A hagiographic text, like any other text intended to tell a story, crystallizes the memory it carries in a determined form and perspective. It is well known that history changes as time, places and contexts change. If it is true that every society builds the saints it needs and models itself on their image (Delooz), then the hagiographic “discourse”(DeCerteau) is essentially dynamic by its inherent nature, as it is a performative action meant to affect reality and direct it in a specific sense (Van Uytfanghe). Not infrequently hagiographic texts act as “myths offoundation”, crediting new institutions, orders, kings or dynasties and anchoring them in revered, often charismatic memory. This continuous interchange between society and depiction of sanctity allows also the most ancient and apparently stable models to face unending processes of re-actualization. This requires a number of “adjustments” often resulting in real “rewritings”. It is clear both on a strictly literary level (Goullet) and on monumental, iconographic, liturgical levels. In this regard, the rise and affirmation of sacred royalty can be seen as a paradigmatic example. It appears somehow as a “rewriting” of previous models, coming from different cultural and religious contexts, but then it evolves repeatedly together rwith cultural, religious and politic changes in the environments that use it as an extraordinary tool of communication, pressure and power.

Un testo agiografico, come qualsiasi altro testo finalizzato alla narrazione di una storia, cristallizza la memoria di cui si fa portatore in una forma e prospettiva determinata. Ma la storia, si sa, muta col mutare dei tempi, dei luoghi e dei contesti. Se è vero che ogni società fabbrica i santi di cui ha bisogno e sulla loro immagine nuovamente si modella (Delooz), ne consegue che il “discorso” agiografico (De Certeau) risulta per sua intrinseca natura essenzialmente dinamico, ponendosi come un atto performativo che intende incidere sulla realtà per orientarla in un senso specifico (Van Uytfanghe). Non di rado i testi agiografici funzionano, infatti, come veri e propri “miti di fondazione”, volti ad accreditare nuovi istituti, ordini, re o dinastie, ancorandoli a una memoria venerata, spesso di particolare caratura carismatica. Questo interscambio continuo fra società e rappresentazione della santità fa sì che anche i modelli più vetusti e apparentemente stabili vadano incontro a continui processi di riattualizzazione. Ciò impone una serie di “aggiustamenti”, che spesso si risolvono in vere e proprie “riscritture”, un fenomeno che si evidenzia sia a livello propriamente letterario (Goullet), che in ambito monumentale, iconografico, liturgico, ecc. In tal senso, l’emergere e affermarsi della regalità sacra può proporsi come un esempio paradigmatico. Essa infatti già nasce in qualche modo come “riscrittura” di modelli pregressi, provenienti dai più diversi contesti culturali e religiosi, ma poi continuamente evolve in rapporto strettissimo con i mutamenti culturali, religiosi e non ultimo politici degli ambienti che se ne servono come straordinario strumento di comunicazione, pressione e potere.

Riscritture: modalità e tipologie della performance agiografica / Zocca, Elena. - (2020), pp. 13-43.

Riscritture: modalità e tipologie della performance agiografica

Zocca, Elena
2020

Abstract

A hagiographic text, like any other text intended to tell a story, crystallizes the memory it carries in a determined form and perspective. It is well known that history changes as time, places and contexts change. If it is true that every society builds the saints it needs and models itself on their image (Delooz), then the hagiographic “discourse”(DeCerteau) is essentially dynamic by its inherent nature, as it is a performative action meant to affect reality and direct it in a specific sense (Van Uytfanghe). Not infrequently hagiographic texts act as “myths offoundation”, crediting new institutions, orders, kings or dynasties and anchoring them in revered, often charismatic memory. This continuous interchange between society and depiction of sanctity allows also the most ancient and apparently stable models to face unending processes of re-actualization. This requires a number of “adjustments” often resulting in real “rewritings”. It is clear both on a strictly literary level (Goullet) and on monumental, iconographic, liturgical levels. In this regard, the rise and affirmation of sacred royalty can be seen as a paradigmatic example. It appears somehow as a “rewriting” of previous models, coming from different cultural and religious contexts, but then it evolves repeatedly together rwith cultural, religious and politic changes in the environments that use it as an extraordinary tool of communication, pressure and power.
2020
Riscritture agiografiche. La costruzione della santità regale in Scandinavia
9788899959364
Un testo agiografico, come qualsiasi altro testo finalizzato alla narrazione di una storia, cristallizza la memoria di cui si fa portatore in una forma e prospettiva determinata. Ma la storia, si sa, muta col mutare dei tempi, dei luoghi e dei contesti. Se è vero che ogni società fabbrica i santi di cui ha bisogno e sulla loro immagine nuovamente si modella (Delooz), ne consegue che il “discorso” agiografico (De Certeau) risulta per sua intrinseca natura essenzialmente dinamico, ponendosi come un atto performativo che intende incidere sulla realtà per orientarla in un senso specifico (Van Uytfanghe). Non di rado i testi agiografici funzionano, infatti, come veri e propri “miti di fondazione”, volti ad accreditare nuovi istituti, ordini, re o dinastie, ancorandoli a una memoria venerata, spesso di particolare caratura carismatica. Questo interscambio continuo fra società e rappresentazione della santità fa sì che anche i modelli più vetusti e apparentemente stabili vadano incontro a continui processi di riattualizzazione. Ciò impone una serie di “aggiustamenti”, che spesso si risolvono in vere e proprie “riscritture”, un fenomeno che si evidenzia sia a livello propriamente letterario (Goullet), che in ambito monumentale, iconografico, liturgico, ecc. In tal senso, l’emergere e affermarsi della regalità sacra può proporsi come un esempio paradigmatico. Essa infatti già nasce in qualche modo come “riscrittura” di modelli pregressi, provenienti dai più diversi contesti culturali e religiosi, ma poi continuamente evolve in rapporto strettissimo con i mutamenti culturali, religiosi e non ultimo politici degli ambienti che se ne servono come straordinario strumento di comunicazione, pressione e potere.
Saints; Hagiographic text; rewritings
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Riscritture: modalità e tipologie della performance agiografica / Zocca, Elena. - (2020), pp. 13-43.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1443911
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