SULL’IMPEGO DEI NANOTUBI DI CARBONIO IN FORMATO GRANULARE E IN FORMATO BUCKYPAPER (BP) NELLE APPLICAZIONI DI USO BIOLOGICO: IN PARTICOLARE PER IL CONFERIMENTO DELLA BIOADESIVITÀ ALLE RETI (PROTESI-MESH) IN POLIPROPILENE, POLIESTERE, POLIETILENE e PTFE, DA ANCORARE AI TESSUTI VIVENTI, ANIMALI ED UMANI, A SCOPO PROTESICO E NELLA PESSI DI VISCERI PTOSICI, denominato “Buckypaper Care-tex” o “BP Care-tex”. GRIGLIA DI RIFERIMENTO DEL CORRELATORE 1) Struttura, caratteristiche e proprietà dell’invenzione proposta Descrivere brevemente il contesto in cui ha operato il soggetto proponente ed il settore di utilizzo del brevetto proposto (classificazione scientifica e/o merceologica) Lo “effetto Geco” dei nanotubi di carbonio era già noto così come le relative applicazioni in ambito aerospaziale. La ricerca effettuata dal Gruppo di Lavoro proponente il brevetto ha documentato che l’adesività dei nanotubi di carbonio è presente anche in ambito biologico: bioadesività dei nanotubi di carbonio sia in formato granulare che nel formato buckypaper (BP). Tale bioadesività è importante perché potrebbe essere utile nel fissaggio dei materiali protesici attualmente in uso, costruiti in polipropilene, poliestere, polietilene e PTFE (politetrafluoroetilene, nome commerciale: Teflon) nelle varie e possibili combinazioni, ai tessuti biologici viventi sia animali che umani. E’ stata dimostrata dalle ricerche dei proponenti un’innocuità sostanziale dei nanomateriali in particolare del BP che applicato sulle reti protesiche ne permette il tenace fissaggio ai tessuti, senza l’impiego di altri materiali, come ad esempio le colle biologiche oppure i fili di sutura ai quali si accompagnano alcuni possibili rischi. Nel primo caso l’impiego di materiali biologici non esclude la possibilità di trasmettere malattie infettive non ancora conosciute e i costi risultano elevati. Per i fili di sutura è noto il rischio di intrappolamento di terminazioni nervose, causa di neuralgie postoperatorie croniche di difficile trattamento. La classificazione scientifica e/o merceologica è compresa nella categoria merceologica A2, materiali protesici di interesse chirurgico, bioadesivo sintetico. ………………………………………………………………………………… 2) Descrizione specifica dell’invenzione e problematica sottesa al suo utilizzo Descrivere in dettaglio le caratteristiche del brevetto proposto, riportando e commentando a questo proposito quanto ritenuto significativo delle informazioni presentate dal soggetto proponente Il materiale bioadesivo (BP Care-tex ) applicato alla rete di polipropilene, poliestere, polietilene e PTFE nelle varie e possibili combinazioni, è utile perché potrebbe fornire un nuovo, semplice metodo di fissaggio dei tessuti protesici attualmente in uso. Infatti la rete resta ben adesa ai tessuti biologici viventi sia animali che umani e rimane in posizione senza necessità di ulteriori metodi di fissaggio, evitando quindi l’impiego di fili da sutura e collanti biologici. ………………………………………………………………………………… 3) Aspetti innovativi dell’invenzione o eventuali sue analogie con brevetti già esistenti A tale riguardo, l’Esperto deve esporre le motivazioni per cui ritiene, in base agli elementi di sua conoscenza, che il prodotto/processo oggetto del brevetto comporti/non comporti effettivi miglioramenti sostanziali (e non modifiche migliorative di routine) rispetto a quanto già esistente; l’Esperto deve inoltre indicare quali metodologie di analisi e/o soluzioni progettuali e/o scelte realizzative e/o approcci tecnologici utilizzati nel brevetto siano eventualmente da considerare non consolidati o per quali motivazioni lo siano La bioadesività è presente anche nel ParieteneTM ProGripTM che ha proprietà autoaggrappante ed è parzialmente riassorbibile nella sua componente in acido polilattico (polilactide-PLA). La bioadesività del BP Care-tex è confrontabile rispetto a quella del ParieteneTM ProGripTM ma i tessuti protesici con supporto bioadesivo BP Care-tex sono più maneggevoli, più leggeri e meno costosi. 4) Prospettive applicative dell’invenzione presentata e obiettivi prefissati Indicare quanto più dettagliatamente possibile il settore di interesse sulla base degli obiettivi prefissati, le possibili applicazioni pratiche a breve, medio e lungo termine, possibili e potenziali soggetti interessati, eventuali contatti preliminari mediante manifestazioni di interesse SETTORI DI APPLICAZIONE PRINCIPALI Tali nuovi materiali protesici potrebbero essere interessanti nell’impiego in Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Chirurgia Colonproctologica, Chirurgia Ginecologica, Chirurgia Urologia Il BP Care-tex, permettendo un tenace ancoraggio consente l’alleggerimento strutturale delle protesi realizzate in polipropilene, poliestere, polietilene e PTFE nelle varie e possibili combinazioni. Con il nuovo sistema di ancoraggio proposto in brevettazione, si dovrebbe facilitare la realizzazione di nuovi tessuti protesici non riassorbibili leggeri che a parità di prestazioni tensili, rispetto a quelli attualmente in commercio, saranno dotati di migliore adesività e migliore incorporazione nei tessuti viventi. In tal modo si potrà ridurre la quantità di materiale estraneo impiantato nell’organismo assicurando maggior comfort ai pazienti affetti da ernie e laparoceli che saranno sottoposti ad intervento chirurgico di plastica protesica. L’impiego del BP Care-tex conferisce una eccellente bioadesività, analoga ad altri tessuti protesici (ParieteneTM ProGripTM), leggerezza, semplicità d’uso e rapida incorporazione. APPLICAZIONE A BREVE, MEDIO E LUNGO TERMINE 1. Con la modificazione delle reti attualmente esistenti, realizzabile A BREVE E MEDIO TERMINE e l’impiego su vasta scala (180.000 interventi di chirurgia erniaria protesica annui in Italia), si ottengono la riduzione dei tempi di sala operatoria e dei relativi costi gestionali e si annulla il rischio di complicanze chirurgiche dovute all’eventuale intrappolamento delle terminazioni nervose nella cicatrice chirurgica, possibile con le attuali metodiche. 2. A LUNGO TERMINE si può ipotizzare che, analogamente per quanto è avvenuto nella chirurgia dell’ernia inguinale, che in passato richiedeva 7 giorni di ricovero ordinario (mentre oggi si opera in Day Surgery con dimissione in giornata) disponendo di nuovi, efficaci ed economici materiali protesici bioadesivi, anche il trattamento del piccolo laparocele si potrà trasferire dall’attuale regime di ricovero ordinario, al ricovero in regime di Day Surgery con il conseguente risparmio economico ed abbattimento delle liste di attesa. I proponenti riferiscono CONTATTI PRELIMINARI con il Dott. Enrico Buemi 0118220298, 3358245872, e Dott.ssa Cristina Buemi, 3358245874, titolari della ditta DI.PRO MEDICAL DEVICES, Via Ciriè 22/A 10099 San Mauro Torinese, TORINO 5) Vantaggi e profitti previsti in relazione alla proposta di brevetto Illustrare se, sulla base della documentazione fornita dalla parte proponente, si ritenga che il brevetto in esame possa avere sviluppi economico-industriali, prospettive potenziali di mercato, un eventuale impatto economico-occupazionale, ed infine se possa accrescere la competitività a livello nazionale VANTAGGI TECNICI La bioadesività è importante perché è utile nel fissaggio dei tessuti protesici attualmente in uso (polipropilene, poliestere, polietilene e PTFE nelle varie e possibili combinazioni) ai tessuti biologici umani: 1. permette di rendere più semplice e rapida la procedura chirurgica (ad esempio di plastica di ernia inguinale, plastica di laparocele, ancoraggio della vescica ptosica, prolasso del pavimento pelvico, rottura traumatica del diaframma, ernia ombelicale). 