The research is framed in the tradition of social representations, which assumes the strategic use of language to mask power relations. We explored the language by detecting the presence of specific linguistic devices in the representations of the two 5Stars mayors Chiara Appendino and Virginia Raggi in the Italian daily press. The attention is on the agency attributed them, citing their words; on sexist or non-sexist language; on the valence (negative, sarcastic, neutral, positive) of the context of use of this language, and on its lexicographical characterization with respect to the two sexist / non-sexist forms. 810 titles were analyzed, published in the four months following the election of the two women mayors, from 10 newspapers. Statistical processing was carried out with SPSS and SPAD-T. In this last case two procedures were used: 1) Mots for the exploration of the general vocabulary of the titles, the detection of the direct speech, as a signal of agency, the markers of linguistic sexism / non- sexism; 2) VOSPEC to analyze typical words of titles referring to the valence of the context of use of sexist / non-sexist forms. The results show the prevalence of non-sexist linguistic markers and of the negative context, compared to the positive one, which is greater for non-sexist forms than for sexist ones. In the latter case, newspapers use the appropriate gender declension in an apparent "sanitization" of language which, however, supports the routinization of the masculine domain through a negative, derisive or sarcastic context.

La ricerca è inquadrata nella tradizione delle rappresentazioni sociali, che assume l’uso strategico del linguaggio per mascherare i rapporti di potere. Abbiamo esplorato il linguaggio rilevando la presenza di specifici dispositivi linguistici nelle rappresentazioni delle due sindache pentastellate Chiara Appendino e Virginia Raggi nella stampa quotidiana italiana. L'attenzione è sull’agentività attribuita, citando le loro parole; sul linguaggio sessista o non sessista; sulla valenza (negativa, sarcastica, neutrale, positiva) del contesto d'uso di questo linguaggio e sulla sua caratterizzazione lessicografica rispetto alle due forme sessiste/non sessiste. Sono stati analizzati 810 titoli pubblicati da 10 quotidiani nei quattro mesi successivi l’elezione delle due sindache. Le elaborazioni sono state condotte con Spss e SPAD-T. In quest’ultimo caso si sono utilizzate due procedure: 1) Mots per l’esplorazione del vocabolario generale dei titoli, del discorso diretto, come segnale di agentività attribuita, dei marcatori di sessismo/non sessismo linguistico; 2) VOSPEC per l’analisi delle parole tipiche riferite alla valenza del contesto d’uso delle forme sessiste/non sessiste. I risultati mostrano la prevalenza di marcatori linguistici non sessisti e del contesto negativo e sarcastico, rispetto a quello positivo, maggiore per le forme non sessiste rispetto a quelle sessiste. In quest’ultimo caso i quotidiani utilizzano l'appropriata declinazione di genere in un’apparente “bonifica” del linguaggio che, tuttavia, supporta la routinizzazione del dominio maschile attraverso un contesto negativo, derisorio o sarcastico.

Sindaca o sindaco? Rappresentazioni di Virginia Raggi e Chiara Appendino sulla stampa italiana / Sensales, Gilda; Areni, Alessandra; DI CICCO, Gabriele. - In: LA CAMERA BLU. - ISSN 2531-6605. - 21:(2019), pp. 122-144. (Intervento presentato al convegno AIP XVI Convegno Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale tenutosi a Roma; Italy).

Sindaca o sindaco? Rappresentazioni di Virginia Raggi e Chiara Appendino sulla stampa italiana

Gilda Sensales
;
Alessandra Areni;Gabriele Di Cicco
2019

Abstract

The research is framed in the tradition of social representations, which assumes the strategic use of language to mask power relations. We explored the language by detecting the presence of specific linguistic devices in the representations of the two 5Stars mayors Chiara Appendino and Virginia Raggi in the Italian daily press. The attention is on the agency attributed them, citing their words; on sexist or non-sexist language; on the valence (negative, sarcastic, neutral, positive) of the context of use of this language, and on its lexicographical characterization with respect to the two sexist / non-sexist forms. 810 titles were analyzed, published in the four months following the election of the two women mayors, from 10 newspapers. Statistical processing was carried out with SPSS and SPAD-T. In this last case two procedures were used: 1) Mots for the exploration of the general vocabulary of the titles, the detection of the direct speech, as a signal of agency, the markers of linguistic sexism / non- sexism; 2) VOSPEC to analyze typical words of titles referring to the valence of the context of use of sexist / non-sexist forms. The results show the prevalence of non-sexist linguistic markers and of the negative context, compared to the positive one, which is greater for non-sexist forms than for sexist ones. In the latter case, newspapers use the appropriate gender declension in an apparent "sanitization" of language which, however, supports the routinization of the masculine domain through a negative, derisive or sarcastic context.
2019
AIP XVI Convegno Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale
La ricerca è inquadrata nella tradizione delle rappresentazioni sociali, che assume l’uso strategico del linguaggio per mascherare i rapporti di potere. Abbiamo esplorato il linguaggio rilevando la presenza di specifici dispositivi linguistici nelle rappresentazioni delle due sindache pentastellate Chiara Appendino e Virginia Raggi nella stampa quotidiana italiana. L'attenzione è sull’agentività attribuita, citando le loro parole; sul linguaggio sessista o non sessista; sulla valenza (negativa, sarcastica, neutrale, positiva) del contesto d'uso di questo linguaggio e sulla sua caratterizzazione lessicografica rispetto alle due forme sessiste/non sessiste. Sono stati analizzati 810 titoli pubblicati da 10 quotidiani nei quattro mesi successivi l’elezione delle due sindache. Le elaborazioni sono state condotte con Spss e SPAD-T. In quest’ultimo caso si sono utilizzate due procedure: 1) Mots per l’esplorazione del vocabolario generale dei titoli, del discorso diretto, come segnale di agentività attribuita, dei marcatori di sessismo/non sessismo linguistico; 2) VOSPEC per l’analisi delle parole tipiche riferite alla valenza del contesto d’uso delle forme sessiste/non sessiste. I risultati mostrano la prevalenza di marcatori linguistici non sessisti e del contesto negativo e sarcastico, rispetto a quello positivo, maggiore per le forme non sessiste rispetto a quelle sessiste. In quest’ultimo caso i quotidiani utilizzano l'appropriata declinazione di genere in un’apparente “bonifica” del linguaggio che, tuttavia, supporta la routinizzazione del dominio maschile attraverso un contesto negativo, derisorio o sarcastico.
sessismo linguistico; comunicazione politica; linguaggio e rappresentazioni sociali; agentività
04 Pubblicazione in atti di convegno::04c Atto di convegno in rivista
Sindaca o sindaco? Rappresentazioni di Virginia Raggi e Chiara Appendino sulla stampa italiana / Sensales, Gilda; Areni, Alessandra; DI CICCO, Gabriele. - In: LA CAMERA BLU. - ISSN 2531-6605. - 21:(2019), pp. 122-144. (Intervento presentato al convegno AIP XVI Convegno Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale tenutosi a Roma; Italy).
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Sensales_Sindaca_2019.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 480.98 kB
Formato Adobe PDF
480.98 kB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1404950
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact