalle tracce di usi recenti e dalle memorie di usi remoti connette una serie di nuovi interventi localizzati e puntuali che riguardano il recupero di edifici esistenti e il disegno degli spazi aperti: una strategia tesa a perseguire il massimo del risultato progettuale ed espressivo riducendo al minimo la portata degli interventi.

Primo Premio al workshop internazionale di progettazione architettonica e urbana 'Per la città di Viterbo. Il progetto del centro' / Farris, Amanzio; Balducci, Fabio; Carparelli, Carmine; Perugi, Giulia; Pirronello, Enrica; Visione, Francesca. - (2016).

Primo Premio al workshop internazionale di progettazione architettonica e urbana 'Per la città di Viterbo. Il progetto del centro'

Amanzio Farris;Fabio Balducci;Carmine Carparelli;Giulia Perugi;Enrica Pirronello;Francesca Visione.
2016

Abstract

Oggetto del riconoscimento è il progetto di una parte della città di Viterbo, in cui ciò che è rimasto immutato per secoli si confronta direttamente con le trasformazioni più recenti: da una parte l’acropoli del colle del Duomo - immagine primigenia dell’incontro tra opera umana e geografia - e dall’altra la valle Faul, caratterizzata dal transito veicolare e dalle nuove forme di accessibilità. Il progetto ipotizza il rafforzamento delle relazioni fisiche e visive tra parti ed elementi, attualmente incapaci di trarre reciproco vantaggio dalla loro prossimità. Una rete di percorsi fatti riaffiorare dalle tracce di usi recenti e dalle memorie di usi remoti connette una serie di nuovi interventi localizzati e puntuali che riguardano il recupero di edifici esistenti e il disegno degli spazi aperti: una strategia tesa a perseguire il massimo del risultato progettuale ed espressivo riducendo al minimo la portata degli interventi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1450850
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