2. Il tenace fissaggio da BP Care-tex ai tessuti, escludendo l’impiego di fili di sutura, previene il possibile intrappolamento di terminazioni nervose, causa neuralgie durevoli, di difficile trattamento; VANTAGGI ECONOMICI 1. abbreviando i tempi di sala operatoria si riducono i relativi costi gestionali ed a parità di orario lavorativo si possono realizzare un maggior numero di interventi; 2. il tenace fissaggio ai tessuti senza l’impiego di colle biologiche mette al riparo il paziente dai possibili rischi teorici connessi all’impiego di tutti i materiali biologici (che potrebbero trasmettere malattie infettive non ancora conosciute) e agevola il risparmio economico dato l’elevato costo delle colle biologiche impiegate; 3. l’elevato numero di ernioplastiche eseguite in Italia (180.000/anno), permette di prospettare un interessante ritorno economico. IMPATTO ECONOMICO OCCUPAZIONALE Gli studi e le ricerche di base sono stati svolti completamente in Italia, da Istituzioni Scientifiche di rilievo nazionale (Dipartimento di Chirurgia Generale, Specialità Chirurgiche e Trapianti d’Organo “Paride Stefanini”, Università degli Studi di Roma, Istituto Superiore di Sanità). La brevettazione e la valorizzazione del brevetto sono di indubbio interesse perché appetibili per le industrie italiane e prospettano interessanti possibilità occupazionali e ritorni economici. Tali realizzazioni, inoltre, materializzano la fattiva collaborazione tra ricercatori di Istituzioni scientifiche italiane valorizzando e promuovendo il “Made in Italy”. 6) Eventuali aspetti negativi e svantaggi della proposta Se del caso, mettere in luce eventuali ragioni che possano rendere improbabile il successo commerciale del ritrovato proposto  E’ possibile che i chirurghi tradizionali, diffidenti rispetto ai nuovi ritrovati tecnologici abbiano perplessità nel modificare le proprie consolidate tecniche.  E’ possibile che le altre Nazioni, da sempre leader nella ricerca scientifica e biomedica, abbiano diffidenza nei confronti di nuovi presidi chirurgici “Made in Italy”. 7) Giudizio complessivo sulla domanda di brevetto e sul progetto avanzato Vanno inserite in modo chiaro e dettagliato le motivazioni che hanno condotto alla formulazione del giudizio negativo o positivo. Tali motivazioni verranno portate a conoscenza della parte proponente che, a sua volta, potrà formulare le proprie osservazioni che saranno sottoposte alla valutazione dell’Esperto a conferma, o a modifica, del giudizio precedentemente espresso, in modo da rendere definitiva la fase istruttoria e procedere formalmente secondo l’iter previsto dal regolamento  Innovativo  Economicamente conveniente  Di facile ed immediato impiego  Anche la produzione di materiali biotecnologici può essere utile all’affermazione del “Made in Italy” nel settore biomedico. IMPEGNO ALLA RISERVATEZZA: Il sottoscritto Prof Paolo Negro si impegna a garantire l’assoluta riservatezza in merito all'oggetto dell'invenzione del Gruppo di Lavoro (composto dai Dott.ri Massimo Chiaretti, Stefano Bellucci, Alessandra Cucina, Giovanna Angela Carru), di cui si chiede la tutela brevettuale, fino alla data di deposito della domanda di brevetto".

Biocompatible adhesive material, adhesive surgical prosthesis, and related kit / Chiaretti, M; Carru, Ga; Cucina, A. - (2011).

Biocompatible adhesive material, adhesive surgical prosthesis, and related kit

Chiaretti M
Primo
Conceptualization
;
Carru GA
Secondo
Methodology
;
Cucina A
Ultimo
Investigation
2011

Abstract

SULL’IMPEGO DEI NANOTUBI DI CARBONIO IN FORMATO GRANULARE E IN FORMATO BUCKYPAPER (BP) NELLE APPLICAZIONI DI USO BIOLOGICO: IN PARTICOLARE PER IL CONFERIMENTO DELLA BIOADESIVITÀ ALLE RETI (PROTESI-MESH) IN POLIPROPILENE, POLIESTERE, POLIETILENE e PTFE, DA ANCORARE AI TESSUTI VIVENTI, ANIMALI ED UMANI, A SCOPO PROTESICO E NELLA PESSI DI VISCERI PTOSICI, denominato “Buckypaper Care-tex” o “BP Care-tex”. GRIGLIA DI RIFERIMENTO DEL CORRELATORE 1) Struttura, caratteristiche e proprietà dell’invenzione proposta Descrivere brevemente il contesto in cui ha operato il soggetto proponente ed il settore di utilizzo del brevetto proposto (classificazione scientifica e/o merceologica) Lo “effetto Geco” dei nanotubi di carbonio era già noto così come le relative applicazioni in ambito aerospaziale. La ricerca effettuata dal Gruppo di Lavoro proponente il brevetto ha documentato che l’adesività dei nanotubi di carbonio è presente anche in ambito biologico: bioadesività dei nanotubi di carbonio sia in formato granulare che nel formato buckypaper (BP). Tale bioadesività è importante perché potrebbe essere utile nel fissaggio dei materiali protesici attualmente in uso, costruiti in polipropilene, poliestere, polietilene e PTFE (politetrafluoroetilene, nome commerciale: Teflon) nelle varie e possibili combinazioni, ai tessuti biologici viventi sia animali che umani. E’ stata dimostrata dalle ricerche dei proponenti un’innocuità sostanziale dei nanomateriali in particolare del BP che applicato sulle reti protesiche ne permette il tenace fissaggio ai tessuti, senza l’impiego di altri materiali, come ad esempio le colle biologiche oppure i fili di sutura ai quali si accompagnano alcuni possibili rischi. Nel primo caso l’impiego di materiali biologici non esclude la possibilità di trasmettere malattie infettive non ancora conosciute e i costi risultano elevati. Per i fili di sutura è noto il rischio di intrappolamento di terminazioni nervose, causa di neuralgie postoperatorie croniche di difficile trattamento. La classificazione scientifica e/o merceologica è compresa nella categoria merceologica A2, materiali protesici di interesse chirurgico, bioadesivo sintetico. ………………………………………………………………………………… 2) Descrizione specifica dell’invenzione e problematica sottesa al suo utilizzo Descrivere in dettaglio le caratteristiche del brevetto proposto, riportando e commentando a questo proposito quanto ritenuto significativo delle informazioni presentate dal soggetto proponente Il materiale bioadesivo (BP Care-tex ) applicato alla rete di polipropilene, poliestere, polietilene e PTFE nelle varie e possibili combinazioni, è utile perché potrebbe fornire un nuovo, semplice metodo di fissaggio dei tessuti protesici attualmente in uso. Infatti la rete resta ben adesa ai tessuti biologici viventi sia animali che umani e rimane in posizione senza necessità di ulteriori metodi di fissaggio, evitando quindi l’impiego di fili da sutura e collanti biologici. ………………………………………………………………………………… 3) Aspetti innovativi dell’invenzione o eventuali sue analogie con brevetti già esistenti A tale riguardo, l’Esperto deve esporre le motivazioni per cui ritiene, in base agli elementi di sua conoscenza, che il prodotto/processo oggetto del brevetto comporti/non comporti effettivi miglioramenti sostanziali (e non modifiche migliorative di routine) rispetto a quanto già esistente; l’Esperto deve inoltre indicare quali metodologie di analisi e/o soluzioni progettuali e/o scelte realizzative e/o approcci tecnologici utilizzati nel brevetto siano eventualmente da considerare non consolidati o per quali motivazioni lo siano La bioadesività è presente anche nel ParieteneTM ProGripTM che ha proprietà autoaggrappante ed è parzialmente riassorbibile nella sua componente in acido polilattico (polilactide-PLA). La bioadesività del BP Care-tex è confrontabile rispetto a quella del ParieteneTM ProGripTM ma i tessuti protesici con supporto bioadesivo BP Care-tex sono più maneggevoli, più leggeri e meno costosi. 4) Prospettive applicative dell’invenzione presentata e obiettivi prefissati Indicare quanto più dettagliatamente possibile il settore di interesse sulla base degli obiettivi prefissati, le possibili applicazioni pratiche a breve, medio e lungo termine, possibili e potenziali soggetti interessati, eventuali contatti preliminari mediante manifestazioni di interesse SETTORI DI APPLICAZIONE PRINCIPALI Tali nuovi materiali protesici potrebbero essere interessanti nell’impiego in Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Chirurgia Colonproctologica, Chirurgia Ginecologica, Chirurgia Urologia Il BP Care-tex, permettendo un tenace ancoraggio consente l’alleggerimento strutturale delle protesi realizzate in polipropilene, poliestere, polietilene e PTFE nelle varie e possibili combinazioni. Con il nuovo sistema di ancoraggio proposto in brevettazione, si dovrebbe facilitare la realizzazione di nuovi tessuti protesici non riassorbibili leggeri che a parità di prestazioni tensili, rispetto a quelli attualmente in commercio, saranno dotati di migliore adesività e migliore incorporazione nei tessuti viventi. In tal modo si potrà ridurre la quantità di materiale estraneo impiantato nell’organismo assicurando maggior comfort ai pazienti affetti da ernie e laparoceli che saranno sottoposti ad intervento chirurgico di plastica protesica. L’impiego del BP Care-tex conferisce una eccellente bioadesività, analoga ad altri tessuti protesici (ParieteneTM ProGripTM), leggerezza, semplicità d’uso e rapida incorporazione. APPLICAZIONE A BREVE, MEDIO E LUNGO TERMINE 1. Con la modificazione delle reti attualmente esistenti, realizzabile A BREVE E MEDIO TERMINE e l’impiego su vasta scala (180.000 interventi di chirurgia erniaria protesica annui in Italia), si ottengono la riduzione dei tempi di sala operatoria e dei relativi costi gestionali e si annulla il rischio di complicanze chirurgiche dovute all’eventuale intrappolamento delle terminazioni nervose nella cicatrice chirurgica, possibile con le attuali metodiche. 2. A LUNGO TERMINE si può ipotizzare che, analogamente per quanto è avvenuto nella chirurgia dell’ernia inguinale, che in passato richiedeva 7 giorni di ricovero ordinario (mentre oggi si opera in Day Surgery con dimissione in giornata) disponendo di nuovi, efficaci ed economici materiali protesici bioadesivi, anche il trattamento del piccolo laparocele si potrà trasferire dall’attuale regime di ricovero ordinario, al ricovero in regime di Day Surgery con il conseguente risparmio economico ed abbattimento delle liste di attesa. I proponenti riferiscono CONTATTI PRELIMINARI con il Dott. Enrico Buemi 0118220298, 3358245872, e Dott.ssa Cristina Buemi, 3358245874, titolari della ditta DI.PRO MEDICAL DEVICES, Via Ciriè 22/A 10099 San Mauro Torinese, TORINO 5) Vantaggi e profitti previsti in relazione alla proposta di brevetto Illustrare se, sulla base della documentazione fornita dalla parte proponente, si ritenga che il brevetto in esame possa avere sviluppi economico-industriali, prospettive potenziali di mercato, un eventuale impatto economico-occupazionale, ed infine se possa accrescere la competitività a livello nazionale VANTAGGI TECNICI La bioadesività è importante perché è utile nel fissaggio dei tessuti protesici attualmente in uso (polipropilene, poliestere, polietilene e PTFE nelle varie e possibili combinazioni) ai tessuti biologici umani: 1. permette di rendere più semplice e rapida la procedura chirurgica (ad esempio di plastica di ernia inguinale, plastica di laparocele, ancoraggio della vescica ptosica, prolasso del pavimento pelvico, rottura traumatica del diaframma, ernia ombelicale). 2. Il tenace fissaggio da BP Care-tex ai tessuti, escludendo l’impiego di fili di sutura, previene il possibile intrappolamento di terminazioni nervose, causa neuralgie durevoli, di difficile trattamento; VANTAGGI ECONOMICI 1. abbreviando i tempi di sala operatoria si riducono i relativi costi gestionali ed a parità di orario lavorativo si possono realizzare un maggior numero di interventi; 2. il tenace fissaggio ai tessuti senza l’impiego di colle biologiche mette al riparo il paziente dai possibili rischi teorici connessi all’impiego di tutti i materiali biologici (che potrebbero trasmettere malattie infettive non ancora conosciute) e agevola il risparmio economico dato l’elevato costo delle colle biologiche impiegate; 3. l’elevato numero di ernioplastiche eseguite in Italia (180.000/anno), permette di prospettare un interessante ritorno economico. IMPATTO ECONOMICO OCCUPAZIONALE Gli studi e le ricerche di base sono stati svolti completamente in Italia, da Istituzioni Scientifiche di rilievo nazionale (Dipartimento di Chirurgia Generale, Specialità Chirurgiche e Trapianti d’Organo “Paride Stefanini”, Università degli Studi di Roma, Istituto Superiore di Sanità). La brevettazione e la valorizzazione del brevetto sono di indubbio interesse perché appetibili per le industrie italiane e prospettano interessanti possibilità occupazionali e ritorni economici. Tali realizzazioni, inoltre, materializzano la fattiva collaborazione tra ricercatori di Istituzioni scientifiche italiane valorizzando e promuovendo il “Made in Italy”. 6) Eventuali aspetti negativi e svantaggi della proposta Se del caso, mettere in luce eventuali ragioni che possano rendere improbabile il successo commerciale del ritrovato proposto  E’ possibile che i chirurghi tradizionali, diffidenti rispetto ai nuovi ritrovati tecnologici abbiano perplessità nel modificare le proprie consolidate tecniche.  E’ possibile che le altre Nazioni, da sempre leader nella ricerca scientifica e biomedica, abbiano diffidenza nei confronti di nuovi presidi chirurgici “Made in Italy”. 7) Giudizio complessivo sulla domanda di brevetto e sul progetto avanzato Vanno inserite in modo chiaro e dettagliato le motivazioni che hanno condotto alla formulazione del giudizio negativo o positivo. Tali motivazioni verranno portate a conoscenza della parte proponente che, a sua volta, potrà formulare le proprie osservazioni che saranno sottoposte alla valutazione dell’Esperto a conferma, o a modifica, del giudizio precedentemente espresso, in modo da rendere definitiva la fase istruttoria e procedere formalmente secondo l’iter previsto dal regolamento  Innovativo  Economicamente conveniente  Di facile ed immediato impiego  Anche la produzione di materiali biotecnologici può essere utile all’affermazione del “Made in Italy” nel settore biomedico. IMPEGNO ALLA RISERVATEZZA: Il sottoscritto Prof Paolo Negro si impegna a garantire l’assoluta riservatezza in merito all'oggetto dell'invenzione del Gruppo di Lavoro (composto dai Dott.ri Massimo Chiaretti, Stefano Bellucci, Alessandra Cucina, Giovanna Angela Carru), di cui si chiede la tutela brevettuale, fino alla data di deposito della domanda di brevetto".
2011
PROTESI AUTOADESIVA, buckypaper, chirurgia protesica
05 Brevetto::05a Brevetto
Biocompatible adhesive material, adhesive surgical prosthesis, and related kit / Chiaretti, M; Carru, Ga; Cucina, A. - (2011).
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